Grazie ad una storica Missione al popolo fatta nell’ottobre del 1981 dai Padri Passionisti del vicino Convento ai Casalotti, ma anche alla presenza in questa estrema periferia di Roma Nord di tante famiglie di origine abruzzese, che il Corpus Domini alla Massimina ha conosciuto San Gabriele dell’Addolorata, Patrono della Gioventù italiana e lo ha scelto a Compatrono della propria Parrocchia. L’evento viene ricordato con una lapide ricordo: “S. Missione Padri Passionisti 3 – 25 Ottobre 1981. Ricordati di santificare le Feste.- il Logo dei Passionisti - Gesù mio, misericordia”. Il cippo è sormontato da una Croce in ferro, collocato in Via del Casale Lumbroso, al confine di un possedimento parrocchiale dove sorge l’A.S. Scuola Calcio Massimina, comunemente chiamato: “Oratorio S. Gabriele”, all’altezza del capolinea del Bus 906.
La festa liturgica del Santo ricorre il 27 febbraio, ma quella esterna di solito viene celebrata la Domenica successiva. Quest’anno è stata anticipata a Domenica 24 febbraio per la concomitanza dell’ultima di carnevale, Domenica 3 marzo, onde evitare di confondere il sacro e il profano per le iniziative varie che si fanno negli ultimi giorni di carnevale nella comunità parrocchiale.
La Festa è stata preceduta da un triduo di preghiera e di preparazione, condotta da P. Giuseppe Ciutti, rogazionista e conterraneo del Santo, il quale ha tratteggiato i vari aspetti della santità di questo giovane religioso passionista, amante della vita e innamorato di Gesù e di sua madre Maria.
Domenica 24 febbraio, in uno splendente pomeriggio di sole, anche se particolarmente gelido, si è svolta una composta Processione, animata con la preghiera e allietata da brani di musica sacra di un complesso bandistico, con la statua del Santo portato da quattro giovani fino al Centro Sportivo in Via del Casale Lumbroso dove il parroco P. Giuseppe Egizio ha affidato i ragazzi e i giovani all’intercessione e all’imitazione sulla scia del luminoso esempio di San Grabriele.
In Chiesa, al rientro dalla Processione, è seguito la recita dei Vespri Solenni e la S. Messa durante la quale,all’omelia, il celebrante P. Ciutti ha tratteggiato la nota caratteristica del Santo, quella della gioia cristiana, riportando testualmente le parole del suo padre Spirituale, anch’esso morto in concetto di santità. “Il mio Gabriele – dirà Padre Norberto – aveva un carattere molto vivace, soave, insinuante e insieme molto risoluto. Aveva un cuore sensibilissimo, pieno di affetto, un modo di fare sommamente attraente, piacevole, naturalmente gentile. Era gioviale, festoso, di parola pronta, arguta, facile, pieno di grazia. Riuniva tante doti che difficilmente si possono trovare tutte insieme in una sola persona. Nessuna meraviglia che si guadagnasse la benevolenza di tutti. Gabriele era veramente bello nell’anima e nel corpo”. San Gabriele, prega per noi!
P. Spallone Renato rcj