Auguri del Padre Generale per il Santo Natale e il Nuovo Anno 2007

Carissimi Confratelli,

Con il tempo liturgico
dell’Avvento ci apprestiamo a vivere il Natale del Signore che ogni
anno ci raggiunge nello stupore del mistero che si rinnova costantemente
per noi e ci coinvolge nell’ascolto della Parola e nella celebrazione
della Liturgia.

Come ho fatto altre
volte, vorrei cogliere l’occasione della lettera augurale di Natale
per condividere con voi, alla scadenza temporale dell’anno, alcune
brevi considerazioni sul cammino in atto e sugli appuntamenti che, a
livello di Congregazione, ci attendono il prossimo anno.

Ci troviamo da quasi
un semestre oltre il giro di boa di metà sessennio e, come è stato
veloce fino ad ora lo scorrere del tempo, lo sarà ancora di più per
gli anni che restano. Già si profila davanti a noi, secondo le nuove
disposizioni normative (Norme 167 e 175), la preparazione del prossimo
Capitolo generale avviata con la consultazione sul tema prioritario
da scegliere. Diventa pertanto utile menzionare alcuni impegni che,
in attuazione delle indicazioni del X Capitolo generale, stiamo portando
avanti insieme per una verifica e una ulteriore esortazione alla partecipazione.

1.
Rinnovare e rilanciare la nostra missione all’inizio del terzo millennio

è l’obiettivo di fondo che ci è stato consegnato. Un rilancio che,
secondo gli orientamenti del X Capitolo generale, deve comprendere almeno
due prospettive. Anzitutto lo spirito, la passione che deve animare
la nostra missione, lo stile che deve acquisire, le caratteristiche
che deve avere, le quali, in definitiva, esprimono le condizioni necessarie
per il rilancio stesso. La seconda prospettiva riguarda l’aggiornamento
e il potenziamento delle modalità apostoliche vere e proprie che appartengono
alla missione carismatica dell’Istituto, gli ambiti del suo esercizio,
le strategie da perseguire, gli orientamenti da assumere.

Questo è compito e
preoccupazione di tutte le Circoscrizioni che hanno avviato nel corso
dell’anno che sta per finire un nuovo mandato, dopo la celebrazione
dei Capitoli provinciali e il rinnovo dei Consigli delle Delegazioni.
Gli orientamenti dei Capitoli provinciali stessi, delle Assemblee e
le successive programmazioni dei Governi, hanno recepito questo obiettivo
di fondo adattandolo alle esigenze e alle priorità delle Circoscrizioni.
Gli incontri di settore, che periodicamente vengono programmati ovunque,
hanno in definita anche questo scopo.

A livello centrale
al tema specifico del rinnovamento della missione carismatica abbiamo
dedicato le Conferenze dei Superiori e Consigli di Circoscrizione degli
ultimi due anni (2006, 2007) e, parallelamente, i Convegni annuali della
Famiglia del Rogate che si tengono a Roma intorno alla Festa dell’Immacolata.
Sono iniziative queste che pongono la ricca problematica della nostra
missione allo studio, alla riflessione e al confronto comune dei Superiori,
dei Confratelli, rappresentanti delle diverse aree culturali, e degli
stessi laici che condividono il nostro carisma. Le idee, le prospettive,
gli orientamenti emersi esprimono interesse e vivacità propositiva
che evidenziano l’attualità della nostra missione nella Chiesa oggi.
I contributi che nelle diverse occasioni ci sono stati offerti da relatori
esterni, “testimoni” autorevoli impegnati in campi diversi della
vita ecclesiale e civile, e da confratelli e collaboratori laici, come
dal dibattito dei partecipanti, hanno presentato spunti di riflessione,
posto interrogativi, suggerito risposte, segnalato orizzonti di apostolato,
utili a tenere desta l’attenzione e la capacità di leggere profeticamente
i segni dei tempi. La pubblicazione degli Atti dei diversi incontri
rende possibile per tutti recepirne i contenuti e il messaggio. Quest’anno
poi, per il recente convegno sulla carità (Con  i poveri
per una carità creativa
, Rocca di Papa, 6-9/12) è stato possibile
seguire in tempo reale i lavori sul sito della Congregazione
www.rcj.org. Si tratta di modalità preziose offerte dall’odierna
tecnologia e dalla competenza dei confratelli, di cui occorrerà farne
sempre più uso. Spero, a Dio piacendo, da parte mia di raccogliere
quanto emerso in una lettera per la Congregazione come contributo per
una ulteriore riflessione comune. Intanto occorre che ciascuno nell’ambito
del proprio ruolo e ogni Comunità nella programmazione e nelle proprie
attività apostoliche, operi con illuminato discernimento verso questo
obiettivo, nella comune tensione di rendere il nostro “ministero”
rogazionista sempre più adeguato alle necessità dei tempi attuali,
nella fedeltà creativa agli insegnamenti ed esempi del nostro santo
Fondatore.

