Celebrazione del XX° Anniversario della Canonizzazione del Fondatore a Messina, Casa madre.

“La dimensione della vita come vocazione che scaturisce dalla comprensione del precetto evangelico del Rogate, ha bisogno, soprattutto oggi, tempo nel quale la “vocazione” rischia di ridursi a “prestazione”, di essere riscoperta, compresa e custodita. L’itinerario straordinario di santità di padre Annibale e dell’amico don Orione, che si è espresso anzitutto nella carità verso gli ultimi, verso quell’umanità semplice, spesso dimenticata, ferita, lasciata ai margini, è stato per loro un pieno e consapevole adempimento vocazionale. La loro festa offre l’opportunità di attualizzare il messaggio veicolato dal loro esempio, che attraverso il connubio tra riscoperta del senso vocazionale e impegno di carità, unitamente all’azione di promozione umana e allo spirito di comunità, suggerisce un nuovo cammino di evangelizzazione per il mondo di oggi”. Così si è espresso Mons. Giovanni Intini, Arcivescovo di Brindisi-Ostuni nella pregevole omelia tenuta durante la solenne Eucaristia del 16 maggio u.s. celebrata nella nostra Basilica Santuario, come momento culminante e centrale delle celebrazioni che si sono tenute nella città di Messina per il XX° anniversario della storica giornata nella quale in piazza San Pietro Papa Giovanni Paolo II iscriveva nell’albo dei santi P. Annibale insieme all’amico Luigi Orione, due operai della vigna del Signore uniti dall’amore di Dio e del prossimo, soprattutto dei poveri.

La giornata di festa, resa solenne dalla partecipazione di centinaia di devoti grandi e piccoli, è stata preparata da un partecipato triduo predicato da Don Cosimo Schena del clero di Brindisi, poeta dell’amore di Dio, e da alcuni momenti di spiritualità e di meditazione come l’adorazione notturna del 13 maggio, che ha visto la partecipazione di numerosi giovani, il concerto degli alunni dell’Istituto paritario Annibale Di Francia dello Spirito Santo il 14 e il concerto testimonianza dello stesso Don Cosimo il 15 successivo.   Per ricordare e condividere lo stesso evento, celebrato anche dai Figli della Provvidenza, i festeggiamenti erano iniziati domenica 12 maggio con una santa Messa celebrata nella parrocchia-santuario della Consolata, presieduta dal Provinciale orionino Don Giovanni Carollo che ha messo in evidenza l’amicizia e la sintonia di aspirazioni spirituali e operative dei due fondatori che ha avuto inizio proprio in occasione del terremoto del 1908.

Dopo la santa Messa del 16 maggio, la processione con il busto reliquiario, accompagnata dal grido gioioso di “viva Sant’Annibale” ha percorso le vie del centro con due soste ormai tradizionali: davanti alla Chiesa del Carmine, dove Sant’Annibale è stato battezzato, e davanti alla chiesa dello Spirito Santo delle Figlie del Divino Zelo, dove è stato consacrato sacerdote.

Prima della partenza monsignor Giovanni Intini ha benedetto i presenti con le gardenie elevate al cielo in ricordo del prodigio ottenuto da P. Annibale a favore del fioraio ambulante di Cumia. Hanno concelebrato con il Presule il Consigliere Generale per il Rogate P. Reinaldo De Sousa, il Superiore Provinciale P. Antonio Leuci, le comunità rogazioniste di Messina, Don Antonio superiore degli Orionini, sacerdoti diocesani e alcuni Canonici del Capitolo protometropolitano della Cattedrale. La celebrazione, partecipata dalle massime autorità civili e militari della città, dalle consorelle Figlie del Divino Zelo, dalle suore Cappuccine del Sacro Cuore di Roccalumera e di altre Congregazioni è stata animata dalle corali riunite del Rogate. L’atto di affidamento delle confraternite a sant’Annibale e il cantico del piccolo coro dell’Istituto Spirito Santo ha chiuso la celebrazione. In mattinata nella cripta della basilica è stato ricordato il 22º anniversario del corpo di polizia metropolitana con una messa celebrata dal cappellano della Polmetro.

Il giorno successivo, 17 maggio nella sala Laudamo si è tenuto il convegno sul tema: Annibale di Francia Santo, organizzato dalla Casa Madre e dall’Associazione Culturale Annibale M. Di Francia in collaborazione con l’Ente Teatro Vittorio Emanuele e il Conservatorio Arcangelo Corelli che ha curato applauditi intermezzi musicali. È stato un momento di confronto sul valore della santità tracciata da Padre Annibale, suo fratello Mons. Francesco Di Francia, l’amico Don Orione evidenziato con gli interventi, coordinati ed introdotti dalla Dott.ssa Rachele Gerace, giornalista della Gazzetta del Sud e della rete televisiva RTP,  del Postulatore dei Rogazionisti, P. Agostino Zamperini, la Postulatrice delle Figlie del Divino Zelo Sr. Daniela Pilotto, l’Archivista generale delle suore Cappuccine del Sacro Cuore fondate dal fratello di P. Annibale, sr. Renata Czoboda e Don Antonio Ascenzo della comunità messinese dei Figli della Divina Provvidenza di Don Orione. Mons. Cesare Di Pietro, vescovo ausiliare di Messina, il Commissario del Teatro Vittorio Emanuele, Dott. Orazio Miloro, la Prof.ssa Schirò hanno rivolto un saluto iniziale ai presenti. P. Antonio Leuci ha tracciato le conclusioni.  Numerosa e interessata la partecipazione. (PGN)

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