Roma, 13 aprile 2025 Domenica delle Palme
“Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C’erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelota e Giuda di Giacomo. Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e i fratelli di lui. (At 1, 12-14)
Cristo, nostra Pasqua, è Risorto!
Ai Rogazionisti
Alla Famiglia del Rogate
Carissimi,
il mio augurio di Pasqua quest’anno vi giunge con l’immagine di Maria circondata dagli Apostoli, in preghiera mentre insieme accolgono lo Spirito Santo. La Pentecoste è il compimento della Pasqua e l’espressione della realtà della nostra salvezza, che si è compiuta nella morte e risurrezione del Signore Gesù, nella comunione con il Padre e il suo Spirito e nella comunione fra noi fratelli e sorelle.
In questo Anno Giubilare siamo chiamati, come ci ricorda Papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo, a ritornare alle sorgenti della salvezza come Pellegrini di Speranza.
Il Santo Padre non ignora la realtà in cui siamo immersi, con le sue contraddizioni per cui ci dice che “se il nostro cuore nutre la speranza, come desiderio e attesa del bene, la nostra mente è consapevole della imprevedibilità del futuro, per cui si alternano in noi fiducia e timore, serenità e sconforto, certezza e dubbio”.
Anche nel nostro piccolo, come Famiglia del Rogate, se da una parte dobbiamo lodare e benedire il Signore per i doni che elargisce ogni giorno su di noi, da un’altra ci dibattiamo fra difficoltà, problemi e contraddizioni, per i quali a volte sembra vacillare la speranza.
La ragione nella quale siamo chiamati a rimanere saldi “non delude”. Ciò è possibile e reale, perché essa è fondata sulla passione, morte e risurrezione del Signore nostro Gesù Cristo che ci ha riconciliato con il Padre e fra noi, nella comunione con il suo Santo Spirito.
Mentre ricordiamo i doni ricevuti dal Signore, fra i tanti, il nostro pensiero va al dono della nomina episcopale che Papa Francesco ha fatto a P. René Ramirez, che è stato consacrato vescovo lo scorso 1° febbraio, e a P. Herman Abcede, che sarà consacrato vescovo il prossimo 1° maggio. Ricordiamoli nella nostra preghiera.
Un altro dono che il Signore ci sta concedendo è la visita che sto compiendo alle Circoscrizioni, giunta nella sua fase conclusiva. In dicembre è programmata la visita alla Delegazione Nostra Signora di Guadalupe, in coincidenza con l’assemblea della Delegazione.
In questi nostri incontri, che ci hanno dato l’opportunità di compiere insieme un’azione di verifica e discernimento, abbiamo ritrovato concretamente, ciò che già accennavo, ossia le grazie del Signore e le nostre varie criticità. Su di una desidero richiamare la vostra attenzione: la comunione fraterna, che nasce dal nostro stare insieme con il Signore, dalla nostra reciproca accoglienza e misericordia, dalla capacità di collaborazione. Ritengo che lì vi sia la misura dei nostri problemi e, nello stesso tempo, la chiave delle soluzioni.
Congiuntamente alla mia, visita si è compiuta la visita del Vicario Generale, P. Jose Maria Ezpeleta, per l’apta consultatio nella Quasi Provincia San Giuseppe e nella Quasi Provincia San Tommaso, per il rinnovo dei Governi delle Circoscrizioni. Vogliamo accompagnare con la nostra vicinanza e preghiera questi momenti di crescita delle due Circoscrizioni e auspicare che i Governi che saranno chiamati ad animarle e guidarle siano sostenuti dalla partecipazione delle Comunità e dei singoli confratelli.
Un particolare impegno abbiamo affrontato in questi ultimi anni nella preparazione e accompagnamento del cammino verso la unificazione delle due Province Italiane, che si concretizzerà con il Capitolo della unificazione, il 3 luglio 2025, nel Centro di Spiritualità di Morlupo. Si sono succeduti diversi incontri negli ultimi anni, durante i quali sono state evidenziate da una parte le criticità che hanno portato alla scelta della unificazione, e dall’altra hanno favorito un primo discernimento per possibili risposte. Il Capitolo non potrà costituire la fine dei problemi, ma dovrebbe rappresentare un rinnovato impegno per una ripresa con la partecipazione di tutti e, ancora una volta, un segno di speranza.
Carissimi, nel cammino che stiamo compiendo verso il Centenario del beato transito del nostro santo Fondatore (2027), si stanno organizzando diverse iniziative che intendono promuovere nelle nostre Comunità, nella Famiglia del Rogate e nei contesti ecclesiali nei quali siamo inseriti, la conoscenza e la devozione di Sant’Annibale e, in tal modo, del carisma del Rogate. Vi esorto a cogliere queste occasioni con un’attiva partecipazione, perché insieme si possa crescere, per il nostro bene e il bene della Chiesa.
Una recente iniziativa è l’istituzione della Giornata Vocazionale Rogazionista. Essa, mentre risponde al bisogno particolare che abbiamo, nelle nostre Circoscrizioni, di numerose e sante vocazioni, volge uno sguardo alla Chiesa universale che è chiamata rispondere sempre con maggiore fede all’invito di Gesù: Rogate, ergo. Disponiamoci a vivere nel modo migliore, ispirandoci a Padre Annibale, la 62ª Giornata di Preghiera per le Vocazioni, il prossimo 11 maggio. Viviamo questo appuntamento, e la sua preparazione, da ferventi Rogazionisti.
Affido questi miei auguri all’intercessione della Santissima Vergine, sposa dello Spirito Santo, e di San Giuseppe, di sant’Annibale e dei nostri Santi Protettori, mentre saluto tutti con affetto nel Signore.
P. Bruno Rampazzo, R.C.J.
Sup. Gen.
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