2. L’altro importante
compito che ci ha lasciato il Capitolo generale è la revisione e
l’aggiornamento delle Costituzioni e delle Norme
. Ho potuto constatare
che si tratta di un’operazione che hanno avviato in questi anni anche
altri Istituti religiosi. Difatti,  a distanza di alcuni decenni
dal primo importante aggiornamento avvenuto a seguito del rinnovamento
promosso e sollecitato dal Concilio Vaticano II ed attuato dai Capitoli
speciali, è emersa in numerose Congregazioni l’esigenza di una revisione
complessiva della normativa che tenga conto dell’evolversi della teologia
della vita consacrata, del cammino della Chiesa e delle circostanze
attuali.

Il nostro lavoro sta
procedendo secondo il calendario programmato dalla Commissione generale
incaricata. Proprio in questi giorni (10-15 dicembre) si è tenuta presso
la Curia l’ultima sessione plenaria della stessa Commissione per l’esame
della prima bozza delle Norme
elaborata dal gruppo ristretto sulla base delle osservazioni dei confratelli
e dei criteri recepiti dagli orientamenti capitolari. Analogamente si
era proceduto alla stesura della prima bozza delle Costituzioni
che sono attualmente all’esame delle comunità. Siamo perciò nella
fase decisiva della definizione dei contenuti e delle relative formulazioni.
Trattandosi delle nostra regola di vita, che in più punti viene riformulata,
occorre da parte di tutti accompagnarne l’esame perché si possa giungere
alla definizione di un testo fedele ai principi, attento alla nostra
tradizione, attuale nel linguaggio, accuratamente studiato e condiviso
come, d’altra parte, prescrive il Capitolo stesso. Invito pertanto
le Comunità a continuare a dedicare un tempo adeguato per questo studio
comune e i Superiori di Circoscrizione ad accompagnarne l’attuazione
fedele.

3. Si è svolto quest’anno
il quarto ciclo di corsi quinquennali di formazione permanente
(due corsi annuali). Fino ad ora sono stati circa 160 i confratelli
che hanno usufruito di questa importante opportunità. L’iniziativa,
che si qualifica – secondo gli orientamenti del Progetto di
Formazione Permanente Rogazionista

54,6 - come aggiornamento culturale, esperienza spirituale,
e momento di fraternità, sostanzialmente identica nell’impostazione
generale, viene costantemente aggiornata secondo i suggerimenti dei
partecipanti che ne hanno dato un giudizio ampiamente positivo. Con
i due corsi in programma per il prossimo anno 2008 si dovrebbe concludere
questo primo ciclo di esperienza. Successivamente l’Equipe per la
formazione permanente procederà ad una attenta verifica per la progettazione
delle esperienze future. Ci rendiamo tutti conto che la formazione,
oltre a rappresentare una sicura strategia per un effettivo cammino
di crescita spirituale e professionale, costituisce oggi una vera e
propria risorsa non solo nel campo religioso. Soltanto attraverso consistenti
itinerari di formazione
, che non si esauriscono nella tappa iniziale
della consacrazione ma si prolungano per tutta la vita, è possibile
attrezzarci continuamente per affrontare la complessità del mondo di
oggi con il nostro specifico contributo carismatico. I corsi quinquennali,
che non esauriscono certamente questa esigenza, sono certamente un valido
e concreto strumento. Essi vanno oltre la vita ordinaria nella comunità,
luogo proprio della formazione permanente, per essere un solido stimolo
spirituale e culturale e, inoltre, occasione di animazione vicendevole.

