Si è chiusa venerdì, 28 novembre 2008, nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Lateranense, l’inchiesta diocesana sula vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio Alessio Benigar, sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori, morto a Roma 20 anni fa. A presiedere la cerimonia, davanti al postulatore padre Luca De Rosa e a una numerosa rappresentanza della Provincia francescana croata, il giudice delegato del Tribunale diocesano, monsignor Gianfranco Bella. Ripercorrendone le tappe fondamentali della vita terrena, il sacerdote lo ha definito “singolare testimone del Vangelo delle Beatitudini, fervente apostolo interra cinese, nonché maestro di vita spirituale nei lunghissimi anni della sua permanenza a Roma”. Fu una vita pastorale intensa quella del Servo di Dio Benigar. Nato a Zagabria il 28 gennaio 1893 e morto il 1° novembre del 1988, solennità di Tutti i Santi, fu compagno di studi del cardinale Luigi Stepinác, futuro martiree Beato e allievo del Venerabile padre Vendelino Vosnjk. Gli anni della formazione li trascorse nella Provincia francescana croata, dove fu ordinato sacerdote il 10 giugno 1915, e a Roma. Nel 1929, in obbedienza al ministro generale dell’ordine, padre Benigar partì missionario in Cina. Vi rimase fino al 1954 quando, a seguito di un decreto di espulsione del governo cinese, fu inviato di nuovo a Roma. Qui, fino alla morte, fu padre spirituale degli studenti francescani all’Antonianum, confessore a Sant’Antonio in via Merulana, nella basilica Lateranense e in molte comunità di vita consacrata, fra le quali anche il nostro studentato di Grottaferrata.