Giornata Mondiale del Sordo – 28 settembre 2025

                                                                       Roma, 14 settembre 2025

Festa della Esaltazione della Santa Croce

Prot. n. 230/2025                                                            

                                                                        Ai Rogazionisti

                                                            e p.c.   Alla Famiglia del Rogate

Carissimi Confratelli,

 

                                    a motivo del tema di questa lettera circolare, questo mio saluto è indirizzato in particolare ai nuovi Rogazionisti, già membri della Piccola Missione per i Sordomuti (PMS), che dal 25 dicembre 2023, Natale del Signore, per disposizione della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (CIVCSVA), e per loro libera scelta, sono divenuti membri effettivi della Congregazione dei Rogazionisti.

            Ad essi, da parte di tutti noi, il lieto, affettuoso e fraterno benvenuto! Desidero cogliere questa occasione per presentare questa fusione alla Famiglia del Rogate.

            Vi è stata l’idea di fare ciò dopo il decreto della CIVCSVA ma ho preferito compierlo dopo la definizione di ogni aspetto giuridico, con il decreto del Ministro dell’Interno e in coincidenza la Giornata Missionaria del Sordo (GMS), appuntamento significativo per la PMS.

Le tappe della fusione

            Il Dicastero pontificio ha preso atto della volontà dei membri della Piccola Missione di fondersi con la Congregazione dei Rogazionisti e della decisione sostanzialmente unanime del suo XIII Capitolo Generale (2022) di accogliere tale fusione.

            “Questo Dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, esaminata attentamente la suddetta richiesta, ottenuto il voto favorevole del Congresso in data 2 dicembre 2023, con il presente Decreto, in conformità al can. 582 del Codice di Diritto Canonico, stabilisce la fusione dell’Istituto della Piccola Missione per i Sordomuti con quello dei Rogazionisti del Cuore di Gesù”.

            Ricordo, sinteticamente le tappe di questa fusione:

            Il 19 giugno 2020 il Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata ha nominato P. Matteo Sanavio Commissario Pontificio per la Piccola Missione per i Sordi (PMS), chiedendogli di guidare e preparare l’Istituto nel processo di fusione con un altro Istituto.

Al momento del commissariamento, la PMS contava 24 religiosi, distribuiti in quattro comunità (Roma, Butembo - RDC, Cebu - Filippine, Londrina - Brasile), dei quali 6 religiosi con voti temporanei in formazione e 18 professi perpetui, di cui 16 sacerdoti, 1 diacono e 1 fratello laico.

Il 2 ottobre 2020 i due religiosi congolesi in formazione presenti a Roma, Fr. Matthieu Kasereka Musondolya e Lwanzo Kasereka Sekeraviti, si sono trasferiti presso lo Studentato teologico Rogazionista di Roma, e nel marzo del 2021, due sacerdoti della Quasi Provincia San Giuseppe: P. Raoul Nouno e P. Jules Ciza, si sono trasferiti nella Comunità di Butembo come formatori, per accompagnare i quattro giovani religiosi in formazione: Fr. Chrisostome Katembo, Fr. David Mumbere, Fr. Louange Kahasi e Fr. Muyisa Kahuko, P. Matthieu Kasereka Musondolya è stato ordinato sacerdote lo scorso 2 agosto 2025.

Durante il periodo di commissariamento sono morti quattro religiosi: Fr. Ermanno Personè, Fr. Carlo di Carlo, P. Giustino Rovai e P. Giuseppe Gissi; un altro religioso, Fr. Dennis Edipolo Libarnes, ha ottenuto la riduzione allo stato laicale.

Il 7 giugno 2021 il Segretario della CIVCSVA ha inoltrato al Commissario una guida per la Preparazione della Fusione di un Istituto Religioso con un altro.

I religiosi della PMS, esclusi quelli della comunità di Londrina, hanno espresso il desiderio di fondersi nella Congregazione dei Rogazionisti, incontrando il parere favorevole del XIII Capitolo Generale.

Il 25 dicembre 2023 la Santa Sede ha emesso il Decreto di Fusione della Piccola Missione con i Rogazionisti.

Il 28 settembre 2024 il Ministro dell’Interno Piantedosi ha riconosciuto la fusione civile delle due Congregazioni, decreto pubblicato il 26 ottobre 2024 sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

L’8 settembre 2024 i 6 confratelli in formazione hanno emesso la professione perpetua tra i Rogazionisti a Messina e a Butembo (RDC). Sempre nel 2024 tra l’8 settembre e l’8 dicembre, tutti gli altri confratelli provenienti dalla PMS hanno emesso il voto del Rogate, entrando così nella Congregazione dei Rogazionisti del Cuore di Gesù.

