Breve riflessione
Fate attenzione che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita (Luca 21, 34)
L’Avvento è la prima tappa dell’Anno liturgico. Significa attesa del natale di Gesù. Ma si può parlare ancora di attesa? La domanda è il caso di porsela oggi che la vita è diventata una corsa. Il vangelo parla di “liberazione”, ma da che cosa? Forse dai problemi esistenziali, dalle guerre, dai disastri ambientali?
Gesù non spiega, ma avverte: “Fate attenzione che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni”. Dunque è dai vizi che dobbiamo liberarci. La lista dei mali etici in duemila anni si è allungata: droga, alcool, stress, spese futili, divertimenti insensati, dipendenza dal mondo digitale. Tutte cose che passano veloci e lasciano l’amaro in bocca, quando non danneggiano la salute.
Si vive una volta sola! E’ saggezza camminare con gli occhi aperti per non pentirsi quando è troppo tardi. Il vangelo avverte: il Signore verrà come un ladro per i rendiconto, verrà senza preavviso!
(Fonte: 1 Dicembre 2024 - I Domenica di Avvento/B - P. Vito Magno, RCI – RAI Radio Uno)
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