Provincia Italia Centro-Nord

Assemblea Generale ICN 12 13 Ottobre 2010

 


Cronaca dei due giorni


Martedì 12 Ottobre si è radunata presso il Centro di Spiritualità di Morlupo l’Assemblea Generale della Provincia Rogazionista ICN. Insieme a più di 30 confratelli, P. Silvano Pinato, Provinciale, ha dato il via ai lavori offrendo alle 09.00 una lectio divina sul brano di Rm 12, 1-2. Immediatamente dopo questo primo momento di preghiera ci si è ritrovati in sala capitolare per permettere ai Superiori delle varie case di presentare il lavoro comunitario fatto sul questionario inviato dalla Provincia. Le presentazioni, protrattesi per tutta la mattinata e parte del pomeriggio, si sono concluse con la parola di P. Gioacchino Chiapperini, Economo Provinciale (e da qualche mese anche Economo Generale) che ha rendicontato più dettagliatamente sulle finanze della nostra circoscrizione. Egli ha fatto presente che le spese maggiori dell’attuale governo sono state:


1. il terreno acquistatosi l’anno scorso a Varsavia e posizionato vicino alla nostra locale comunità che ha assorbito buona parte della liquidità della Provincia (avvalsasi tra l’altro del libero contributo delle case di Tarragona e Roma Circonvallazione Appia);


2. la ristrutturazione della cosiddetta "casa del custode" all'inizio  del viale di ingresso, per una futura accoglienza.


Il problema economico più rilevante resta comunque quello della regolare chiusura mensile passiva di quasi tutte le nostre comunità che per questo si trovano costrette in vari casi, a non poter versare in tempo utile le percentuali alla Provincia. La crisi finanziaria internazionale sta mettendo al muro anche diverse strutture storicamente ritenute sicure come Padova (che ha dovuto chiedere anche un aiuto economico alla Provincia per fare fronte alle annuali spese di manutenzione) e la Litografia Cristo Re di Morlupo della quale si servono diverse nostre case ma che è ora in gravi condizioni. P. Gioacchino ha evidenziato come anche l’aumento delle tariffe postali per le spedizioni dei nostri periodici abbia contribuito notevolmente alla situazione critica descritta: fortunatamente, grazie ad uno speciale contratto con le poste, definito “Postatarget sperimentale” e sfruttato anche dalle Consorelle Figlie del Divino Zelo, le spese potranno essere in parte abbassate fino a Dicembre. Ma poi? Per ora le casse della Provincia sono ragionevoli e possono venire ancora incontro ad emergenze occasionali ma quanto detto circa le chiusure regolarmente passive delle case ci fa temere per l’immediato futuro.


Dopo l’intervento di P. Gioacchino, diversi confratelli hanno avuto modo di esprimere liberamente le loro opinioni facendo emergere interessanti riflessioni che saranno motivi di approfondimento. Uno ha ricordato l’importanza di un controllo Provinciale sulla Formazione Permanente dei Religiosi sacerdoti; l’importanza del farsi proposta alternativa, propositiva e fecondante in una società che non deve condizionare più di tanto la nostra peculiare identità o missione; l’importanza del coinvolgere tutta la comunità nelle attività di Pastorale Giovanile e Vocazionale. Altri confratelli hanno ricordato quanto si renda necessario entrare in collaborazione con laici professionisti, ONLUS, Cooperative ecc. per salvare le nostre opere educative. C’è stato chi ha proposto la costituzione di equipes di confratelli che, con esperti, si dedichino esclusivamente alla promozione vocazionale o al rilancio dell’UPA e dell’economia delle nostre case. Un altro confratello, a fronte delle problematiche emerse fino ad ora e pensando al futuro, richiama la necessità di prevedere per i nostri giovani sacerdoti corsi di formazione economica e maggiori possibilità di accesso alle facoltà di Scienze della Comunicazione, Pedagogia e Scienze dell’Educazione. Quindi, a conclusione degli interventi, P. Sebastiano ha presentato sinteticamente il tipo di interventi che hanno permesso alla comunità di Padova di sfruttare al meglio l’intero stabile, rendendolo competitivo e apprezzato a livello Provinciale e Regionale, anche se questo ha comportato sacrificio di denaro e, in alcuni casi, poca comprensione. La giornata si è conclusa con la S. Messa presieduta da P. Silvano Pinato il quale ha ricordato come una comunità o un assemblea partecipa dei doni e delle grazie anche materiali del Signore nella misura in cui i suoi membri riescono a comunicarsi scambievolmente e amorevolmente i propri doni spirituali.