Attualmente i confratelli rogazionisti provenienti dalla PMS sono 14: 8 sacerdoti, 4 religiosi studenti e 1 fratello coadiutore.

Il dono carismatico della PMS

            Con questa fusione, accogliendo i religiosi della PMS abbiamo offerto ad essi la condivisione del carisma del Rogate ed abbiamo ricevuto il loro dono carismatico. Siamo dunque chiamati a tenerlo vivo, alla luce dei segni dei tempi, trovando ispirazione anzitutto dal Vangelo, inoltre dalla “storia sacra” della Piccola Missione per i Sordomuti e dall’eredità del suo fondatore, dalla sua vita e dai suoi scritti. Ne ricordiamo brevemente la figura.

            Il fondatore della PMS, il venerabile don Giuseppe Gualandi[1], nacque a Bologna il 9 giugno 1826, divenne sacerdote nel 1849 e l’8 luglio di quell’anno, festa del Cuore Immacolato di Maria, fu chiamato ad essere l’apostolo dei Sordi. In quel giorno, nella chiesa della SS.ma Trinità di Bologna, durante le Prime Comunioni, scorse una ragazza, più grande delle altre ma con un’aria sperduta. Si trattava di Carolina Galoppini, che in quanto sordomuta ha dovuto ritardare la prima Comunione fino a che ha trovato alcune signore di buona volontà, in grado di darle quel minimo di istruzione religiosa senza la quale mai avrebbe potuto ricevere Gesù.

            L’episodio porta don Giuseppe a scoprire il mondo del sordomutismo, per lui fino ad allora completamente sconosciuto, ed in esso intravede la chiamata a dedicare totalmente il suo apostolato. E, per il fatto che tutto ciò sia avvenuto davanti al quadro mariano che si venera nella sua parrocchia, ritiene l’evento una specialissima grazia della Madonna, che da quel momento in poi sarà presente in modo particolarissimo nella sua vita.

Appena don Giuseppe sentì forte dentro di sé il bisogno di intervenire a favore di questi fratelli sfortunati, pensò che era necessario informarsi e conoscere quella realtà che fino ad allora ignorava del tutto.

             Egli man mano ha acquisito la consapevolezza che la sordità è un handicap invisibile alla maggior parte delle persone, ma devastante quanto a effetti invalidanti. Il sordo, infatti, è tagliato fuori dalla relazione con l’altro; egli è un individuo che comunica prevalentemente mediante il senso visivo. Ma anche la vista, per potergli consentire una reale e soddisfacente comunicazione, deve essere educata e preparata. 

             Come pastore delle anime, don Giuseppe, mandato ad annunziare la salvezza del Signore, era turbato dal fatto che il sordo fosse estromesso da questa relazione, la Parola anche a lui destinata non potesse udirla: il sordo era davvero un povero della Chiesa a cui, senza sua colpa, non arriva la buona novella. 

            Nel 1852 il fratello di don Giuseppe, don Cesare, si associa definitivamente a lui nella missione a favore dei Sordomuti. Don Giuseppe, dal canto suo, va ripetendo a modo di preghiera: “Euntes, praedicate Evangelium omni creaturae! Omni creaturae, anche ai poveri sordomuti!”

            Egli fonda, assieme al fratello don Cesare, la Piccola Missione per i Sordomuti, composta di Religiosi e Religiose, dedicate esclusivamente all'apostolato dei Sordomuti.

Rimasto solo per la morte prematura di don Cesare, don Giuseppe perfeziona l'organizzazione della Sua Opera ne segna gli scopi, consolida gli inizi e ne fissa le Regole che vengono approvate dagli Eminentissimi Ordinari di Bologna (1872), di Roma (1884), di Firenze (1885), città nelle quali aveva esteso il suo ministero.

Ai suoi Religiosi dà come motto: DIO SOLO! Come programma per il particolare apostolato dà lo spirito di carità universale verso i Sordomuti. E, come filosofia di pensiero, che avrebbe dovuto guidare e giustificare l’impegno dei religiosi Gualandiani nel processo di scolarizzazione dei piccoli sordomuti: Istruire per Evangelizzare.

            Confortato dal materno sorriso del Cuore Immacolato di Maria don Giuseppe chiude piamente la sua vita il 14 luglio 1907, dopo 56 anni di ininterrotto apostolato per e con i sordomuti. Le sue spoglie mortali riposano nella Basilica di San Petronio in Bologna. Il 24 aprile 2001 dalla Congregazione dei Santi è stato dichiarato che il Servo di Dio ha esercitato le virtù in grado eroico e quindi gli si attribuisce il titolo di Venerabile.

