Buon Natale e Felice Anno Nuovo 2022

“Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria,
essendo promessa sposa di Giuseppe,
prima che andassero a vivere insieme
si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto
 e non voleva accusarla pubblicamente,
pensò di ripudiarla in segreto
Mentre però stava considerando queste cose,
ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore
e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide,
non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti, il bambino che è generato in lei
viene dallo Spirito Santo; ²¹ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù:
egli, infatti, salverà il suo popolo dai suoi peccati". (Mt 1, 18-21).

Ai Rogazionisti

Alla Famiglia del Rogate

Carissimi,

            Il mio augurio di un Santo Natale e di un sereno Anno 2022 lo inoltro nel giorno della solennità della Immacolata Concezione, quando concludiamo lo Speciale Anno di San Giuseppe. Siamo invitati a entrare nel mistero del Natale, guidati da Maria e Giuseppe, dalla loro grande fede, che è adorazione e accoglienza della divina Volontà.

            Papa Francesco, nella Lettera Apostolica Patris Corde, chiama San Giuseppe Padre nell’accoglienza. Egli scrive: Giuseppe accoglie Maria senza mettere condizioni preventive. La vita spirituale che Giuseppe ci mostra non è una via che spiega, ma una via che accoglie. (…) Solo a partire da questa accoglienza, da questa riconciliazione, si può anche intuire una storia più grande, un significato più profondo (n. 4).

            Gesù, che viene in mezzo a noi, si attende di essere accolto, con l’amore dei suoi santi genitori, Maria e Giuseppe. Egli, nello stesso tempo, si attende da noi che lo accogliamo nei bisognosi, negli ultimi, come ci ricorderà nel nostro ultimo giorno terreno, quando sarà Egli ad accoglierci nella vita eterna (cfr. Mt 25, 31-46).

            Da due anni, ormai, siamo provati dalla pandemia. Abbiamo sperimentato la protezione del Signore, ma anche la malattia in alcuni di noi e la privazione di un confratello. Abbiamo vissuto situazioni a volte contrastanti. Le limitazioni nei movimenti in alcuni casi ci hanno consentito di vivere in un maggiore raccoglimento, in altri hanno causato una certa chiusura personale. Abbiamo provato delle privazioni ma, nello stesso tempo, abbiamo allargato il nostro cuore, a volte anche esponendoci al rischio del contagio, ai bisogni spirituali e materiali dei fratelli e delle sorelle.

Personalmente, ho avvertito un particolare disagio per non aver potuto completare la prima visita alla Congregazione e poi compiere la seconda. Nondimeno abbiamo sperimentato la nostra vicinanza e disbrigato tanti nostri impegni, utilizzando la rete Internet. Vi esorto, per il tempo che dovremo ancora affrontare questa prova, a vivere nella vigilanza per evitare il contagio, e a continuare ad essere operatori di bene.

In questo nostro cammino siamo guidati dallo Spirito attraverso la Chiesa. Papa Francesco non lascia occasione per ricordarci che le situazioni di crisi che affrontiamo oggi, quali l’inquinamento, il dissesto ambientale, il dramma dell’immigrazione, sono conseguenze di una convivenza universale distorta, e che la soluzione dobbiamo cercarla nella riscoperta di un sano umanesimo, illuminato dalla fede.

 Egli nella Lettera Enciclica Fratelli Tutti sulla Fraternità e l’Amicizia Sociale, ha richiamato la  nostra attenzione al principio della sussidiarietà, che garantisce la partecipazione e l’azione delle comunità e organizzazioni di livello minore (n. 175) e che è inseparabile dal principio di solidarietà (n. 187). Compiendo un passo ulteriore in questo cammino, il 24 aprile 2021, il Papa ha indetto il Sinodo dei Vescovi 2021-2023 per una Chiesa sinodale – comunione – partecipazione – missione. Dunque, con la Chiesa, siamo tutti chiamati a riflettere, a interrogarci e a pregare sulla sinodalità, nella nostra visione personale, nella vita delle nostre Comunità, nel nostro apostolato, nelle nostre Circoscrizioni e nella stessa Congregazione.

Il nostro 13° Capitolo Generale, ormai prossimo, vuol essere una espressione di sinodalità. Insieme intendiamo riflettere e confrontarci sul tema particolare La vita religiosa rogazionista oggi: unità, coordinamento, condivisione, e programmare un coerente cammino di rinnovamento. Intanto, sono stati definiti i Lineamenta e consegnati alla commissione precapitolare, la quale elaborerà l’Instrumentum laboris e a febbraio prossimo provvederà a inoltrarlo ai singoli Capitolari.

Nella lettera di indizione del Capitolo (5.07.2021, prot. n. 176/21) è stata invitata ogni Comunità a celebrare mensilmente una santa Messa per impetrare le grazie necessarie per la buona riuscita del Capitolo. In questo cammino di preparazione, che interpella tutta la Congregazione, la Commissione precapitolare invierà alle Comunità un sussidio con il quale, nei mesi di aprile, maggio e giugno, nella giornata in cui si celebra la suddetta santa Messa, saremo aiutati a riflettere e pregare insieme per il buon esito del Capitolo.

Vogliamo camminare insieme, nella sinodalità, attingendo al fondamento che ci indica il nostro santo Fondatore, mentre ci prepariamo, il prossimo 16 maggio 2022, a fare memoria del 125° anniversario di fondazione della nostra Congregazione.

In alcuni brevi Appunti di un regolamento per la Congregazione Rogandina (21.10.1900), Padre Annibale ci dice che lo Spirito dell’Istituto è “Lo Zelo degl’interessi del Cuore Santissimo di Gesù, quindi Divina Gloria, salute delle anime, bene della Chiesa, consolazione e sollievo e bene di tutta l’Umanità. Abbracciare col desiderio il maggior bene di tutti, spirituale e temporale, ed eterno come il nostro”.[1]

Il nostro Fondatore, sant’Annibale Maria Di Francia, impetri per tutti noi questo spirito di sinodalità per un Buon Natale e Felice Nuovo anno 2022.

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P. Bruno Rampazzo, R.C.J.

Superiore Generale