"S. Annibale nutrì una speciale devozione alle Pene intime del Cuore di Gesù. Nel 1890 compose alcuni versi dal titolo Le pene intime del Cuore di Gesù, strofe per la settimana santa, da potersi cantare anche nel triduo di carnevale. Furono pubblicate dal giornale messinese "La Luce" e così commentate: «È pio costume della Chiesa nei giorni di carnevale invitare i fedeli ad un atto di riparazione per gli oltraggi che si fanno al Signore. Il Reverendissimo Canonico Di Francia ha composto alcune strofe da cantarsi in chiesa in onore dell’oltraggiato Cuore di Gesù Cristo. Preghiamo i fedeli a volersi avvalere di questo slancio poetico di un cuore tutto pieno di Gesù, e recitarle sempre, come sempre è dagli empi trafitto il divin Cuore del Redentore» (15 febbraio 1890). A corredo di queste strofe il 1906 o 1907 P. Pantaleone Palma scrisse alcune preghiere che si recitavano negli istituti di S. Annibale. Contrariamente a quanto affermato da P. Tusino, le strofe non furono musicate dal maestro napoletano Enrico Sarria per il semplice fatto che il musicista era morto il 29 gennaio 1883, tre anni prima che S. Annibale le componesse. In questo ultimo giorno di Carnevale, siamo lieti di condividerle". (P. Angelo Sardone)
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