Sant’Annibale - Scritti, vol. VI, Regolamenti, p. 345 ss..
Una grande importanza si è data sempre da trentaquattro anni finora (siamo oggi al dì 22 Febbraio del 1921), cioè dal Gennaio del 1888; e tale importanza non deve mai scemare. Si appoggia tutto il valore di questa Supplica su quelle divine promesse fatte da Nostro Signore Gesù Cristo, registrate nei santi Vangeli che qui riferiamo.
Disse Nostro Signore ai suoi Apostoli e ai suoi Discepoli, e in persona di loro ai cristiani suoi veri seguaci sino alla fine del mondo: «In verità, in verità vi dico: tutto ciò che domanderete al Padre mio nel nome mio, ve lo darà». E altra volta: «In verità, in verità vi dico: tutto ciò che domanderete al Padre in mio nome, io lo farò». Disse pure altra volta: «Finora avete domandato e non avete ottenuto, perché non avete domandato nel mio Nome; domandate nel mio Nome e otterrete» [Gv 16, 23; 14, 13; 16, 24; 15, 16].
Non aver Fede in queste divine promesse è un negare Fede alla Divinità stessa di Gesù Cristo. Pregare nel Nome di nostro Signore vuol dire domandare le grazie per i meriti di Nostro Signore Gesù Cristo, vuol dire appoggiarsi ai suoi divini meriti che tutto possono ottenerci dall’Eterno suo Padre. Pregando nel Nome di Gesù, noi ci uniamo alle preghiere stesse di Nostro Signore quando pregava nel tempo della sua vita mortale con preghiere perfettissime che il suo Eterno Genitore non poteva in modo alcuno rigettare; e tuttora, chiuso nei santi tabernacoli riproduce tutte le sue divine preghiere all’Eterno Padre, e
a queste noi ci uniamo quando preghiamo nel Nome di Gesù, con una ferma fiducia che nulla ci potrà negare l’Eterno Padre, avendone impegnata la sua parola Gesù Cristo stesso. Se così dobbiamo pregare in ogni tempo affinché la nostra preghiera sia efficace, molto più dobbiamo ciò fare nel giorno dedicato al Nome Santissimo di Gesù. Le festività di questo Santissimo Nome accadono due volte. La prima è nel primo giorno dell’anno in cui si celebra la Circoncisione di Nostro Signore in cui gli fu posto il dolcissimo Nome di Gesù. La seconda [proprio nel Nome di Gesù] è nella [terza] Domenica di Gennaio [seconda domenica dopo l'Epifania].
Per questa ragione, tutto il mese di Gennaio si suole consacrare ad onore di questo Santissimo Nome che è sopra d’ogni nome, nel quale soltanto possiamo avere salvezza, innanzi al quale si prostrano il Cielo, la Terra e l’Inferno. Nei nostri Istituti questa bella e salutare devozione è tra le primarie. Si fa la lettura [del libretto] del Santissimo Nome* ogni giorno nel tempo della santa Messa, si recita la Litania del Nome Santissimo di Gesù, e si cantano, dopo la santa benedizione [Eucaristica], le strofette del Santissimo Nome di Gesù. Il giorno 22 Gennaio si comincia in tutte le nostre Case la solenne Novena ad onore del Santissimo Nome, con l’Esposizione del Santissimo Sacramento durante la santa Messa, e con predica, dove si può.
Il giorno 31, che sarebbe il decimo dopo la Santa Novena, si celebra la festività del Santissimo Nome di Gesù; e per speciale concessione della Santa Sede, quel giorno, nelle nostre Case, si possono celebrare due sante Messe proprie del Santissimo Nome, una letta ed una cantata. Nel tempo della Novena e nel giorno della detta festa,
la Litania del Santissimo Nome deve recitarla il sacerdote Celebrante prima della benedizione [eucaristica], innanzi al Santissimo Sacramento. Quel giorno si deve presentare all’Eterno Divin Genitore, in tutte le Case, una Supplica specialissima quale è stata in uso nelle nostre Comunità da trentaquattro anni, fino al presente anno
1921. Tale Supplica deve prepararsi convenientemente entro il mese di Gennaio, e deve contenere trentaquattro petizioni o domande riguardanti tutto ciò che di meglio si può domandare di beni spirituali all’Eterno Genitore nel Nome Santissimo di Gesù, per noi stesse, per le nostre Case, anche beni temporali in ordine alla santificazione e all’incremento nel Signore delle nostre Comunità maschili e femminili.
Del come debbano essere formate queste Suppliche annue, restano per modello tante di queste Suppliche antecedenti, specialmente quelle in stampa. Nelle quali si noti attentamente che in ogni petizione si deve premettere un cenno di affettuoso ringraziamento delle grazie già ottenute, in conformità al precetto dell’Apostolo Paolo: «Le vostre preghiere si presentino innanzi a Dio con rendimenti di grazie» [Fil 4, 6]. Intendano bene le Figlie del divino Zelo del Cuore di Gesù che questa grande devozione al santissimo adorabilissimo Nome di Gesù, deve essere sempre in vigore e fervore nei
nostri Istituti, con la consacrazione di tutto il mese, con la solenne Novena, con la festività del 31 Gennaio, e con la presentazione della Supplica contenente le trentaquattro domande o petizioni sul modello delle Suppliche antecedenti composte dal Padre Direttore della nostra Pia Opera degl’interessi del Cuore di Gesù [cfr. Fil 2, 21].