CONDIVISIONE E PERCENTUALE

All’ interno della nostra Congregazione vi sono Circoscrizioni che dispongono di poche risorse ed altre che possiedono abbondanti beni. All’interno di una stessa Circoscrizione vi sono opere e comunità che dispongono di molti mezzi economici ed altre pochi. Non manca il caso in cui in una Circoscrizione povera esistano opere o comunità ricche.La sperequazione tra confratelli va chiaramente evitata o diminuita, in modo che vi sia equità tra tutti, fermo restando il principio che ogni opera o comunità  deve adoprarsi per raggiungere, nell’ambito delle risorse di cui può disporre, di una sufficiente autonomia amministrativa.

L’autonomia, in certi casi, deve essere garantita dalla Circoscrizione o dal Governo Generale.

Il caso più evidente è la Casa di formazione per la quale i Superiori devono garantire l’autonomia e questa garanzia si ottiene assicurando una retta periodica.

Altri casi possono essere costituiti da Comunità o Opere che si trovano in temporanea crisi economica.

In tutti i casi è sempre doveroso, anche per le Case di formazione, programmare il futuro in modo da raggiungere l’obiettivo di una maggiore solidità amministrativa interna e anche, perché no, di raggiungere una adeguata autonomia amministrativa. A qualche opera di formazione potrebbe collegarsi una attività di tipo commerciale, amministrata da personale esterno. Ho personalmente riscontrato Studentati di Congregazioni religiose collegati a Centri di accoglienza. Questo abbinamento è stato, in questi ultimi anni, reso favorevole dal purtroppo diminuito numero dei seminaristi, per cui intere aree del Seminario, rimaste vuote, sono state, dopo una adeguata ristrutturazione, trasformate in centri di ospitalità.

Se da una parte si accetta e si promuove il principio della “tensione all’ autonomia amministrativa” di ogni singola Comunità o opera, dall’altra parte dobbiamo avere in grande considerazione la “Condivisione dei Beni”, e quindi di corresponsabilità ai diversi livelli dello spirito evangelico della povertà che ci deve animare dal profondo.In quanti modi si può realizzare la condivisione dei beni nell’ambito di un Istituto religioso?Facendo riferimento all’ esperienza di vari Istituti:

-         si condivide destinando una parte più o meno elevata delle entrate comunitarie alla gestione provinciale che sostiene alcune spese comuni; questo metodo si basa su percentuali delle entrate, oppure su somme fisse pro-capite e periodiche;

-         si condivide destinando “l’eccedenza” comunitaria all’uso comune provinciale. Si troverà un accordo in Circoscrizione sui criteri per fissare questo superavit. Viene fissato un criterio comune per determinare il necessario alla comunità entro il quale esiste l’autonomia di gestione; l’eccedenza viene considerata “surplus” a disposizione della Circoscrizione;

-         si condivide con dei contributi delle comunità, volontari ed occasionali, per degli scopi precisi: obiettivi che l’autorità provinciale si è fissata, pur non disponendo dei mezzi sufficienti per portarli a termine;

-         si condivide partecipando a Fondi provinciali, dedicati a spese comuni: acquisto di beni onerosi o fornitura di servizi onerosi, solidarietà con comunità in difficoltà, finanziamento di progetti, sostegno delle spese di formazione, ecc;

-         l’applicazione più piena della condivisione consiste nell’organizzare un “Fondo Comune Provinciale” che raccolga tutte le entrate, che saranno poi distribuite equamente alle comunità secondo i loro bisogni e la programmazione comune.

La nostra Congregazione  da decenni realizza la condivisione dei beni attraverso il metodo della “Percentuale”.

Le Case, amministrativamente autonome, versano alla Circoscrizione un contributo mensile la cui entità viene determinata come segue. Dopo avere stabilito il periodo da prendere in esame, si prendono in considerazione i seguenti valori:

-         Introiti esterni (I)

-         Esiti esterni (E)

-         Avere (A) e Dare (D) alla fine del periodo

-         Spese straordinarie( Sx) del periodo

-         Introiti extra (Ix) del periodo

Il calcolo di   (I – E + A – D)  darà come risultato il saldo attivo (Sa) del periodo. Togliendo da questo saldo gli introiti extra e aggiungendo le Spese straordinarie relativi allo stesso periodo, otterremo il saldo del periodo al netto degli eventi straordinari, che chiameremo Saldo ordinario (So).

Si calcola poi la percentuale del Saldo ordinario relativamente agli Introiti totali (I - Ix + A). Il valore percentuale ci darà la tendenza o previsione detta anche “trend”, in percentuale del saldo ordinario del prossimo anno. E’ chiaro che più è lungo il periodo in considerazione, più la previsione potrebbe essere non lontana dai valori reali.Il principio su cui si basa il “criterio della percentuale” è il seguente:

Una Comunità, dopo avere realizzato la propria programmazione sia ordinaria che straordinaria, se alla fine dell’anno ha un avanzo di cassa, o un “saldo ordinario”, può trattenere il 25% di questo “attivo” per rafforzare la propria programmazione, mentre il 75% del saldo (non degli Introiti!) viene versato alla Circoscrizione come “percentuale”.

Quindi è totalmente infondato affermare che versando una determinata percentuale, si versi la stessa su rette o offerte di Sante Messe: la percentuale è una parte dell’avanzo finanziario della Comunità: solo per praticità di calcolo viene rapportato al totale degli introiti esterni.

Se una Casa ottiene un saldo del 15% sugli introiti, verserà alla Circoscrizione l’ 11,25% degli introiti (cioè 15*75/100). Tale valore percentuale può essere corretto per qualche punto dall’Economo di Circoscrizione.Facciamo un ulteriore esempio più completo, riportando una scheda completa:                 

 

Casa di:

X          

 

             

 

     

Periodo in esame

(01/01/2000 - 31/12/003)

 

             

 

INTROITI ESTERNI del periodo in esame

   

€ 600.000,00

 

             

 

ESITI ESTERNI del periodo in esame

   

€ 500.000,00

 

           

=

  SALDO PARZIALE       € 100.000,00

 

             
+

AVERE

(al 31/12/94)

     

€ 30.000,00

               
-

DARE

(al 31/12/94)

     

€ 50.000,00

               
+

SPESE STRAORDINARIE del periodo in esame

 

€ 120.000,00

               
-

INTROITI EXTRA del periodo in esame

   

€ 60.000,00

 

           

=

  SALDO           € 140.000,00

 

             

 

   

       

 

  X   750

 

€ 105.000.000,00

 

             

 

  : Introiti Esterni - Introiti extra + Avere

€ 570.000,00

 

             
      = %     18,42

 

             

 

Arrotondamento per incentivi per Case in difficoltà

 

0,58

 

             
      Nuova %     19,00

 

 

 

 

 

 

 

 

   

La Casa della tabella ha riportato, dopo avere realizzato tutta la programmazione ordinaria e straordinaria, un avanzo di € 140.000,00. Tale valore rappresenta il 24,56% di tutti gli introiti (600.000,00+30.000,00-60.000,00). Supponendo che tale percentuale rappresenti il “trend” per il prossimo anno, il 75% di tale “avanzo” è pari al 18,42%, che viene approssimato al 19%. Ed è questa la somma che la Casa verserà come “percentuale” fino a quando verranno effettuate ulteriori verifiche (in media triennali).

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