Auguri pasquali del Superiore Generale alla Famiglia del Rogate
L'augurio che faccio a ciascuno, religiosi e laici della Famiglia del Rogate, per la grande Settimana che ci apprestiamo a celebrare, è ripetere l'esortazione stessa di Padre Annibale: meditiamolo un poco questo amore!
Prot. N. 082/05
Ogg. : Auguri di Santa Pasqua
Alla Famiglia del Rogate
Cum dilexisset suos, in finem dilexit eos.
Avendo amato i suoi, li amò sino alla fine (Gv 13,1).
In molti modi il nostro divin Redentore ci mostrò quanto fosse grande il suo amore per noi. ( ) Ma dove ci amò sino alla fine della sua Carità, fu proprio nellistituzione della SS. Eucaristia. Con listituzione di un Sacramento così grande, Gesù ci dà un dono che trascende ogni pienezza ( ).
Se tanto grande dunque, se tanto immenso è lamore di Gesù per noi nella SS. Eucaristia, meditiamolo un poco questo amore!
Vi parlino altri dei vantaggi dellEucaristia, altri vi dicano la ragionevolezza di tanto mistero, altri le disposizioni con cui si deve ricevere, altri leccellenza di tanto Sacramento, a me lasciate che mi fermi allamore di Gesù, e che vi mostri, come meglio mi sappia, leccesso di un tanto amore nellistituzione dellAugusto Sacramento degli Altari.
Carissimi,
nel vivere come figli di Padre Annibale questo provvidenziale Anno dellEucaristia nellanno di ringraziamento per la sua canonizzazione, non possiamo tralasciare di fare continuo ricorso allinsegnamento eucaristico del nostro Santo Fondatore. La possibilità che ci è data di scorrere i suoi numerosi scritti diffusi recentemente in cd-rom dalla postulazione generale ci offre loccasione di scoprire meglio il suo cuore, i suoi sentimenti, le sue profonde aspirazioni. La produzione eucaristica del Padre è vasta e varia anche nei generi letterari: poesie, inni, preghiere, discorsi, appunti di omelie, lettere. Confidiamo quanto prima di poter avere tra le mani tutti i suoi scritti anche in stampa.
Nellavvicinarci alla prossima solennità della Pasqua desidero lasciarvi come pensiero augurale questo testo di Padre Annibale, introduttivo di una riflessione eucaristica più ampia a commento del versetto iniziale del capitolo 13 del Vangelo di Giovanni, il cui brano introduttivo viene proclamato il giovedì santo nella messa della Cena del Signore.
Avendo amato i suoi, li amò sino alla fine (Gv 13, 1).
Certamente momento supremo dellamore di Gesù per noi è la croce, il sacrificio cruento di sé in obbedienza al Padre per la redenzione del mondo. Ma quel sacrificio è prefigurato e anticipato il giovedì santo, il giorno dellEucaristia, il giorno dellamore spinto fino allestremo. Nel segno del pane e del vino, divenuti Corpo e Sangue del Signore, ci viene dato un dono damore che trascende ogni pienezza.
Se tanto grande è il dono, esclama il Padre, meditiamolo un poco questo amore!
Laugurio che faccio a ciascuno, religiosi e laici della Famiglia del Rogate, per la grande Settimana che ci apprestiamo a celebrare, è ripetere lesortazione stessa di Padre Annibale: meditiamolo un poco questo amore!
Ci accompagni in questa meditazione eucaristica, soprattutto noi religiosi presbiteri, lannuale lettera del Santo Padre per il giovedì santo che in questanno ci invita a riflettere su alcune indicazioni luminose di spiritualità sacerdotale mutuate dalle parole stesse dellistituzione dellEucaristia che non deve essere per noi, osserva il Papa, soltanto una formula consacratoria, ma una formula di vita.
Come sappiamo, per Padre Annibale meditare questo amore che trascende ogni pienezza non è mera espressione di devozione disincarnata, quanto rivelazione di una passione per Cristo che scopre e recupera dallEucaristia le radici più vere e feconde per unautentica passione per gli uomini, soprattutto piccoli e poveri.
Lasciate che mi fermi allamore di Gesù, e che vi mostri,- continua il Padre - come meglio mi sappia, leccesso di un tanto amore nellistituzione dellaugusto Sacramento degli Altari.
Di fatto tutta la sua vita è stata un continuo mostrare con le scelte, con le opere, con gli scritti i frutti di questo amore e lha fatto fino allesito più alto: fino alla santità. La canonizzazione ne è il sigillo e la conferma più grande.
Impegnati come siamo ad essere, secondo la nostra specifica vocazione, solerti Apostoli del Rogate allinizio di questo millennio, viviamo, sullesempio di Padre Annibale, con tutta la passione che lo Spirito saprà accendere nei nostri cuori, la gioia della nostra chiamata alimentati e sostenuti come lui dal Sacramento dellAmore che ci è stato donato il giovedì santo.
Maria, Donna eucaristica, impetri tutto questo per noi insieme ad unintensa gioia pasquale.
Superior Generale