 


Cronaca del secondo giorno



Dopo la Lectio Divina di P. Silvano Pinato sul brano di Lc 12, 29-32, i religiosi della Provincia ICN riuniti in Assemblea Generale presso il Centro di Spiritualità di Morlupo, hanno potuto continuare gli interventi liberi previsti dal programma e avviati nel pomeriggio di ieri. Molti i temi toccati: dagli inviti a rinnovarsi nel cuore per potersi accogliere reciprocamente con patto di amore fraterno, alla richiesta al Governo di coinvolgere maggiormente tutti i confratelli quando si tratta di fare scelte particolarmente difficili come la chiusura di una casa.
Difficile ordinare il tutto dentro un percorso narrativo logico come quello che ci si aspetterebbe da un articolo del genere ciononostante possiamo dire che è emersa una generale preoccupazione sulla significatività e sulla capacità di conduzione creativa ed evolutiva di comunità ed opere.
Qualcuno infatti ha voluto centrare l’attenzione sulle potenzialità vocazionale delle parrocchie, della preghiera e del Culto Eucaristico altri invece hanno esplicitamente pregato i superiori a ribadire a tutti, con forza, le linee della nostra spiritualità e lo stile di vita religiosa che abbiamo scelto affinché i religiosi poco onesti possano sentirsi ripresi e più rettamente indirizzati. Circa la conduzione delle opere qualcuno ha chiesto delucidazione al Governo Provinciale sui criteri di scelta degli uffici assegnati mentre altri vedono la soluzione di varie problematiche e dinamiche nell’unificazione se non delle province italiane almeno della gestione delle Opere educative. C’è poi chi ha ipotizzato l’affidamento delle case più “a rischio chiusura” ad altre circoscrizioni ma l’idea più ricorrente è stata sicuramente quella di un maggiore coinvolgimento del laicato (da sostenere e formare prima ancora di essere “utilizzato”). Un altro tema delicato che è emerso è stato quello del rapporto delle nostre case con il Governo Generale visto che si è discusso sulla formula della Percentuale, sulla propagazione della cultura Rogazionista e sul problema “Litografia Cristo Re” di Morlupo. Infine da più parti è stata espresso il desiderio di poter celebrare anche in Italia, come in Brasile, dei Capitoli Assembleari.
Dopo pranzo il P. Provinciale ha presentato una bozza del P.O.P., Piano Organico Provinciale, nel quale farà convergere in maniera il più possibile organica tutti i contributi della presente assemblea. Verrà poi consegnato come Instrumentum Laboris alla Commissione che si riunirà a breve per elaborare il Documento Precapitolare della Provincia ICN. L’Assemblea si è sciolta dopo aver celebrato la S. Eucaristia presieduta da P. Giovanni Cecca il quale ha ribadito il primato della fraternità e della preghiera all’interno delle nostre comunità.

