I bambini e le mamme di “Wihogora” sono lieti di porgervi i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno 2022
Nyanza, 18 dicembre 2021 - Fra qualche giorno sarà Natale. Natale, la festa dei bambini. Perché nel Natale Dio nasce bambino. Quel bambino che Maria, sua Madre, prende tra le braccia e poi lo accarezza, lo bacia. Come fanno le mamme con i loro piccoli.
“E’ nato per noi un bambino, ci è stato donato un figlio”. In Gesù, Dio si è fatto bambino, figlio e dono. Il Natale illumina di luce nuova la presenza di ogni bambino sulla terra, perché Gesù Bambino fa sì che tutti i bambini siano immagine viva di Dio. Eppure anche oggi, come al tempo di Gesù, bambini innocenti soffrono e muoiono. Vedere morire un bambino è una grande tragedia, è la sconfitta della nostra umanità. Il mondo degli adulti dovrebbe fare di più, molto di più, per offrire ad ogni bambino una speranza di vita.
Viviamo tempi difficili. Anche in Ruanda il Covid ha peggiorato le condizioni di vita della gente, ha aggravato i problemi di povertà e di marginalità sociale. Nonostante questo, il progetto “Wihogora! La casa del sorriso!” è andato avanti anche nel 2021: offriamo la copertura sanitaria a quasi 800 persone, soprattutto bambini piccoli; sosteniamo la scuola dell’infanzia di più di 300 alunni e la scuola secondaria di 76 ragazze; quasi 200 ragazze madri in questi sei anni hanno frequentato i corsi di formazione professionale e sono state avviate ad una attività lavorativa… Diverse hanno frequentato corsi di alfabetizzazione, di microcredito, sedute di counselling… Abbiamo costruito una decina di casette per chi non aveva un’abitazione e pensiamo di avviare un progetto importante per la prevenzione della gravidanza adolescenziale, un fenomeno che in Ruanda va assumendo proporzioni allarmanti…
Ringraziamo quanti credono nella bontà di quello che facciamo e con generosità continuano a sostenerci. A tutti vada il nostro sentito ringraziamento.
A nome delle giovani mamme di “Wihogora” e dei nostri bimbi, vi diciamo con affetto e riconoscenza “Murakoze!” che nella nostra lingua ruandese vuol dire
Beatrice e le Missionarie Rogazioniste