Apostolato con i Sordi nella nostra Congregazione 

            Padre Annibale si è dedicato a risanare evangelicamente il Quartiere Avignone per portare la Parola di Dio ai piccoli e ai poveri. Con lo sguardo allargato all’orizzonte del mondo, consapevole che nel disegno del Signore Gesù l’annunzio della salvezza è stato consegnato ai buoni operai del regno, e che il Popolo di Dio deve chiederli al Signore della messe, ha consegnato il carisma del Rogate ai piccoli e ai poveri, come a persone privilegiate ad impetrare con la preghiera i buoni operai.

            Nella mente e nel cuore di Padre Annibale, il Rogate, finalizzato ad ottenere i buoni operai del regno di Dio, tende agli interessi del Sacro Cuore di Gesù, alla gloria di Dio e alla salvezza delle anime, che si promuove attraverso la evangelizzazione.

            Ricordiamo che Padre Annibale si è introdotto nel Quartiere Avignone per incontrare il mendicante Zancone, per mantenere la promessa fatta e insegnargli le “cose di Dio”.

            Egli fece tutto ciò che era nelle sue forze per sollevare socialmente quel popolo di emarginati, educando i piccoli, specie se orfani o orfane, avviando al lavoro i più grandi, sollevando dal degrado le famiglie, ma la sua fatica era finalizzata innanzitutto a parlare ad essi di Dio, ad introdurli alla preghiera.

            Come testimonia il suo primo biografo, P. Francesco Vitale, agli inizi si occupò anche di un piccolo sordo:

“Il Padre radunava alternativamente, una sera i maschietti, un’altra le femminucce; e non solo del Quartiere, ma anche delle vicinanze, e vi assistevano sempre gli adulti. Alla fine della dottrina, faceva pregare i bambini perché presto si potesse avere una cappella bella e grande in quei luoghi. Non diceva altro; ma nella sua mente c’era un sogno ideale, per l’amore che portava a Nostro Signore: che, cioè, potesse venire
Gesù Sacramentato a dare la vita dove regnava la morte. Sogno dorato, che gli valse otto anni di pre­ghiere, di gemiti e di penitenze, e che poi originò la grande festa del I° Luglio, che annualmente si comme­mora, come diremo, in tutte le nostre Case. Tra quei bambini il Padre ne ricordava uno sordomuto, che, non potendo esprimere in altro modo il suo animo, si univa alle preghiere degli altri dicendo: ‑ Aaa ! aaa ! ‑ come sogliono fare simili infelici”[2].

            Man mano l’apostolato della Congregazione si è sviluppato sulle orme di Padre Annibale, nel pregare per impetrare i buoni operai, nel diffondere questa preghiera e nell’essere buoni operai nella Chiesa, nell’impegno nelle opere di carità, nell’educazione dei fanciulli e dei giovani, specialmente poveri e abbandonati, e nell’evangelizzazione, promozione umana e soccorso dei poveri.

            In Italia si è svolto anche l’apostolato con i Sordi, dal 1950 ad oggi, in pratica in oltre metà degli anni di vita della Congregazione. Alcuni dati delle sedi di questo apostolato: Assisi (1950-1971), Messina (1952-2025), Chiavari (1959-1961) e Palermo (1960-2016). Dal Bollettino della Congregazione ricaviamo che, complessivamente, durante questi anni, sono stati accompagnati n. 13.068 sordi, con una media di annua di n. 174,24 assistiti.

            Sappiamo che questa esperienza sviluppata negli anni e anche i contatti avuti dai religiosi della Piccola Missione per Sordomuti con alcuni Rogazionisti che operavano con i Sordi, hanno influito nella scelta della fusione che si è operata. Oggi, l’apostolato con i Sordi si svolge in forma particolarmente ridotta a Messina, ma con una presenza significativa a Butembo (RDC) ed auspichiamo, quanto prima, possa avvenire anche a Cebu (Filippine). Inoltre, la Congregazione è impegnata, appena sarà possibile, a realizzare un’Opera (RSA) per i Sordi, già da anni programmata dalla PMS prima della fusione.

            Carissimi, sembra che i Sordi trovino difficoltà a farsi sentire, ma sappiamo che, se nel nostro apostolato siamo chiamati a privilegiare i poveri, i Sordi sono i più poveri tra i poveri, per la difficoltà nella comunicazione. Se poi le cifre che si riportano sono veritiere, coloro che nel mondo adoperano la Lingua dei Segni sono n. 72.000.000.

La Giornata Mondiale del Sordo – 28 settembre 2025

Ogni anno, l’ultima domenica di settembre si celebra la Giornata Mondiale del Sordo. Essa cominciò ad essere celebrata fin dal 1958 dall’Ente Nazionale Sordi in memoria della fondazione del World Federation of the Deaf del 1951, a Roma, ma ebbe la sua consacrazione ufficiale durante il Congresso della Federazione Mondiale dei Sordi, tenutosi a Parigi nel 1971.