Cronaca di una bella avventura Slovacca

Dal 17 al 30 settembre la comunità dello Studentato Teologico è stata coinvolta nella preparazione e animazione della Ordinazione Sacerdotale di P. Vlastimil Chovanec. Insieme a Sr. Elena Coppi e Sr. Jana FDZ, un gruppo di fratelli si è recato una settimana prima della Celebrazione per una missione popolare ed una sensibilizzazione adeguata della popolazione di Abrahamovce e Raslavice (Presov - Slovacchia). Accolti nelle famiglie, i “missionari”, insieme a P. Jozef Humenansky venuto appositamente dall’Africa per l’evento, hanno incontrato le famiglie, i ragazzi e giovani delle scuole e delle parrocchie locali e fatto pregare per le vocazioni la gente e i religiosi locali. I missionari sono stati felici nel constatare quanto la parola del Rogate e la testimonianza di vita soprattutto degli italiani abbiano colpito e aperto a riflessioni vocazionali genuine ed entusiastiche. Partiti invece il 21, la maggior parte degli Studenti Religiosi Rogazionisti insieme ai padri Silvano Pinato, Mario Lucarelli, Giovanni Sanavio, Pasquale Maranò e Stefan Danko, dopo una sosta a Padova, hanno proseguito per Vezsprem dove hanno incontrato il vescovo di quella diocesi, Mons. Gyula Márfi, e quindi per Budapest in Ungheria dove hanno pernottato. Purtroppo, in quella giornata, un incidente ha coinvolto i nostri veicoli ma, per grazia di Dio, nessuno si è fatto male e, con qualche “peripezia organizzativa” si è potuto proseguire il viaggio. Il 24 Settembre si sono visitate le ex-parrocchie di P. Danko, nella zona di lingua ungherese della Slovacchia, il suo paese natale e i suoi famigliari. Finalmente, il 25 Settembre, dopo essere stati alloggiati nelle famiglie del posto, ci si è stretti attorno a P. Vlastimil per il sacro rito della sua Ordinazione Presbiterale. Il concorso di popolo è stato davvero impressionante: tra il 25 e il 26, giorno della Prima Messa, saranno convenuti nella chiesa parrocchiale dedicata alla “Natività della Beata Vergine Maria” di Raslavice circa 5.000 persone. Erano presenti, insieme ai parenti di Vlastimil, alle autorità locali, a diversi padri Rogazionisti, agli amici venuti dall’Italia, anche sacerdoti di Rito Greco Cattolico e la Pastora Luterana della cittadina. Anche se gli italiani non hanno potuto cogliere tutte le sfumature e le parole di sua Ecc. Mons. Stanislav Stolárik, Vescovo Ausiliare di Kosice o delle autorità, si è comunque percepito il calore e la gioia di un abbraccio che Vlastimil e i Padri Rogazionisti ricevevano un intero paese, una intera diocesi, da una Chiesa unita. Nel giorno della sua prima messa, P. Vlastimil ha precisato più volte la centralità di Cristo e la propria disponibilità a compiere sempre e dovunque la Volontà del Signore della Messe. Dopo quegli intensi giorni di festa, lasciando quelle belle terre e quella gente dal cuore grande ed accogliente sembrava che anche il tempo, piovoso, volesse partecipare delle lacrime degli abitanti di Abrahamovce e Raslavice che avevano accolto i figli e le figlie di P. Annibale. Ripartiti da lì e dopo aver visitato la belle città di Bardejov e Presov si è proseguito per Bratislava e si è pernottato presso il centro termale di Kaskady (Galanta), di proprietà del gentilissimo fratello di P. Stefan Danko, Andrey. Insieme a Don Jan Kosiar e a Don Alessandro, Gesuita, il 28 si è visitato il Parlamento, la cattedrale di S. Stefano e la parte storica della capitale slovacca. Ripartiti da lì il 29, dopo una veloce visita a Vienna ed una sosta a Padova si è ritornati a Roma il giorno dopo. Stanchi ma contenti di aver affrontato davvero una specie di santa avventura, davvero a lieto fine.

