Nacque a Corato (Bari), il 15 novembre 1920.
Fece il suo ingresso in Congregazione a Trani (Bari) il 16 ottobre 1932. Terminati gli studi ginnasiali entrò in Noviziato il 29 marzo 1936; il 29 settembre dell’anno successivo emise la professione religiosa. Compì gli studi liceali a Trani e ad Oria, dove rimase anche per il biennio di tirocinio pratico, quindi nella Casa Madre di Messina quelli filosofici e teologici. A Messina, inoltre, emise la professione perpetua il 29 settembre 1943 e fu ordinato sacerdote il 15 luglio 1945.
In quello stesso anno intraprese gli studi di specializzazione in filosofia a Roma, conclusi col conseguimento della laurea nel 1951. Negli anni che seguirono, continuando l’esperienza già avviata ad Assisi, P. Santarella fu incaricato dell’insegnamento della filosofia e pedagogia, e a volte anche delle scienze naturali, nello studentato filosofico, seguendolo nei suoi successivi spostamenti, rispettivamente a Napoli, a Messina, a Grottaferrata e a Morlupo, fino al 1983.
All’impegno dell’insegnamento egli associò sempre con grande disponibilità l’esercizio del ministero sacerdotale, specie nell’amministrazione del sacramento della penitenza e nella direzione spirituale.
In particolare si dedicò a questo ministero e alla predicazione, dal 1983 al 1987, come cooperatore al Santuario di S. Antonio nella Casa Madre di Messina. Quindi ritornò a Roma, dapprima assegnato alla Curia, con l’incarico di curare ricerche storiche sulla Congregazione, e subito dopo alla parrocchia S. Antonio in Circonvallazione Appia, come cooperatore, dove assieme al ministero pastorale non mancò di associare il lavoro di ricerca, tracciando numerosi profili storici di confratelli defunti.
Nel 1998 per la sua salute, generalmente buona, vi fu qualche motivo di preoccupazione, per una ischemia cerebrale; gli venne applicato un pace maker ed egli lentamente sembrò riprendersi; la sera del 19 gennaio del 1999 mentre si trovava in Curia in convalescenza, dopo un recente ricovero in ospedale, e si nutrivano buone speranze per un suo pieno recupero, improvvisamente colpito da infarto si addormentò nel Signore.
Quanti lo abbiamo conosciuto conserviamo un caro ricordo delle sue qualità umane, della sua dirittura morale, della sua giovialità, mitezza e disponibilità, della esemplarità nelle virtù religiose e del suo grande amore per la Congregazione.
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