A Padre Eros Borile e a Padre Giorgio Vito viene conferito il titolo di “Giusti” per l’opera svolta in Rwanda durante il genocidio del 1994.
Il Comune di Padova sta realizzando il progetto denominato "Giardino dei Giusti del
Mondo", per promuovere il rispetto dei diritti e della dignità dell'uomo, facendosi portavoce delle persone che, ascoltando la propria coscienza, si sono opposte ai genocidi o ne hanno denunciato l'aberrazione.
Il progetto prevede la celebrazione di ciascun giusto con una pianta che verrà posta a dimora nel “Giardino dei Giusti”, perché l’albero è simbolo della vita umana che va promossa, rispettata e protetta.
Padre Eros Borile e Padre Vito Giorgio diressero, nel corso del genocidio perpetrato in Rwanda nel 1994, il Centro Sant'Antonio di Nyanza (Rwanda), trasformandolo in un punto di riferimento e di ricovero per i minori in pericolo di entrambe le etnie tutsi e hutu.
In un momento di grave rischio per le loro vite, scelsero di rimanere con i perseguitati che affollavano il Centro (raggiungendo il numero di più di ottocento persone tra minori e adulti), facendo fronte all'incursioni delle fazioni in guerra e affrontando la situazione con coraggio, prudenza e saggezza, riuscendo ad assicurare non solo l'incolumità ma anche il sostentamento a tutti i rifugiati.