La Casa di Oria compie cento anni. Il 28 settembre 1909 Padre Annibale, ultimate le trattative con i fratelli Salerno-Mele, con la mediazione del vescovo mons. Antonio Di Tommaso, metteva piede nell'ex-convento alcantarino di S. Pasquale. Qualche giorno dopo, con l'arrivo dei primi scolastici provenienti da Francavilla Fontana dove erano alloggiati, dava inizio al seminario rogazionista per la formazione dei futuri sacerdoti e religiosi. Cominciava così la presenza e l'opera del santo Fondatore e dei suoi figli, i Rogazionisti, nella città federiciana nella quale già dal 4 aprile 1909 si erano insediate l Figlie del Divino Zelo nel Monastero di San Benedetto. Sono passati cento anni durante i quali è stata scritta una grande storia d'amore, di servizio e di carità. La presenza periodica di sant'Annibale e quella ultraventennale di P. Pantaleone Palma e di numerosi altri rogazionisti pionieri di carità, conferì alla Casa di Oria un prestigio straordinario di operosità carismatica. L'impostazione delle arti e mestieri per i cosiddetti artigianelli, gli orfani più grandi, consentì di dare ai ragazzi assistiti un lavoro dignitoso ed un futuro. La Scuola Apostolica ha prodotto decine e decine di religiosi e sacerdoti rogazionisti. Il passaggio daalla tipologia dell'orfanotrofio alle case-famiglia ha imposto nuovamente l'istituto antoniano all'opinione pubblica come un punto di riferimento efficace per tutto i territorio salentino. Un bel numero di laici, associati e non, collabora attivamente nello sviluppo dell'azione carismatica rogazionista. Il Centenario, avviato lo scorso 2 febbraio, trova nella giornata del 28 settembre, la data più significativa, arricchita dalla presenza del superiore generale dei Rogazionisti, padre Giorgio Nalin impegnato nella visita canonica ad Oria.
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