GRUPPO AMICI <PER P. PALMA > N° 15

Roma , 31.03.2022.

Carissimi  Amici,

 mentre delineamo un po’ alla volta , così a spazzi di luce, attendendo tra le mani la biografia del  Servo di Dio Padre Palma, andiamo proponendo  notizie alla spicciolata che hanno il valore  di farci assaggiare aspetti particolari presi quá e lá dal complesso della biografia di Padre Palma, tralasciando la lettura  sequenziale marcata da un filo storico e logico dei fatti, che è proprio del biografo.

Nel messaggio di oggi vi propongo una riflessione, che può essere utile alla comprensione della figura multiforme di Padre Palma sviluppatasi intorno all’idea centrale di darsi anima e corpo a Dio da quando comprese che il suo sacerdozio, come quello di Sant’Annibale, doveva essere impegnato al servizio dei piú indifesi, quali sono specialmente i bambini e i poveri, come si evince in modo particolare dal Vangelo di Matteo(9,35-38) e Luca(10,1-3). La svolta decisiva della santitá del Palma esplode iniziando in “avignone “ e termina con la gloria della condanna a Roma.

Con i miei distinti saluti, vi auguro una buona lettura.

P.Antonio Chirulli - rogazionista

 

In  Padre Palma,  UNA VITA DI SANTITÁ

Si direbbe, e qualcuno si è espresso in tal senso, che se P.Palma non fosse passato dal castigo immeritato del carcere religioso presso la Scala Santa in Roma, non avremmo avuto il grande Servo di Dio che oggi veneriamo in lui. Cioè se il P.Palma fosse stato assolto dall’orribile calunnia, tutto sarebbe  rientrato nella rutine. Conseguentemente la sua santitá sarebbe svanita, non si sarebbe,per cosí dire, evidenziata.E invece gli capitó qualcosa  che lo avvicinó a Giuseppe, uno dei figli del patriarca Giacobbe che finí in carcere perché calunniato  da una donna  che non gli soddisfece  i suoi bassi istiti e piobó in carcere.P.Palma  ugualmente ugualmente calunniato adó a finiree  in prigione, tra le mura di quel luogo  altamente religioso della Scala Santa, che ricorda la passione di  Cristo, e specificatamente  i gradini della scalinata che conduceva al Pretorio, dove Ponzio Pilato condannó ingiustamente a morte Gesú. Intanto rileviamo sorprendentemente un’ altra coincidenza  della prossimità di due condannati ingiustamente, avvicinati concretamente  dalla presenza  di resti  di pietre di quella scalinata pretoriale, che se fossero parlanti ci racconterebbero tante profonde sofferenze, di quei santi piedi, di Gesú e di Pantaleone, che soavemente si posarono  su di loro!

Con tutti i suoi difetti, come tutti gli uomini e anche come tutti i santi,  “ il giusto,” ci ricorda la Bibbia, pecca sette volte al giorno”, ad indicare  che  siamo tutti pieni di áimperfezioni;  solo Dio è “Il Santo” in assoluto,  P.Palma aveva realizzato gia’ un cammino di virtú eroiche quando varcó le soglie  della prigione, come il giusto Giuseppe nel carcere egiziano.

Egli,  P.Palma , per i fini superiori  di Dio entró in una prova permessa dal Signore dove affinó le sue virtú di preghiera, di umiltá,  con una vita super eroica, ,di pazienza, di perdono, di offerta totale di se stesso perché Dio fosse glorificato,proprio come capitó  Giobbe. Giobbe in un letamaio reale; Paantaleone in un letamaio virtuale in cui diecine di suoi nemici , in complotto per annientarlo, avevano trasferito  le loro immonde immaginazioni, alliviandosi di un odio  gratuito e facile, di marca tipicamente diabolica. Questo non è novitá  per la vita di moltissimi santi. La Bibbia ci ricorda che chi si incammina  decisamente a Dio  si deve preparare ad affrontare le tentazioni, perché Dio  li vuole rendere perfetti, possibilmente come oro puro, cioè  immagine  o copie del suo Figlio Gesú. Pantaleone , lo abbiamo visto quando ha deciso  di seguire il modello sacerdotale di Sant’Annibale , ha fatto  nella sua vita una decisa conversione,  da un livello inferiore  comune a tutti i fedeli, ad un livello piú alto, quello del seguimento stretto de Maestro, sugellato dal suo carattere volitivo e perfezionista, che arriva a dar fastidio a chi non intende e non sa librarsi in alti voli. I voli alti della perfezione  sono costituiti dalla croce. La perfezione cristiana non puó fare a meno della croce: “Chi vuol venire dietro a me , prende la sua croce  e mi segua”. Pantaleone la croce giá la portava ben volentieri, da tempo con un insano chiacchiericcio coperto dalla scusa che egli faceva pesare il suo carattere molto esigente, modo di fare imperioso e super perfezionista, e perfino che… si approfittasse di denaro altrui…Erano tutti appigli, magari  per naturali difetti,  per lanciare dardi mortali, con acredine, e  continui,  finché lo si facesse fuori.Peró  arrivare a tanto bisognava utilizzare e armi piú potenti, altre qualitá di cartuccee veramente mortali : attaccarlo sulla onestá, sulla sua onorabilitá…E lui, Pantaleone, per amore a Dio e alla Congregazione  sopportó a lungo il peso di tante ingiurie deprimenti. Quando si aprí il processo contro di lui, sicuro della propria innocenza , nella piena fiducia  dei suoi giudici ebbe l’inaspettata sorpresa . Il referto del giudice il 21 luglio del 1933  era una sentenza  di condanna per Pantaleone e  …a favore del piano di Dio! Dinanzi gli occhi di Pantaleone  si stagliava una croce; una prova piú profonda, una perfezione piú eroica. Si avveravano, o meglio, iniziavano ad avverarsi due profezie  fatte a suo conto dal Fondatore e dalla pia signora, ora Serva di Dio , Luisa Piccarretta, che a Roma avrebbe sofferto  dolori di morte!