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Esercizi Spirituali dello Studentato

Esercizi Spirituali 2010 Studentato di RomaDal 1 ed il 6 Settembre la Comunità dello Studentato Teologico di Roma si è portata a Montebello (PG), presso la Casa Sacro Cuore, per gli annuali esercizi spirituali e per prepararsi adeguatamente alla nostre tradizionali celebrazioni dell’ 8 settembre (Rinnovazione dei voti e Professione Perpetua). Gli esercizi sono stati guidati da P. Francesco Cultrera S.J. che con grande competenza ha adattato gli Esercizi Ignaziani alla nostra comunità aiutando tutti i presenti a riscoprire la preziosità della propria interiorità il ruolo che, in essa, ha Cristo. In particolare le tematiche hanno affrontato il discorso del discernimento, della purificazione e della contemplazione e sono state accompagnate da intensi e lunghi momenti di silenzio e di preghiera. Tutti hanno potuto sperimentare come nel limite personale si può sperimentare la potenza di Dio che salva e guarisce.

(Fr. Ande Gebrehiwet)

A Roma Professioni Perpetue, Rinnovazione dei Voti e Prima Professione di numerosi nostri Religiosi

Professioni Perpetue a Roma 8 Settembre 2010L’8 Settembre è stato un giorno speciale per lo Studentato Teologico Internazionale e per tutta la Famiglia Rogazionista. Alle 19,00, presso la parrocchia dei SS. Antonio e Annibale Maria di Roma, si è svolta infatti una celebrazione ricchissima in cui i nostri Religiosi polacchi Marcin Bajda, Dawid Janicki e Kazimierz Sobanski hanno emesso la loro Professione Perpetua; Don Stefan Danko, Slovacco, ha emesso i primi voti nella nostra famiglia religiosa; e i Fratelli Manhal Abboush, Firas Kidher, Pavol Knut, Erik Soltes, Lucio Scalia, Dario Rossetti, Massimo Lataro, Ande Gebrehiwet, Giovanni Stefanelli, Antonino Fiscella, Giuseppe e Marco Pappalettera, Claudio Pizzuto, Roberto Caminiti e Joseph Choi Insoon. La celebrazione, presieduta da P. Silvano Pinato, Provinciale ICN, P. Mario Lucarelli Superiore Prefetto dello Studentato e P. Wadislau Milak, Superiore della Comunità di Cracovia ha visto anche la partecipazione di numerosi famigliari, sacerdoti concelebranti e amici dei nostri religiosi, soprattutto Polacchi. Al termine della celebrazione la festa è continuata a lungo presso i locali dell’Istituto Antoniano.

I Seminaristi Rogazionisti alla chiusura dell’Anno Sacerdotale

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DSC00146.JPGL’11 Giugno, Solennità del Sacro Cuore di Gesù, quest’anno è stato giorno sacerdotale per eccellenza. Per l’occasione, infatti, il Santo Padre Benedetto XVI ha voluto celebrare insieme a 17.000 sacerdoti convenuti a Roma da tutto il mondo e a numerosissimi fedeli, la chiusura dell’Anno Sacerdotale. E il nostro Studentato Rogazionista si è fatto presente a quella celebrazione in maniera tutta speciale. Infatti, grazie al graditissimo interessamento del caro Padre Leonardo Sapienza, i nostri seminaristi rogazionisti hanno offerto il loro servizio liturgico alla celebrazione insieme a due amici Oblati di Maria Immacolata e ad altri quattro dell’Ordine dei Minimi. La significatività della nostra presenza è stata sottolineata anche dall’Osservatore Romano e, in diretta televisiva, da Sua Eccellenza Monsignor Enrico Dal Covolo. La comunità dello Studentato Teologico Rogazionista si dichiara profondamente onorata di aver avuto questo grande privilegio che è stato, oltretutto, una occasione per far sentire al Santo Padre tutta la nostra solidarietà e vicinanza.