4. Nel giugno di quest’anno
si è avviata finalmente, a cura della Commissione apposita e della
Postulazione generale, la pubblicazione degli Scritti del Padre.
Sono già, spero, in tutte le case i primi tre volumi delle Preghiere.
Si tratta, per la verità, non ancora di un testo critico che richiederà
ulteriori e specifici procedimenti di studio, pur tuttavia di una pubblicazione
che ci consente di avere tra le mani quanto Padre Annibale ha scritto
nella stesura originale e nella sua completezza. “La pubblicazione
degli Scritti - come notavo nella presentazione al primo volume
– ci consente un singolare incontro con Padre Annibale, con la sua
parola ispirata, con i sentimenti che affollavano il suo animo, con
gli ideali che appassionavano la sua vita, con le preoccupazioni che
assillavano le sue laboriose giornate.” Invito tutti, pertanto, a
fare tesoro dell'opportunità che ci è data di accostarci al Padre
attraverso i suoi Scritti nella meditazione e nello studio, facendone
oggetto di lettura personale e comunitaria ed impegnandovi a diffondere
i volumi negli ambiti del vostro apostolato e tra i laici.

5. La Congregazione,
fedele alle intenzioni del Fondatore, ha avvertito negli anni l’ansia
missionaria della Chiesa esprimendo la compassione di Cristo per le
folle stanche e sfinite in varie parti del mondo. In considerazione
delle aperture missionarie recenti, siamo attualmente impegnati a consolidare
le diverse realtà esistenti. Un ulteriore impegno temporaneo, è stato
intrapreso in Afghanistan, a Kabul in collaborazione con l’Associazione
Pro Bambini di Kabul
, dalla Provincia centro Nord con P. Giacomo
Alberto Rossini. A tutti i confratelli che operano alle frontiere
della missione va la vicinanza, il sostegno e l’augurio mio e di tutti
i Confratelli.

6. È al lavoro la
Commissione per la revisione delle percentuali e per l’aggiornamento
dell’Istruzione economica. La situazione economica complessiva della
Congregazione chiede attenzione. Le difficoltà dell’economia globalizzata
si ripercuotono anche nel nostro piccolo. Occorre da parte di tutti
i responsabili la giusta oculatezza nelle scelte, la ricerca equilibrata
di fonti di reddito che ci consentano di esprimere al meglio il carisma
nelle diverse aree geografiche dove siamo impegnati.

7. L’anno 2008, che
ci apprestiamo ad iniziare, segna alcuni anniversari importanti della
nostra storia rogazionista. Ricorderemo difatti il centenario della
pubblicazione di Dio e il Prossimo
(26 giugno 1908), primo periodico della Pia Opera che raggiunse, vivente
ancora il Padre Fondatore, diverse centinaia di migliaia di copie. Con
Dio e il Prossimo
prende avvio l’apostolato della stampa, tipico
della nostra tradizione, come strumento della “triplice propaganda”
rogazionista: la Pia Unione della Rogazione Evangelica, il Pane di S.
Antonio, la Sacra Alleanza.

Nel dicembre p.v.,
poi, non potremo non fare memoria di un tragico avvenimento per la città
di Messina e per Padre Annibale, il terremoto del 28 dicembre 1908.
Conosciamo tutti come la drammatica vicenda colpì la nostra Opera con
la morte di tredici consorelle e la distruzione delle nostre Opere in
città. Ma, come avviene solitamente per l’azione misteriosa della
Provvidenza che trae dalle vicende funeste il bene, il tragico evento
ha segnato l’espandersi dell’Opera al di fuori della Sicilia.

