Il Santo Padre, Papa Francesco, nella Lettera Apostolica Patris Corde per lo Speciale Anno di San Giuseppe, ci ricorda: In ogni manuale di preghiere si trova qualche orazione a San Giuseppe. Particolari invocazioni gli vengono rivolte tutti i mercoledì e specialmente durante l’intero mese di marzo, tradizionalmente a lui dedicato.
P. Tusino, nell’Anima del Padre, ci ricorda l’importanza che ha nella nostra Congregazione la Solennità di San Giuseppe:
Abbiamo rilevato avanti come il Padre aveva messo le sue comunità religiose sotto la particolare protezione di S. Giuseppe, patrono della vita interiore. Usava perciò fare le vestizioni e professioni nelle feste del Santo: 18 o 19 marzo per le Figlie del Divino Zelo, e per i Rogazionisti nella festa del Patrocinio, che allora si celebrava di I classe (sollemnitas) con ottava il terzo mercoledì dopo Pasqua, con facoltà di trasportarla alla
terza domenica.
In tali occasioni il Padre interveniva sempre con la sua parola calda, suadente, ad infervorare gli animi e far gustare la felicità di essere tutti del Signore nella nostra comunità, tanto modesta nei suoi mezzi e nei suoi sviluppi, ma tanto prediletta
da Dio, che le aveva affidato il suo divino Rogate. (pag. 876)
Da qui, la disposizione delle nostre Norme: “Secondo la tradizione introdotta dal Fondatore, in occasione della solennità di San Giuseppe, rinnoviamo comunitariamente la professione religiosa per devozione”. (Art. 18)
Leggiamo, ancora, dall’Antologia Rogazionista:
Questa minima Congregazione è posta sotto la speciale protezione di S. Giuseppe, che tutti i Congregati onoreranno ed ameranno come sposo di Maria Vergine e Padre vergine del Figliuolo di Dio. Essi faranno le loro vestizioni e le professioni nella festa del Patrocinio di San Giuseppe17 (C.R.).
Io non dubito che la SS. Vergine, per darvi un gran mezzo di santificazione e di incremento, abbia disposto che il suo santissimo e vergine Sposo S. Giuseppe sia il vostro parti-colare protettore, e sotto i suoi auspici facciate annualmente le vostre vestizioni e rinnovazioni di voti e professioni. Oh, quanto è bello e potente per voi questa speciale protezione del gran Patriarca! Egli è che ha guardato e custodito questo piccolo germe, quest’umile Isti-tuto in mezzo a tante fortunose vicende che lo hanno sbattuto come un fiorellino in mezzo ai vortici d’impetuoso uragano, e ne hanno minacciato perfìno l’esistenza! Egli è che ha attirato qui le anime, che ha formato le vocazioni
e che vi ha provveduto per l’anima e pel corpo, coi mezzi spirituali e materiali. Egli è, io non ne dubito, che ha schiuso a voi e ai nostri orfanotrofì una nuova era di provvidenza e di pubblico incremento, mediante l’intervento delle grazie e dei miracoli del gran taumaturgo di Padova, al quale tanto siamo obbligati! Ah, sia per voi il gran Patriarca S. Giuseppe il mo-dello della virtù interiore, dell’amore di Gesù e di Maria, e di ogni più eletta virtù! (Discorso San Giuseppe 1908). (pag. 247)
Rivolgiamo gli auguri più cari al nostro Vicario Generale, P. Josè Maria Ezpeleta e a quanti portano il nome di Giuseppe. P. Jose Maria, assieme a Don Giuseppe De Virgilio, biblista, gradito ospite della Curia, hanno concelebrato nel giorno onomastico, Ancora tanti cari auguri.
17 Ai tempi del Padre si celebrava il terzo mercoledì dopo Pasqua, di I classe e con ottava. Pio XII la sostituì con la festa di S. Giuseppe lavoratore il 1 maggio.