Ancor prima, però, veniva celebrata la Domenica dell’EFFATA, per iniziativa della Piccola Missione per i Sordomuti. Per quanto possibile, generalmente si fa coincidere la celebrazione della Domenica dell’Effata con la Giornata Mondiale del Sordo.

Si dice Domenica dell’Effata, perché si ricorda il miracolo della guarigione del sordomuto da parte di Gesù Cristo, narrato dal Vangelo di S. Marco (Mc 7, 31-37).

Prima della riforma della liturgia detto Vangelo veniva letto ogni anno nel mese di agosto, ora è letto ogni tre anni e precisamente nella domenica XXIII del tempo ordinario dell’anno B, di solito nel mese di settembre.

Quest’anno molti sordi cattolici hanno fatto l’Effata domenica 9 settembre. I missionari del Gualandi hanno dato da sempre una grande importanza all’avvenimento con raduni di persone sorde e iniziative a carattere religioso, culturale e ricreativo.

Nel corrente anno si prevede larga partecipazione di ex alunni del Gualandi e dei soci di varie aggregazioni e associazioni in varie località e date differenziate.

A Giulianova la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Mons. Michele Seccia, sarà presso il santuario Madonna dello Splendore, mentre i non udenti di Benevento si ritroveranno presso il Santuario Mariano di Castelpetroso.

A Bologna i non udenti si ritroveranno presso l’ex Istituto Gualandi di via Nosadella domenica 23 settembre. A Fano si radunano gli ex dell’Istituto Palazzi Zavarise il 16 settembre.

I Sordi, per la loro particolare condizione, amano socializzare, e vivono intensamente questa ricorrenza.

Nella sua tradizione, la PMS ogni anno prevedeva con gli alunni degli Istituti Gualandi, gli ex-alunni e non solo, i seguenti particolari appuntamenti:

- Il Raduno per la Giornata dell’Effata, già ricordata, nella quale si ricorda la guarigione del Sordomuto, secondo il vangelo di Marco.

- Il Raduno per la celebrazione del santo protettore dei sordi – S. Francesco di Sales – Il giorno di tale celebrazione, prima il 29 gennaio, con la riforma liturgica fu in seguito spostato al 24 dello stesso mese.

- Il Raduno Pasquale - I Sacerdoti Gualandiani, durante il periodo pasquale, si recavano nelle parrocchie di quelle città dove erano attivi i Circoli dell’Ente Nazionale Sordi, per la celebrazione della santa messa e del sacramento della riconciliazione. 

            Carissimi, una delle caratteristiche della vita spirituale di Padre Annibale è stata quella di inventarsi “industrie spirituali”, nei particolari eventi e ricorrenze, per ravvivare la devozione dei suoi figli e figlie.

Esorto a vivere la Giornata Mondiale del Sordo avvicinandoci alla realtà difficile ma meravigliosa di questi nostri fratelli e sorelle, se avremo l’opportunità facendo sentire il calore della nostra vicinanza, e comunque sensibilizzando i fedeli nella Celebrazione Eucaristica. Dove svolgiamo tale apostolato con i Sordi sarà bene, possibilmente, organizzare qualche manifestazione formativa e informativa.

Nella vita degli Istituti religiosi, il carisma, la missione e la spiritualità, attraverso l’approvazione della Sede Apostolica, vengono codificati in una particolare Regola di Vita. Nello stesso tempo guida e testimone nella vita e nella missione dei religiosi rimane il Fondatore. Dunque, come accogliamo il dono carismatico della PMS, peraltro presente nella nostra tradizione come apostolato, accogliamo la paternità del venerabile Giuseppe Gualandi, promoviamo la sua conoscenza e la sua causa di canonizzazione, se è volontà del Signore.

            In chiusura vi invito a rivolgere al Signore e alla Beata Vergine Maria il comune ringraziamento per il dono che ci hanno fatto di arricchire la nostra fraternità con la fusione della PMS e di benedire il cammino che abbiamo intrapreso della piena comunione, guidati dallo Spirito Santo che elargisce i carismi alla Chiesa. Intercedano per noi Sant’Annibale e il Venerabile don Giuseppe Gualandi.    

 

            Con questi auspici, saluto tutti con affetto nel Signore.

 

 

                                                                       ……………………………….

                                                                       (P. Bruno Rampazzo, R.C.J.)

                                                                                         Sup. Gen.

……………………………

(P. Fortunato Siciliano, R.C.J.)

              Segr. Gen.

 

[1] I membri della PMS erano chiamati anche Missionari Gualandiani.

[2] VITALE F., Il Canonico Annibale Maria Di Francia – Nella vita e nelle Opere, Messina (1939), pag. 72-73.

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