 

1 Giugno 2010: è nata la Associazione ONLUS “Impresa Sant’Annibale”

Impresa Sant Annibale.jpgNei nostri Istituti è facile trovarci di fronte a casi nei quali, in forza della maggiore età, siamo costretti a lanciare nella società i nostri assistiti senza avere avuto né il tempo né i mezzi per introdurli nel mondo del lavoro e dell’impresa. Succede dunque che, ritrovandoli per caso dopo qualche tempo, disoccupati e impoveriti sia umanamente che cristianamente, ci rendiamo conto di non aver reso loro un adeguato servizio ed accompagnamento educativo.
Ma la Grazia del Signore è venuta provvidenzialmente incontro a noi Padri Rogazionisti grazie all’opera di alcuni nostri amici laici e dei confratelli dell’Antoniano di Roma.
Partendo dall’idea lanciata un anno fa dall’Ing. Pierluigi Sassi, membro dell’Associazione “Minoranze Creative” e socio dell’UCID (Unione Cattolica Imprenditori Dirigenti), l’Istituto Antoniano ha studiato la possibilità di creare una “Scuola Incubatore per l’Impresa” per i ragazzi delle nostre Case Famiglia prossimi alla maggiore età. Col tempo, superati vari intoppi burocratici, si è scoperta la seria possibilità di costituire, insieme alla “Minoranze Creative”, una vera e propria Associazione che potesse riuscire a colmare quel “vuoto” formativo di cui accennavamo sopra e riuscire ad avere un accreditamento europeo. Pertanto, grazie al prezioso e determinante interessamento dell’Avvocato Giovanni Farella e in accordo con la Dottoressa Placido Marinella, Presidente della “Minoranze Creative”, i padri dell’Istituto Antoniano Maschile di Roma hanno deciso di mettere a disposizione di questa iniziativa un appartamento ricevuto in eredità e di elaborare uno Statuto Associativo ed un Contratto di Comodato ad hoc.
Nel mese di Aprile 2010 è avvenuta l’approvazione dell’Associazione da parte del Consiglio Provinciale Italia Centro Nord e, proprio il 1 Giugno 2010, Festa di S. Annibale Maria Di Francia, con atto notarile, è nata ufficialmente la Associazione ONLUS “Impresa Sant’Annibale”.
Presso lo Studio Notarile Flavia Colangelo di via Nicastro 11 erano presenti per la Congregazione dei Padri Rogazionisti Padre Fortunato Siciliano, Procuratore Generale, Padre Mario Lucarelli, Superiore pro tempore dell’Istituto Antoniano Maschile, Padre Mario Di Pasquale, Responsabile della struttura educativa dell’Antoniano e Padre Giovanni Sanavio, Vicesuperiore. Per la Associazione “Minoranze Creative” erano presenti la Dottoressa Placido Marinella, Presidente, l’Ingegner Pierluigi Sassi, Vicepresidente, il Dottor Paolo Pieri, Tesoriere e la Dottoressa Maria Teresa Serranò, Segretaria.
Per meglio far comprendere la portata della “Impresa Sant’Annibale” riportiamo l’articolo 3, paragrafi 1-8 dello Statuto, riguardanti oggetto e scopo dell’Associazione.

“L'Associazione, che prende nome da Annibale Maria Di Francia, fondatore dei Padri Rogazionisti ed insostituibile ispiratore dei principi dell’Associazione stessa, non ha scopo di lucro, è apartitica ed agisce in piena indipendenza ed autonomia. Nel quadro della promozione dell’inclusione sociale e della solidarietà, tenute conto le finalità e la pedagogia proprie dei Padri Rogazionisti (cura della crescita umana, psicologica, spirituale, cristiana e sociale dell’assistito; acquisizione della capacità di intervento professionale a difesa e sostegno dei più deboli), l'associazione ha lo scopo di mettere in atto efficaci iniziative per:

1. favorire l’inserimento socio-lavorativo dei giovani con disagio attraverso l’imprenditorialità e il microcredito;
2. favorire la formazione professionale dei giovani che a partire dall’età di 14 (quattordici) anni potrà affiancare l’attività scolastica, con lo svolgimento di programmi integrativi della stessa;
3. promuovere l’imprenditoria femminile;
4. promuovere l’attività di orientamento, sostegno e consulenza gratuita per quanto riguarda l’avviamento di attività imprenditoriali realizzate dai giovani nonché
5. fornire assistenza per favorire l’accesso al microcredito ed ai programmi di finanziamento di Enti e Fondazioni;
6. assicurare l’attività di tutoraggio che affiancherà i giovani imprenditori formati dall’Associazione negli anni immediatamente successivi alla costituzione delle imprese;
7. sostenere attraverso la formazione al lavoro e l’avviamento di impresa l’inserimento o reinserimento socio-economico dei minori assistiti;
8. promuovere, nel quadro degli obiettivi e scopi dell’associazione, iniziative culturali, di  informazione e sensibilizzazione”

