Sant’Angelo d’Ischia, 6 -12 Settembre 2019 - Con la S. Messa nella Festa del Nome SS. di Maria nella parrocchiale di Sant’Angelo d’Ischia si è concluso il breve percorso: "Alla Scuola dei Padri", iniziato il giorno 6 settembre, per un piccolo gruppo di Confratelli rogazionisti, ospiti come sempre della Casa Rosa Terme. La settimana è riuscita molto bene nelle finalità proposte quale tempo (spazio) per la piena distensione dell’anima e del corpo nella splendida cornice di bellezze naturali di questo angolo di mondo, grazie anche al "facilitatore" P. Gaetano che ha animato gli incontri.
Del resto, per nulla affatto condizionati dal pur piccolo numero di partecipanti, in tutto otto compreso un diocesano don Gaetano di Acerenza, anzi alla luce del tema trattato, abbiamo avuto la percezione di essere stati ricompensati dalla compagnia dei numerosi Padri della Chiesa: Agostino di Ippona, Giovanni Crisostomo, Girolamo, Ippolito, Atanasio, Ambrogio di Milano, Basilio di Cesarea, Beda il Venerabile, Efrem, Cipriano di Cartagine, Cirillo di Alessandria, Gregorio di Nissa, Origene, Pietro Crisologo, Leone Magno, Massimo di Torino, Bernardo di Clairvaux, etc….
Nei nostri incontri/lezioni che si svolgevano nelle prime ore della mattinata per avere poi tutto il resto della giornata a disposizione alla personale e libera organizzazione della stessa, è stato dato grande spazio alla lettura di numerosi brani “antologici”, tratti dagli scritti di ventitré tra Padri della Chiesa e Scrittori cristiani, il tutto per conoscere e capire il pensiero cristiano dei primi secoli del Cristianesimo, frutto della meditazione e predicazione dei Padri della Chiesa.
Alla luce di alcune premesse poste nella prima scheda, come per esempio la domanda: perché i Padri hanno scritto tanto? Il relatore ha cercato di rispondere suddividendole secondo uno schema: I Requisiti per l’Annuncio (il discepolato: per essere un buon maestro è necessario essere un buon discepolo); il Contenuto della fede e l’aspetto salvifico; la Salvaguardia della fede (dove viene enfatizzato il “sensus Ecclesiae” ) e infine, i Benefici della fede.
Questo singolare “incontro coi Padri” ha confermato la convinzione che la Loro lettura, oltre ad aprici ai grandi temi della Teologia, è come affacciarsi ad un grande orizzonte e che quando più lo si guarda, si scorge ancora sempre più vasto dello stesso; vedi la Spiritualità, la Liturgia, la Pastorale, la Formazione, etc…che, come in una bella composizione musicale, i Padri della Chiesa hanno dato il “LA” per la Teologia stessa e la Liturgia celebrata.
In conclusione, mi fa piacere ricordare che la Congregazione per l’Educazione Cattolica dei Seminari nell’Istruzione sullo Studio dei Padri della Chiesa nella Formazione Sacerdotale (1989), dopo l’invito a coltivare più intensamente la Patristica nei Seminari e nelle Facoltà teologiche, al n. 2 si legge testualmente: “ La rivisitazione delle varie tappe della storia della teologia rivela che mai la riflessione teologica ha rinunciato alla presenza rassicurante ed orientatrice dei Padri. Al contrario, essa ha sempre avuto la viva coscienza che nei Padri vi è qualcosa di singolare, di irripetibile e di perennemente valido, che continua a vivere e resiste alla fugacità del tempo”.
Nel nostro piccolo tutto questo possiamo asserire di aver sperimentato in questi giorni e la Chiesa ancora vive oggi, grazie al Suo Fondatore e ai suoi primi “costruttori” che sono i Padri della Chiesa e gli scrittori cristiani che abbiamo conosciuto un pò di più.
P. Spallone Renato rcj
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