Si è conclusa,
26 maggio, ai piedi della Madonna di Guadalupe, la Conferenza dei Superiori
e Consigli di Circoscrizione. Nel pomeriggio di domenica è stata inaugurata
la nuova sede della Comunità Rogazionista in Tonala, Guadalajara. La
Conferenza rivolge ai Confratelli, e alla Famiglia del Rogate, il seguente
messaggio di saluto.
La
vita fraterna in comunità per la missione
Da
questo tutti sapranno che siete miei discepoli,
se avrete amore gli uni per gli altri
(Gv 13,35)
L’annuale
Conferenza dei Superiori Maggiori e loro Consigli si è svolta
nella Delegazione USA e, particolarmente, nella città di Guadalajara
in Mexico, terra di martiri, frontiera di speranza per la nostra Congregazione.
Per la comune riflessione, la verifica e la condivisione della vita
fraterna ci siamo ispirati, in un clima di preghiera, all’icona biblica
della primitiva comunità di Gerusalemme ed alla pericope evangelica
del Rogate per leggere la storia di oggi in un mondo che cambia.
L’identità
di Apostoli del Rogate, carisma che caratterizza la nostra missione
di Rogazionisti nella Chiesa e nel mondo, oltre che nell’apostolato
a servizio di Dio e del prossimo nelle diverse aree geografiche, dove
la Provvidenza ci ha posto a vivere ed operare, si esprime nella dinamica
della vita fraterna in comunità, propria della consacrazione religiosa.
Essa è sostenuta dalla Parola di Dio ascoltata e pregata, fecondata
dalla grazia dei sacramenti, determinata dalla preghiera per le vocazioni
e dall’esercizio della carità.
Siamo
coscienti che andare ad annunciare il Rogate, come
missionari del terzo Millennio e testimoni della carità
soprattutto verso i piccoli ed i poveri, esige da noi, prima di tutto,
stare nel Cenacolo, per vivere in fraternità, in compagnia di Maria,
Regina e Madre del Rogate e ricevere il dono dello Spirito Santo. Vivere
la vita fraterna in comunità comporta la fedeltà alla Regola di vita,
la condivisione dei beni materiali e spirituali, le gioie e i dolori
della nostra esistenza, la fedeltà alla vocazione rogazionista, la
perseveranza nell’ascolto dell’insegnamento della Chiesa, nella
frazione del pane eucaristico e nella preghiera.
La
particolare cornice liturgica, a ridosso della Pentecoste, con la celebrazione
del mistero della Santissima Trinità, del Corpo e Sangue di Cristo,
prossimi alla solennità del Sacro Cuore di Gesù, ci ha permesso di
vivere in profondità un periodo singolare di formazione permanente.
Siamo stati, così, confermati dalla ricchezza della Parola di Gesù
risorto, speranza del mondo, dalla forza e dall’unzione dello Spirito,
per continuare a realizzare il progetto apostolico della Congregazione,
verificandone la sua attualizzazione, nella condivisione del servizio
dell’autorità, nella fraterna accoglienza e nel reciproco sostegno.
Siamo
lieti di avere ereditato da sant’Annibale Maria Di Francia un particolare
modo di vivere uniti in famiglia, espresso dalla nostra storia
e dalla nostre tradizioni. Questo particolare stile di vita è, secondo
il pensiero del Fondatore, un gran mezzo per santificarci vivendo
insieme nella santa carità, sotto una regola, in obbedienza, in povertà,
in castità. E in questa unione vi è una forza grande, potente,
una forza spirituale invincibile, un vero e proprio itinerario di santificazione.
Da
questo cenacolo in terra del Messico
abbiamo aperto una finestra sul mondo che, come messe matura, attende
anche noi, buoni operai. Ancora oggi Cristo attraversa le strade del
mondo e manda anche noi a due a due (cfr. Lc 10, 1-2) ad annunziare
il regno dell’amore e della misericordia, a proclamare e vivere il
comandamento della carità, soprattutto in favore dei poveri e dei piccoli.
Ancora
una volta abbiamo preso coscienza dell’importanza e della preziosità
del nostro carisma in un mondo globalizzato ed in continua evoluzione.
Per questo vogliamo continuare ad andare dove Gesù Cristo, che cammina
con noi, ci manda.
Il
Rogate è per noi la porta attraverso la quale entriamo e leggiamo tutta
la Bibbia; esso ci permette di vedere con occhi nuovi e cuore nuovo
l’attualità continua dell’annuncio del Regno di Dio, l’urgenza
di una nuova evangelizzazione, la necessità di buoni evangelici operai
che concretizzino la compassione di Cristo per i bisogni del popolo
di Dio, dei più poveri e dei piccoli.
Siamo
sostenuti dall’esempio di vita di quanti prima di noi hanno realizzato
il loro itinerario di consacrazione rogazionista, vere pietre di
fabbrica della nostra Opera. Tra questi ricordiamo particolarmente
P. Giuseppe Marrazzo, del quale a Messina è stata avviata l’Inchiesta
diocesana per l’accertamento delle virtù eroiche, e P. Diego Buscio
in occasione del 30° anniversario della sua morte, celebrato con grande
risonanza nelle Filippine.
In
comunione con tutti i confratelli sparsi nei diversi Continenti desideriamo
riaffermare:
-
la centralità della Parola di Dio nella nostra vita e nella vita delle
singole comunità,
-
la bellezza della nostra consacrazione rogazionista, fondata sulla persona
di Gesù Cristo e nel suo Rogate, caratterizzata dalla vita fraterna
in comunità per l’adempimento della nostra missione apostolica,
-
il valore della formazione nelle diverse stagioni della vita,
perché la
nostra testimonianza diventi segno di conversione al vangelo ed attrattiva
vocazionale.
Da
questo luogo fecondato dal sangue di tanti martiri laici, religiosi
e sacerdoti, noi Rogazionisti desideriamo esprimere al Signore la gratitudine
per questa nuova e significativa presenza che si avvia con l’inaugurazione
del Centro di formazione Sant’Annibale per l’animazione vocazionale
della gioventù messicana e la formazione professionale di tanti ragazzi
poveri della zona di Tonalà. Intendiamo condividere la nostra gioia
con l’intera Famiglia del Rogate, le consorelle Figlie del Divino
Zelo, le Missionarie Rogazioniste, il Laicato Rogazionista, i collaboratori
laici, i tanti amici e benefattori che in ogni parte del mondo ci sostengono
con il loro affetto ed il loro aiuto concreto.
Nostra
Signora di Guadalupe, patrona e Regina del Messico, delle Americhe e
delle Isole Filippine che qui abbiamo venerato nel suo celebre santuario,
per intercessione del nostro santo Fondatore benedica la nuova frontiera
messicana dell’Opera rogazionista e la fecondi con copiosi frutti
di vocazioni e di servizio apostolico e caritativo.
Guadalajara
26 maggio 2008.
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