Auguri, Padre Angelo!
Il Superiore Generale, P. Angelo Mezzari, trascorrerà parte del giorno onomastico, domani 2 ottobre, festa dei Santi Angeli Custodi, in volo verso la Provincia “São Lucas” dove si reca per la visita canonica. Formuliamo gli auguri più sentiti, mentre lo affidiamo alla protezione dell’Angelo Custode. Ricordiamo, da “L’anima del Padre”, il suo insegnamento su questa devozione.
“Alla devozione a S. Michele, seguiva quella al S. Angelo Custode. Spesso ci parlava della devozione all’Angelo custode e vivamente ce la raccomandava. L’Angelo Custode non doveva mancare nei corridoi delle nostre case. Ricordo le sue continue raccomandazioni. Ogni martedì facciamo particolare ossequio. Ha scritto un opuscolo su gli Angeli Custodi, e ci diceva di onorare il nostro (Angelo) come il testimone delle nostre azioni, e regalava delle medaglie per portarle addosso.
“Come abbiamo rilevato avanti, al suo Angelo egli si raccomandava con gemiti per ottenere la conversione e santificazione. In una nota di preghiere personali, il Padre si raccomandava al S. Angelo Custode «per stare alla divina presenza per pregare e lodare Dio, conoscerlo, ubbidirlo, insomma associarmi alle operazioni del mio Angelo, egli nella visione, io nella fede».
“Si rivolgeva al suo Angelo Custode perché lo raccomandasse agli Angeli Custodi delle persone con cui trattava.
“Questa devozione raccomandava ai giovanetti, esortandoli a tener viva la presenza del S. Angelo, ad essere docili alle sue ispirazioni, ripetendo con frequenza e con fiducia l’Angele Dei, specialmente nei pericoli dell’anima e del corpo. Suggeriva il ricordo al S. Angelo durante i tempi di calamità e di divini castighi. Nel regolamento delle prime novizie leggiamo: «Useranno al S. Angelo Custode questo segno di rispetto, che nei luoghi stretti lo inviteranno a passare per il primo, e la sera baceranno due volte a terra, come a volergli baciare i piedi».
“Durante l’epidemia colerica del 1887, il Padre avendo sperimentato in maniera particolare l’assistenza dei Santi Angeli, fece promessa di scrivere un libretto di considerazioni e preghiere su gli Angeli Custodi. Lo pubblicò infatti nel 1908 e in nuova edizione nel 1910, col titolo: Il preservativo dei divini flagelli e l’invocazione dei Santi Angeli Custodi siccome protettori in tempi di pubbliche calamità.