Al tema dell’apostolato
della stampa antoniana e di diffusione del Rogate dedicheremo, insieme
alle Consorelle Figlie del Divino Zelo, il convegno annuale della Famiglia
del Rogate che prevediamo nel dicembre 2008. Sarà per noi inoltre un’occasione
per organizzare nello stesso periodo un incontro dei responsabili dei
Centri Rogate della Congregazione  (9-11 dicembre). Per ricordare
il secondo anniversario è già al lavoro presso le sedi di Messina
e Oria una commissione che proporrà alcune iniziative per la celebrazione.

8. Desidero poi riassumere
per opportuna conoscenza e per consentire di programmare la partecipazione
ai destinatari in tempo utile, alcune iniziative da realizzare a livello
centrale nel corso dell’anno 2008 e previste dalla programmazione
generale.

- L’annuale Conferenza
dei Superiori e Consigli di Circoscrizione
si terrà nella Delegazione
Usa dal 15 al 25 maggio.

- I due corsi quinquennali
di formazione permanente (Centro di Spiritualità di Morlupo) sono così
programmati: il primo dal 22/06 al 20/07; il secondo dal 20/09 al 19/10.

- Come ogni anno è
offerto nel Centro di Spiritualità di Morlupo un Corso di Esercizi
Spirituali
aperto ai membri della Famiglia del Rogate (in particolare
per l’Italia) dal  26/07 – 02/08.

- Dal 21 al 28 ottobre
(dopo il secondo corso di formazione permanente) si terrà il
secondo Incontro internazionale dei Formatori, previsto nella
programmazione, finalizzato alla condivisione e all’approfondimento
di temi, obiettivi, sfide e problematiche emergenti della formazione
di base oggi.

- Nel corso dell’anno,
con un secondo seminario di studi previsto per il 29 ottobre nel Centro
di Spiritualità di Morlupo, si continuerà lo studio circa l’opportunità
del rilancio dell’Alleanza sacerdotale, così come indicato dal Capitolo
generale (ADR, 36).

- Il Mission Forum
annuale per il lancio dell’opera di carità per la Giornata Missionaria
Rogazionista 2008 è previsto nella Delegazione Usa per la fine del
mese di febbraio.

- Vi è, infine, l’intenzione
di organizzare nel mese di luglio un incontro dei confratelli impegnati
in missione fuori dal proprio Paese.

9. Desidero inoltre
comunicare che, nel proposito di ulteriore sistemazione del decentramento
strutturale della Congregazione, è in programma nel corso dell’anno
2008 la ripresa della Delegazione Africana e la costituzione della Delegazione
dell’India.

La ripresa della Delegazione
in Africa, sospesa nel 1999 a seguito dei noti tragici avvenimenti rwandesi
di qualche anno prima che hanno fortemente penalizzato anche la nostra
presenza in quel Paese, avviene in considerazione della disponibilità
di più confratelli (due confratelli della DFI, p. Shibu Kavunkal
e p. Philip
Goles e, inoltre, l’ordinazione di due religiosi rwandesi François
Habimana e Elisée Kabera) e la ricostituzione della struttura formativa
in Rwanda e in Cameroun. Lo sviluppo della presenza rogazionista in
India, soprattutto per numero di religiosi e per autonomia vocazionale
e formativa, consente e suggerisce, data la peculiare area culturale, 
la costituzione della Delegazione.
 

Carissimi,

a Natale il Figlio
di Dio viene in mezzo a noi come è sceso venti secoli or sono a Betlemme
e come verrà alla fine dei tempi per il compimento definitivo della
storia. Con le parole del Salmo esprimiamo l’intima speranza
di incontrare il Signore che viene: Io spero nel Signore, l’anima
mia spera nella sua parola. L’anima mia attende il Signore, più ch
le sentinelle l’aurora
(Sal 129, 5-6).

