Conferenza dei Superiori e Consigli di Circonscrizione: Il messaggio conclusivo

Carissimi Confratelli,

La preziosa
eredità che sant’Annibale Maria Di Francia ha lasciato con l’esempio e la sua santità,
ci impegna nell’amore verso il prossimo. Esso sgorga dalla compassione del Cuore
di Cristo per le folle e si traduce in concreto nella scelta preferenziale dei piccoli
e dei poveri. Il Rogate nasce dalla carità e vive per la carità; dall’esercizio
della carità evangelica scaturisce il senso pieno e più autentico della
preghiera e dell’azione per le vocazioni.

Sono questi i
temi che hanno accompagnato l’esperienza di formazione permanente della
Conferenza dei Superiori e Consigli di Circoscrizione 2007 nella quale, come nel
cenacolo in attesa dello Spirito, in un clima di verifica e collaborazione, ci
siamo ritrovati da ogni parte del mondo rogazionista, con lingue e mentalità
diverse, in fraterna condivisione del nostro lavoro e delle responsabilità, invitati
anche a riflettere sulla grande missione che Dio ci ha affidato con il Rogate
nell’esercizio della carità.

Abbiamo
sperimentato nell’ascolto della parola di Dio celebrata nell’Eucaristia, nella
preghiera e nell’adorazione, nell’accoglienza reciproca, nelle parole dette ed ascoltate,
come è bello e gioioso stare insieme come fratelli.

Abbiamo
constatato che la Congregazione, va maturando una mentalità internazionale
aperta al fenomeno dell’inculturazione nel reciproco rispetto ed ascolto e sollecita
ai problemi del mondo, che ormai costituisce la nostra casa comune. La
diversità è ricchezza; il decentramento, nella complessità di intese e nell’articolazione
di competenze, risulta essere partecipazione, espressione viva di interesse e
di comune responsabilità.

L’ascolto dei
poveri, la loro difesa, la condivisione di vita con loro, il sostegno offerto con
la fantasia della carità, come caratterizzò l’interesse e la passione
caritativa di sant’Annibale, deve distinguere anche il nostro servizio generando
l’esigenza di essere sensibili alle nuove povertà, a porci in rete con le
diverse agenzie del territorio.

Abbiamo riflettuto
sulla cura paterna che dobbiamo avere verso i fanciulli e giovani, il più
caro ideal della vita
di sant’Annibale. Pur nelle mutate condizioni dei tempi,
essi costituiscono l’oggetto primario del nostro impegno carismatico e del
nostro apostolato nelle diverse parti del mondo.

La presenza
dei laici, collaboratori ed interpreti con noi religiosi di un comune cammino
carismatico, incoraggiante realtà anche nel servizio dei piccoli e dei poveri,
dalla scuola alla mensa del povero, dalla casa-famiglia alla cooperativa, dalla
parrocchia all’istituto, dal volontariato alla missione, dall’anonimato dell’obolo
alla generosità delle grandi realizzazioni, è una significativa realtà che ci
permette di constatare l’ecclesialità del carisma ed il senso pieno della
condivisione: un dono che splende solo se dato.

Siamo
consapevoli che per ripartire da Avignone occorre prima di tutto tornare
ad Avignone,
per imparare in quel luogo teologico, e da quell’uomo
straordinario che è sant’Annibale, uno stile diverso, moderno, più autentico e
compromettente di interpretare e vivere la carità di Cristo e poi riprendere il
cammino sulle strade del mondo, donandola con nuovo zelo nel servizio alla
moderna società ed all’uomo di oggi. Solo così saremo profezia per il futuro.

Desideriamo aprire
e rendere funzionale l’osservatorio del cuore per guardare, attraverso gli
occhi ed il cuore di Cristo, i bisogni dell’uomo di oggi nell’Avignone del
mondo e redigere per i piccoli ed i poveri il progetto educativo evangelico di
una carità che ha meno parole e più fatti e verità.

Dinanzi alle
difficoltà, mentre scopriamo ancora una volta la larghezza e la generosità della
Provvidenza di Dio, ci impegniamo anche a ricercare tutte quelle soluzioni che
permettono di adoperare al meglio i doni spirituali e materiali che il Signore
mette nelle nostre mani attraverso la generosità dei benefattori, a servizio
del bene e dei fratelli.

La presenza
operativa nella nostra opera di sant’Antonio di Padova, celeste provveditore
del pane dei poveri, ci conforta e ci
sostiene. 

Con gioia,
mentre si spalancano davanti a noi le porte del cenacolo del mondo, con ardore
e coraggio nuovo che nasce dal battesimo nello Spirito, in comunione e
condivisione degli ideali che caratterizzano la nostra dimensione carismatica,
giunga a tutte le comunità rogazioniste sparse nel mondo, alle consorelle
Figlie del Divino Zelo, alle Missionarie Rogazioniste, al Laicato Rogazionista
nella molteplicità delle sue componenti, e soprattutto ai piccoli ed a tutti
quelli che beneficiano del nostro servizio apostolico e caritativo dall’America
Latina all’Asia, dall’Africa all’Europa, il nostro affettuoso saluto ed il fraterno
augurio.  

La potenza
dello Spirito Santo, l’intercessione di Maria e la benedizione paterna di
sant’Annibale Maria, nostro Fondatore e Padre, santo di carità sociale, siano per
tutti aiuto e sostegno. 

Morlupo, 27
maggio 2007, solennità di Pentecoste.

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