Nacque ad Atripalda (Av) il 25 febbraio 1913.
Dal parroco Lega in Napoli, che lo vide distinguersi nella pietà, fu affidato al Padre Fondatore, che, tentò di farlo ammettere in Oria, ma poi lo condusse a Messina il 31 maggio 1925. Ivi completò il corso elementare (aveva fatto solo la seconda) e riuscì bene anche in quello ginnasiale.
Mostrando segni di vera pietà e vocazione, fu ammesso al noviziato
come studente l’8 dicembre 1931 ad Oria, sotto la guida del P. Santoro, assumendo, come nome di Religione, quello di Fratello Saverio di Maria Immacolata.
Insieme agli altri seguì P. Santoro nella fondazione della Casa di Trani, dove emise la prima professione religiosa il 27 febbraio 1933.
Fece tutti gli studi di liceo, filosofia e teologia a Messina e vi fu ordinato Sacerdote il 14 luglio 1940.
Laureato in lingue e letterature moderne e fornito dell'abilitazione statale, esercitò l’insegnamento in varie nostre Case.
Fu zelante nel ministero sacerdotale, che svolse come Confessore e Collaboratore un po’ dovunque, come Parroco a S. Demetrio nei Vestini (L'Aquila) e poi, sino alla morte, come Cooperatore nel nostro Santuario di Messina.
Da alcuni anni soffriva ad una gamba di una malattia molto rara,
detta « Morbo di Kaposì », una specie di cancro della pelle, che gli era diventata spessa e dura come il cuoio. Nonostante le cure specialistiche,
alle quali si sottoponeva con metodicità ammirevole, il male gli distrusse man mano tutti i globuli rossi del sangue e lo portò alla fine.
I Confratelli e lo stesso medico curante attestano che mai udirono dalla sua bocca una espressione di lamento o che accennasse di sentirsi male.
II Signore se lo chiamò al premio eterno la mattina del 16 febbraio
1982.
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