Nella mattina del terzo giorno, secondo il
programma, sarebbe dovuto esserci la presentazione e la discussione
sulla Programmazione del Governo Generale, ma la grande partecipazione nel
dialogo che c’è stato dopo ogni relazione dei Superiori di Circoscrizione
ascoltate ieri, ha fatto slittare tempi e programma. Pertanto si è continuato
il momento di “ascolto” con le relazioni delle delegazioni Usa ed Africa.
P. Eros Borile, Superiore della Delegazione
dell’Africa ha sottolineato che nel
contesto della cultura africana la Regola di Vita è accettata e vissuta con
relativa facilità nei comportamenti esterni. Bisogna però puntare sull’interiorizzazione
e personalizzazione dei valori e contenuti della Regola. Per questo c’è bisogno
dello studio, della pratica condivisa comunitariamente e contestualizzata
secondo il principio dell’inculturazione.
P. Antonio Carlucci, Superiore uscente della Delegazione
USA ha ricordato che nell’ambiente degli
Stati Uniti l’individualismo ed il relativismo sono le caratteristiche
culturali più emergenti che esercitano un’influenza notevole sul modo di
concepire e vivere anche la vita di speciale consacrazione… Lentamente si fa
strada l’esigenza di un dialogo fraterno che lascia presagire un cammino
propositivo di riappropriarsi dello spirito della nostra Regola di Vita e per
programmare un progetto di vita personale e comunitario in vista anche di un
apostolato più specificamente rogazionista.
Subito dopo c’è stata la relazione dell’economo generale,
p. Gioacchino Chiapperini che ha iniziato il suo intervento affermando che anche se il Documento Capitolare non si
estende molto, è apparsa la problematica economica e finanziaria della
Congregazione e delle Circoscrizioni. Il tempo è di crisi e richiede una
attenzione particolare sull’uso e l’amministrazione dei beni.
Infine il Superiore Generale ha voluto indicare i
punti principali emersi da questo ascolto attento e condiviso, sottolineando
che anche se le sfide sono tante nutriamo una grande speranza, specialmente se
guardiamo la Congregazione nel suo insieme. Ha così indicato che è giunto il
tempo di passare dall’osservanza formale all’esperienza vitale della Regola;
che sta prendendo sempre più spazio una mentalità progettuale a lungo termine,
che ha come punto di forza la collaborazione concreta tra tutte le
Circoscrizioni; che il compito del Governo Generale sarà sempre più quello di
“facilitare” la vita delle Circoscrizioni; che l’attenzione alle persone passa
attraverso la crescita delle Comunità; che la priorità della Congregazione è la
pastorale vocazionale e della formazione, quale garanzia del nostro futuro; che
c’è bisogno di una sempre maggiore incidenza nella vita della Chiesa e della
società grazie da parte della nostra azione carismatica. Riusciremo ad
affrontare queste grandi sfide e a cambiare le situazioni problematiche,
compresa quella economica, se cominciamo tutti e ciascuno in particolare a lavorare
sulle piccole cose, col desiderio di confrontarci e di andare avanti.
Alla conclusione della mattinata c’è stata la S.
Messa presieduta da Sua Eccellenza Mons Romano, che ha sottolineato
l’importanza della presenza di questa nostra assemblea anche per la vita della
sua Diocesi. Subito dopo ha voluto condividere con i Padri anche la gioia dello
stare insieme durante il pranzo e festeggiare anche con tutti il compleanno del
P. Antonio Carlucci.
Nel pomeriggio sono cominciati gli incontri con le
singole Circoscrizioni, in particolare le due province italiane, che
continueranno in tutta la giornata di domani.