Il tema della speranza
cristiana
, come sappiamo, è l’oggetto della recente seconda Enciclica
di Papa Benedetto XVI (
Spe salvi).
In molti passi del Nuovo Testamento, - osserva il Santo Padre - la
parola "speranza" è strettamente connessa con la parola "fede".
È un dono che cambia la vita di chi lo riceve, come dimostra l’esperienza
di tanti santi e sante. La speranza consiste in sostanza nella
conoscenza di Dio, nella scoperta del suo cuore di Padre buono e misericordioso.
Gesù, con la sua nascita, con la morte in croce e la sua risurrezione,
ci ha rivelato il suo volto, il volto di un Dio talmente grande nell’amore
da comunicarci una speranza incrollabile, che nemmeno la morte
può incrinare, perché la vita di chi si affida a questo Padre si apre
sulla prospettiva dell’eterna beatitudine.
 

Padre Annibale sembra
commentare:

“O uomo spera! (…)
O bella virtù della speranza, che sei tu mai? tu sei raggio
tra le tenebre, tu sei l’ancora della salvezza nel naufragio. Grande
tu sei, o speranza, quando non ti rivolgi alle creature, quando
non aspetti i tuoi beni dal mondo, quando non ti appoggi alle terrene
promesse. Virtù divina è la tua speranza, o uomo, quando tu
rivolgi il tuo sguardo a Maria, Madre della Speranza.” (Scritti,
vol. 54, doc. 4230).

“No, non è possibile
che la Regina e Madre della Misericordia non mi ascolti, questa è la
sola speranza che mi sostiene, ed io mi afferro a questa speranza come
il naufrago si afferra alla tavola galleggiante. Io spero e spererò
contro ogni speranza, contro tutto ciò che alla mia speranza vorrebbe
opporsi, contro ai miei demeriti, contro alle difficoltà che si oppongono
al conseguimento di ciò che bramo, contro la stessa mia poca fede,
contro ogni indegnità mia e di altri, spero e spererò.” (Scritti,
III, Preghiere alla Madonna, p. 285)

“O Cuore dolcissimo,
o Cuore amorosissimo, le vostre parole sono soavissime e piene di immensa
speranza per me peccatore! Dunque vi è speranza anche per me! Posso
io pure sperare di conseguire questa bella Unione di amore, sol che
la desideri, che attenda ad averla, e che la domandi instantemente alla
vostra Santissima Madre!  Ah, mio sommo ed unico Bene. Vi ringrazio
per la speranza che mi date; mi getterò ai piedi della vostra Santissima
Madre, e di giorno e di notte la supplicherò” (Scritti,
I, Preghiere al Signore, p. 487).
 

     Animati
dalle calde parole di Padre Annibale e dalla forte esortazione del Papa
ad essere persone di speranza, invio a tutti i miei più cordiali auguri
nella consapevolezza che alla speranza dell’uomo Dio ha risposto
nascendo nel tempo come piccolo essere umano.

     Maria,
stella della speranza” “che con il suo
“sì” aprì a Dio stesso la porta del nostro mondo
” guidi
la nostra attesa e il nostro cammino:

     Madre
di Dio, Madre nostra, insegnaci a credere, sperare ed amare con te.

    Indicaci la
    via verso il suo regno! Stella del mare, brilla su di noi e guidaci
    nel nostro cammino
    !” (Spe salvi, 49-50).
     

Buon Natale e sereno
Anno nuovo.
 

Roma, 13 dicembre 2006 

                                         P. Giorgio Nalin

                              

           Sup. Gen.

Sport media | Patike – Nike Air Jordan, Premium, Retro Klasici, Sneakers , Iicf

Indirizzo Contatto
Congregazione dei Padri Rogazionisti del Cuore di Gesù
Via Tuscolana 167, Roma 00182 - Italia
Tel. 067020751
© 2023 xxxxx