Come reagí Padre Palma  alla triste ed inaspettata condanna? Sta qui il punto cruciale. Santo, non si diventa  da un minuto all’altro; è un frutto di lavoro continuo. Padre Palma  diede una risposta  che era un indice  di un lungo percorso di santitá. Peró  nel piano di Dio  occorreva entrare  in un’officina  di purificazione  e di maggiore affinitá con Cristo, cominciando  a sentire con Cristo l’infamia di una ingiusta e mortale sentenza, e sent’i risuonare   allo stesso tempo il detto scritturistico: “chi è santo si santifichi di piú”.

Da una confidenza  fatta al P. Camillo Ruggeri manifestó la sua disposizione d’animo: la condanna mi ha colpito come <fulmine inaspettato>…<Gesú Redentore mi comunicó tutta la grazia: mi umiliai e mi sottomisi alla sentenza, quale espressione della santa volontá di Dio>. Che nella tragedia che lo colpiva <si abbandonava totalmente alla Divina Volontá e

si univa interamente alla divina Vittima Gesú>. Sono  espressioni e sentimenti che riflettono meravigliosamente la dottrina sulla Divina Volontá  fatta alla mistica Luisa Piccarreta da Gesú .P.Palma la apprese direttamente da lei nei suoi frequenti contatti, come  da S. Annibale , che fu  Direttore spirituale  e censore dei primi  19 volumi  scritti miracolosamente da Luisa Piccarreta, veggente ma analfabeta. I rapporti tra P.Annibale, Luisa e la Piccarreta poi è un’altra bella storia da raccontare.  

P.Antonio Chirulli – (continua).   

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C O M U N I C A Z I O N I   R I C E V U T E

 

1 -Da Grottaglie (TA), 28.02.2022  da C.L.

                                        Carissimo, ho giá avuto occasione di dirti che dopo il tuo racconto, mi sono appassionato alla figura di Padre Pantaleone Palma e leggo ben volentieri tutti gli

                                       aggiornamenti che mi invii. Grazie e spero che ben presto l’iter giunga al suo naturale esito. C.L.

2 – Da Roma, 28.02.2022 da A.Z. Complimenti per lo zelo al Servo di Dio Padre Palma. Se mi manda gli indirizzi dei tuoi amici, provvederò a spedire la rivista di S. Annibale.

                                       RISCONTRO: sono in possesso de e-mail riservati esclusivamente per i messaggi su Padre Palma. Chi volesse ricevere gratuitamente la rivista< Sant’Annibale

                                           mi fornisca il proprio indirizzo che sarà mia attenzione girarlo all’Editore della suddetta rivista che io leggo con soddisfazione ed interesse. A.C.

3 – Da Busto Arsizio, 01.03.2022- Da C.O.

                                       Complimenti per le comunicazioni su Padre Palma.   Da C.O.

4 – Da Brindisi,15.03.2022 – Da L.R.

                                        Sono contento che il processo di beatificazione del P. Pantaleone Palma procede speditamente. Preghiamo per questo, affinché P.Palma possa essere

                                        elevato quanto prima alla gloria dei Beati, e successivamente dei Santi .   L.D.

5 – Da San Giorgio Jonico, 03.2022 – Da B.M.

                                          Il Sig. B.M. ringrazia per aver ricevuto le immaginette del Beato P.Palma

            Ringraziando vivamente  per le comunicazioni inviate, saluto tutti cordialmente.             P.Chirulli.

 

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