40° di Fondazione: Ex Allievi di Desenzano

Casa di Desenzano.jpgDomenica 30 Maggio u.s. gli ex Allievi Rogazionisti della sede di Desenzano hanno festeggiato il 40° anniversario della fondazione. Per l’occasione il direttivo ha pensato di invitare alla festa tutti i Superiori dell’Istituto Antoniano avvicendatisi dal 1949 ad oggi. I Direttori sono venuti quasi tutti e chi non ha potuto essere presente fisicamente per motivi di apostolato ha comunque mandato i suoi caldi auguri a mezzo lettera rendendosi così presente spiritualmente.
La giornata è iniziata nell’atrio dell’Istituto e, dopo i saluti, ci si è portati nell’aula magna dove il Superiore della Provincia Centro-Nord, P. Silvano Pinato, ha tenuto una breve ma significativa conferenza sulla figura dell’ex allievo augurando a tutti i presenti di essere “testimoni” e “buoni operai” nella messe del Signore, ciascuno nel proprio ambito, con il cuore rivolto a S. Annibale Maria Di Francia, ai suoi preziosi insegnamenti e alle sagge indicazioni ricevute dai vari Padri Direttori o Assistenti Ecclesiastici che negli anni hanno seguito l’associazione.
Alla conferenza è seguita la S. Messa concelebrata da tutti i padri presenti nella quale si è stati particolarmente attenti a pregare per tutti gli ex allievi che ci hanno preceduto nel Regno del Padre.
Dopo l’Eucaristia ci siamo portati nel grande parco dell’Istituto dove, allietati dal suono di musiche popolari dell’Associazione “Cuori Ben Nati” di Rivoltella, abbiamo consumato il pranzo in festosa e fraterna allegria.
Un grande grazie a nome di tutti gli ex allievi alla comunità dei Padri Rogazionisti di Desenzano per l’ospitalità che ci hanno riservato per l’occasione e per quella che offrono ad ogni ex allievo che bussa alla loro porta.
Colui che ha scritto l’articolo si riserva di sottolineare la grande emozione provata nell’incontrare, rivedere e ricordare assieme ai padri direttori i tempi passati. In questa giornata, sebbene sessantanovenne, è tornato ragazzo, e i bellissimi ricordi di gioventù sono riaffiorati insieme ai tanti amici e all’allegria riesplosi nella casa del Padre Annibale.

Carrara Adriano

Nuovo "Piano Provinciale di Pastorale Giovanile e Vocazionale" della Provincia ICN

