Gesù, sapendo che era giunta la sua ora
di passare da questo mondo al Padre,
dopo aver amato i suoi che erano nel mondo,
li amò sino alla fine.
Mentre cenavano… si alzò da tavola,
depose le vesti e preso un asciugatoio,
se lo cinse attorno alla vita.
Poi versò dell’acqua nel catino
e cominciò a lavare i piedi dei discepoli
e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto.
(Gv 13, 1-5)
Ai Confratelli
delle Comunità Rogazioniste Carissimi,
si va concludendo in queste settimane la periodica “stagione” della rinnovazione dei governi delle Circoscrizioni.
Il ciclo era iniziato con la Provincia Latino Americana che, nello scorso mese di ottobre, ha tenuto il VII Capitolo ordinario con la partecipazione, per la prima volta, di tutti i religiosi professi perpetui. Nel mese di gennaio è stata la volta della Provincia Italia Centro Nord e lo scorso mese di febbraio quella della Provincia Italia Centro Sud che hanno celebrato il loro V Capitolo.
Come è consuetudine, i tre Capitoli, oltre all’elezione del Consiglio provinciale, hanno fatto il punto della situazione nelle rispettive Circoscrizioni sulla base delle relazioni dei Governi uscenti e hanno quindi individuato priorità e indicato percorsi per gli anni futuri.
Il riferimento obbligato per tutti è stato il X Capitolo generale che ha orientato la Congregazione a focalizzare la missione carismatica, a riscoprirne la provvidenziale attualità, a rilanciarla con passione nuova all’inizio del terzo millennio.
Nel periodo pasquale vi sarà il rinnovo del governo della Delegazione Filippino Indiana e di quella degli Usa per le quali si è proceduto, secondo la normativa, all’apta consultatio.
Per la Delegazione Filippino Indiana in corrispondenza della nomina del nuovo Governo, nella considerazione del cammino che si va facendo in vista della costituzione in Provincia, ho convocato per il mese di Aprile un’Assemblea dei religiosi con la finalità di elaborare insieme, sulla scorta della verifica della situazione, orientamenti ed indicazioni per il cammino della Delegazione nei prossimi anni.
Per tutti i Superiori di Circoscrizione e i loro Consigli, che avviano il servizio in questi mesi, è assicurato da parte mia e dei confratelli il sostegno leale, il premuroso ascolto, la responsabile partecipazione, unite al continuo ricorso alla preghiera e la fraterna amicizia.
Per avere un primo momento di condivisione e partecipazione a livello generale è in programma dal 21 al 27 maggio, a Morlupo, l’annuale Conferenza dei Consigli di Circoscrizione.
Il succedersi dei Capitoli e l’avvicendarsi dei Governi nelle Circoscrizioni, non intende essere solo registrazione di adempimenti consueti nell’organizzazione che la Congregazione si è data, ma anche riconoscimento umile e fiducioso di una storia che continua e di una Presenza provvidente che ci accompagna anzitutto attraverso il Santo Fondatore, che della nostra istituzione è ispiratore e padre.
In considerazione di questo particolare momento della vita della Congregazione, che ha visto coinvolte tutte le Circoscrizioni, desidero per la prossime feste pasquali attirare la vostra attenzione su di un’icona evangelica che prepara la Pasqua e, in qualche modo, la interpreta. Faccio riferimento alla lavanda dei piedi che l’evangelista Giovanni pone al centro della cena pasquale, la notte prima della passione. È significativo il fatto che il quarto evangelo, nel riferire le ultime ore di Gesù con i suoi discepoli e nel raccogliere nei discorsi dell’ultima cena i temi fondamentali del suo messaggio, non riferisca, come i tre sinottici, il gesto rituale sul pane e sul vino, evento decisivo per la nostra fede.
Giovanni riporta, piuttosto, l’attenzione sul gesto di Gesù che lava i piedi ai suoi discepoli e lascia come testamento la consegna di fare altrettanto con i fratelli. Non comanda tanto di ripetere un rito ma di fare come lui, cioè di ripetere in ogni tempo e in ogni comunità gesti di servizio vicendevole attraverso i quali sia reso presente l’amore supremo di Cristo per i suoi: li amò sino alla fine.
L’augurio che per la prossima Pasqua desidero rivolgere a tutti, ed in particolare a quanti hanno ricevuto il ministero dell’autorità, dell’animazione e della guida dei propri confratelli, come dei fedeli, dei ragazzi o giovani nelle varie opere della missione che ogni giorno siamo chiamati a svolgere, augurio che vale anzitutto per me, è che sappiamo cingerci come il Signore Nostro Gesù Cristo del “grembiule” del servizio ed impariamo a “lavarci i piedi” l’un l’altro.
Se dunque io, il Signore e il Maestro,
ho lavato i vostri piedi,
anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.
Vi ho dato infatti l`esempio,
perché come ho fatto io,
facciate anche voi.
(Gv 13, 14-16)
Lo spirito di accoglienza e di servizio reciproco, che è il collante della vita fraterna in comunità, nasce dall’amore di Cristo che dà la vita per noi ed è sorretto dalla condivisione del suo esempio.
La Pasqua è la piena manifestazione in Cristo dell’amore del Padre per ciascuno di noi. Nella celebrazione della Pasqua, al flebile chiarore dell’ultima cena, brilla con tutto il suo splendore questa verità: l’amore di Dio è divenuto una cosa sola con l’amore dei fratelli.
Ce lo ricorda il Papa: “Solo il servizio al prossimo apre i miei occhi su quello che Dio fa per me e su come Egli mi ama. I santi — pensiamo ad esempio alla beata Teresa di Calcutta — hanno attinto la loro capacità di amare il prossimo, in modo sempre nuovo, dal loro incontro col Signore eucaristico e, reciprocamente questo incontro ha acquisito il suo realismo e la sua profondità proprio nel loro servizio agli altri. Amore di Dio e amore del prossimo sono inseparabili, sono un unico comandamento. Entrambi però vivono dell'amore preveniente di Dio che ci ha amati per primo” (Deus Caritas Est, 18).
In questi giorni, nell’“affrettarci verso la Pasqua ormai vicina”, vogliamo con Gesù “salire a Gerusalemme”, nella consapevolezza che per “fare Pasqua con Lui”, dobbiamo accogliere e vivere la sua consegna dell’amore vicendevole.
Ci accompagni in questo cammino la Vergine Maria, serva del Signore e Madre della Chiesa. Estendo questo augurio a tutti i componenti della Famiglia del Rogate, Consorelle, Missionarie Rogazioniste, Associazioni laicali, Collaboratori laici, Alunni e quanti raggiungiamo con il nostro apostolato.
Nella grazia del Signore risorto, felice e santa Pasqua!
P. Giorgio Nalin, R.C.J.
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