E’ stato un anno di grazia e di gratitudine per la famiglia rogazionista messinese quello che si è concluso alla Basilica Santuario di S. Antonio che ha visto festeggiare il suo centesimo anno dalla fondazione. Segno concreto di ricostruzione materiale e spirituale alla luce della carità che Padre Annibale portò avanti nella sua lunga e significativa opera di evangelizzazione.
A inaugurare il Giubileo lo scorso anno con il rito dell’ apertura della porta Santa il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Adesso tre sono stati gli appuntamenti per la chiusura.
Venerdì 22 è stato presentato il libro di Annamaria Ternullo dedicato a “Padre Giuseppe Marrazzo, un piccolo del Regno. Tra storia e memoria”, con la presenza dei religiosi P. Bruno Rampazzo (superiore dei rogazionisti), P. Angelo Sardone (consigliere provinciale) e P. Sandro Perrone (superiore della provincia Centro Sud) con Aldo Baglio (docente di storia contemporanea all’ Università di Messina) e Giuseppina Gazzara (già presidente dell’ Associazione Amici di Padre Marrazzo).
Sabato 23 dopo la Santa Messa vespertina un concerto curato dal Conservatorio della città “Arcangelo Corelli” ad esibirsi il Coro da Camera diretto dal maestro Michele Amoroso, accompagnato dalla chitarre di Katia Mirabile e Alessandro Scaccianoce con il quartetto “Sicily Sax Quarter”
Infine domenica 24 la solenne concelebrazione di chiusura, nella Domenica in Albis della Divina Misericordia, presieduta da P. Bruno Rampazzo e concelebrata dai sacerdoti rogazionisti della città di Messina.