RIVISTA DI ANIMAZIONE VOCAZIONALE -
potere della umiltà
“Nella pedagogia contemporanea la parola umiltà è diventata rara, quando non completamente assente”. Lo scrive il pedagogista Mario Pollo sul numero di novembre della rivista “Rogate ergo”. Eppure l’umiltà, come atteggiamento improntato alla consapevolezza dei propri limiti e come sentimento fondamentale per la conoscenza di sé, è una vera e propria qualità dell’essere, una risorsa di salute mentale capace di rilanciare le potenzialità dell’esistenza. “Umiltà è diventare se stessi” scrive Paola Bignardi, denunciando come in una società dove vale l’affermazione di sé e il fare carriera, l’umiltà è camminare sul crinale tra la svalutazione di sé e l’assolutizzazione di sé. Da qui l’esigenza di un’educazione che insegni a camminare verso Dio e agli altri. “L’umiltà è la chiave dell’amore –scrive don David Gomez Valdes- non ama chi non si fa veramente piccolo, chi non si mette all’ultimo posto per servire”. Lo spiritualista Padre Antonio Gentili invita a seguire la strada tacciata dai grandi maestri spirituali, come san Benedetto e san Bernardo, che ritenevano l’umiltà sinonimo di libertà interiore e -a dispetto della sua natura- una vera superiorità morale. Per essi il potere degli umili sta nel percepire la grandezza della vita. L’umile vive in attitudine di apertura e di consenso, conosce l’arte di saper perdere, non giudica, non etichetta, è capace di sorridere di se stesso, è libero senza discriminazioni, sa perdonare fino a dimenticarsi del male ricevuto. In vista poi del Natale la professoressa Stella Morra, dell’Università Gregoriana riflette sull’incarnazione del Verbo, che “ non si è schernito o non ha avuto bassa opinione di sé, ma invece ha colto l’humilitas di prendere la nostra carne”.
Firmano le pagine di questo numero: Domenico Sigalini, Vito Magno, Giosy Cento, Giuseppe De Virgilio,
Stella Morra, Mario Pollo, Paola Bignardi, David Gòmez Valdés, Antonio Gentili, Luigi