gg1.jpgIl 12 Maggio 2010, in occasione dell’apertura dell’Assemblea Generale dei religiosi Rogazionisti della Provincia Italia Centro Nord P. Silvano Pinato, Superiore Provinciale, ha presentato il nuovo “Piano Provinciale di Pastorale Giovanile e Vocazionale” . L’ultima pubblicazione di un documento di questo tipo risaliva al 1997. Se ne richiedeva quindi una ristesura anche in base ad una lettura più aggiornata delle situazioni, dei contesti e delle dinamiche in cui, attualmente, i Padri Rogazionisti si trovano a vivere ed operare. Presentata la bozza iniziale ai Responsabili Locali di Pastorale Vocazionale nei primi mesi del 2009, il documento ha subito vistose modifiche nel successivo incontro di Ottobre 2009. In seguito, dopo aver fatto pervenire a tutte le case della Provincia il documento provvisorio, nell’aprile 2010, i responsabili locali hanno integrato il testo con ulteriori personali osservazioni o fatte dai confratelli delle proprie comunità. Presentato infine dal Padre Provinciale al suo Consiglio, il 30 Aprile 2010 il documento è stato approvato e dato alle stampe. Il documento, diviso in 4 parti, dopo un brevissimo excursus sulla spiritualità del rogazionista e, nello specifico, dell’animatore vocazionale, ha fotografato le potenzialità vocazionali delle singole case o realtà provinciali. Da questa “lettura” se ne sono tratte delle linee pedagogico/vocazionali con le quali sono state individuati tutti gli interventi di pastorale giovanile e vocazionale possibili per i responsabili locali e per ogni singolo religioso della Provincia. Senza voler essere la panacea a tutte le difficoltà che si incontrano oggi nell’ambito della pastorale giovanile e vocazionale, il documento dà chiarezza e contenuto ad un settore continuamente in evoluzione. Ogni religioso infatti potrà riconoscersi all’interno di una fase del “lavoro” vocazionale provinciale e meglio connettere se stesso e la propria opera al comune impegno per una rinascita vocazionale della Provincia.
 
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Roma 15 Maggio 2010: Conferimento dei Ministeri a sette Studenti Rogazionisti

ministeri_2010_foto_14.jpgSabato 15 Maggio 2010, nella parrocchia dei Santi
Antonio e Annibale Maria sono stati conferiti i Ministeri a sette
studenti Rogazionisti: il Lettorato a Lucio Scalia, Dario Rossetti,
Firas A. Kidher e Pavol Knut; l'Accolitato a Ande Gebrehiwet, John Jong
Du Youn, e Massimo Lataro. Preparatisi con degli incontri specifici
tenuti in particolare dai Padri Mario Lucarelli, rettore e da Padre
Pasquale Albisinni, dottorando in Liturgia, e con un ritiro spirituale
predicato da Padre Raffaele Sacco, questi nostri fratelli hanno potuto,
per l'occasione, sentirsi abbracciati oltre che dalla nostra comunità
parrocchiale rogazionista, anche da parenti e amici convenuti da tutta
Italia. La solenne
celebrazione è stata presieduta da Padre Silvano Pinato, Superiore
Provinciale dell'Italia Centro Nord. Hanno concelebrato oltre ai
formatori dei giovani (i padri Mario Lucarelli, Giovanni Sanavio,
Antonio De Vito e Pasquale Maranò) diversi Rogazionisti delle comunità
capitoline tra i quali il Vicario Generale, Padre Antonio Fiorenza.
All'omelia, Padre Pinato ha ricordato come la Solennità di quel giorno
(l'Ascensione di Gesù) invita tutti ad alzare gli occhi al cielo, dove
Cristo ha portato l'uomo in seno alla Trinità. Per questo i Ministeri
diventano motivo di speranza e di forte testimonianza per il popolo di
Dio: essi infatti sono due tappe fondamentali per raggiungere la piena
comunione con Dio. L'annuncio della Parola apre all'incontro con il
Signore mentre il dono del proprio lavoro, della propria vita diventa,
comunione ad un banchetto celeste al quale tutti sono stati chiamati. La
solenne cerimonia è stata animata egregiamente dal coro delle Figlie
del Divino Zelo, sempre pronte a condividere con lo Studentato le gioie
del cammino vocazionale dei nostri giovani aspiranti. Al termine tutti
gli amici hanno potuto esprimere il loro affetto a Lucio, Dario, Firas,
Pavol, Ande, John e Massimo presso l'Antoniano dove è stato preparato un
accogliente rinfresco. Affidiamo al Signore e alle vostre preghiere
questi giovani Rogazionisti che, nell'Anno Sacerdotale hanno scelto di
fare un passo in più verso la meta della Consacrazione totale a Dio e ai
fratelli.

