Domenica 20 dicembre alle ore 17.45 nella Basilica Santuario di S. Antonio in Messina si è aperto ufficialmente l’Anno Santo della Misericordia. Con un solenne rito officiato dal Delegato del Vescovo Mons. Gaetano Tripodo è stata aperta la Porta della Misericordia. “Un gesto semplice ma carico di significato, così ha affermato Mons. Tripodo, perché attraversarla non significherà solamente richiedere l’indulgenza, ovvero il perdono dei peccati, ma si deve fare esperienza viva e concreta della misericordia di Dio, sia personalmente che comunitariamente.” Questo è uno dei passaggi dell’omelia tenuta da mons. Tripodo nella Basilica alla presenza di centinaia di persone che hanno preso parte a questo evento giubilare. Il grande Giubileo indetto da Papa Francesco raggiunge dunque anche il Santuario fondato da S. Annibale, apostolo anch’egli della misericordia di Dio verso i poveri del quartiere Avignone. Infatti la cerimonia di apertura della Porta Santa ha avuto inizio proprio nella Cripta che custodisce le spoglie mortali del Santo Fondatore. Il momento più toccante quando dinanzi alla porta del Santuario vi è stato un profondo raccoglimento e l’emozionate momento dell’apertura della porta ornata a festa per l’occasione. Dopo di che la gente è entrata da quest’unica porta aperta, ha riempito ogni angolo e spazio del Santuario per partecipare alla celebrazione eucaristica. Hanno preso parte alla santa Messa oltre il popolo anche le Associazioni della Basilica e altre realtà ecclesiali. “Abbiamo tutti bisogno di essere perdonati e riconciliati con Dio e soprattutto con i fratelli, cosi ha detto il Delegato, perché la misericordia di Dio ci deve far andare verso gli altri. A cosa serve confessarsi se poi ci chiudiamo all’altro, non mettiamo in pratica le parole del Vangelo. Bisogna essere accoglienti, comprendere gli altri, preparare il cuore al confronto e al dialogo, essere operatori di misericordia”. Il Santuario meta ormai di numerosi pellegrinaggi da ogni parte della Sicilia e della Calabria, sarà maggiormente visitato in occasione di questo Giubileo, in particolar modo nell’Avvento e nella Quaresima, come nella novena di S. Antonio, nelle feste dei titolari della Basilica e nelle giornate stabilite dall’Autorità Ecclesiastica per ricevere l’indulgenza plenaria per i propri peccati. Guardando agli esempi dei Santi Antonio di Padova e Annibale Maria, il Delegato ha voluto ringraziare i padri Rogazionisti per il grande servizio delle Confessioni che si offre alla città e all’intera Diocesi, citando un altro grande apostolo della misericordia di Dio il Servo di Dio P. Giuseppe Marrazzo, instancabile confessore che ha dedicato parte della sua vita sacerdotale al Sacramento della Riconciliazione, attraverso l’ascolto, l’accoglienza, l’affabilità e la carità che lo hanno contraddistinto creando nel popolo la fama di santità.