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12-14 Maggio 2010. Assemblea Generale della Provincia ICN: la cronaca

ag3dieci02.jpgCRONACA DELL'ASSEMBLEA GENERALE DEL 12-14 MAGGIO 2010

Primo giorno
Oggi è iniziata l’Assemblea Generale della Provincia ICN convocata a Morlupo dal P. Provinciale, P. Silvano Pinato con lettera del 23 Dicembre 2010. La prima delle tre giornate si è svolta all’insegna dell’ascolto. Dopo aver celebrato le lodi solenni alle 07,30 ci si è ritrovati alle 09,00 per un secondo momento di preghiera guidato da P. Rosario Graziosi. Il confratello, venuto appositamente da Napoli per accompagnarci nella riflessione mattutina di questi giorni ha avviato la sua meditazione a partire dal brano di Gv 16, 12-15 e da una sua personale esperienza di vita. Ha ricordato infatti di un povero, Raffaele, che dopo essergli diventato amico gli regalò il suo tesoro: una scheggia di bomba della II Guerra Mondiale. L’episodio, collegato al brano biblico di riferimento, è servito a sottolineare l’importanza di affrontare senza paura, insieme ai confratelli le proprie schegge, i propri risentimenti o affanni, sicuri che lo Spirito Santo accompagnerà tutti coloro che intendono, con la propria presenza all’Assemblea, crescere nel servizio del rogate lì dove sono stati chiamati ad operare. Conclusa la meditazione davanti a Gesù Eucaristia ci si è finalmente ritrovati in sala capitolare. Qui, dopo il saluto di P. Silvano, che ha ricordato il programma di questi giorni e lo spirito con cui i confratelli avrebbero dovuto intervenire, P. Sebastiano De Boni, Vicario Provinciale e Moderatore dell’Assemblea ha passato la parola ai confratelli che lo desideravano. Tra la mattina ed il pomeriggio, ad intervalli di circa 5 minuti è stata data dunque la parola a 39 confratelli convenuti i quali, sulla base delle schede preparatorie dell’assemblea hanno portato esperienze, impressioni, preoccupazioni e speranze. In questa prima fase dell’incontro sono emersi in particolare alcuni concetti ricorrenti: l’importanza della testimonianza e di una visione più evangelica delle nostre attività; il problema dell’aumento dell’età media dei religiosi e le difficoltà legate all’unificazione delle Province Rogazioniste in Italia; la grande varietà di servizi offerti dalle nostre case, lì dove si trovano; l’importanza della Formazione iniziale e della professionalizzazione dei religiosi; il grande apporto dei Laici; la gratitudine di cui sono oggetto i Rogazionisti ed esperienze personali edificanti. Nel pomeriggio l’incontro è stato preceduto da un momento di Adorazione Eucaristica introdotto dall’Ora Media e si è concluso alle 18,30, immediatamente prima della Celebrazione Eucaristica. Quest’ultima è stata preseduta da P. Sebastiano De Boni che, sulla scia della Liturgia della Parola odierna ha sottolineato il vantaggio di un’azione di rinnovamento provinciale che parte dalla volontà dei singoli e si incontra con lo Spirito solo lì dove si decide di concretizzare insieme i progetti particolari.

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Secondo giorno
Le attività del secondo giorno di Assemblea Generale sono iniziate con la meditazione proposta da P. Rosario Graziosi sul brano di Gv 16, 16-20. Dopo aver proclamato il testo giovanneo ha introdotto il suo pensiero riportando la testimonianza del papà che, nella sua ultima malattia, con grande semplicità gli dimostrava in mille modi di riuscire a capire e tematizzare verità grandissime. Con questo spunto P. Rosario ci ha tutti invitati a passare dal “voler vedere” il Signore per “capirlo” al “farne esperienza” per “conoscerlo”.
L’Adorazione Eucaristica ha fatto seguito all’avvio di meditazione appena descritto quindi, intorno alle 09.30, ci si è ritrovati in sala per affrontare la seconda giornata di discussioni.
Dopo che ieri si sono ascoltate la visione della Provincia dei singoli partecipanti, oggi si è dato spazio al dialogo sui progetti, i desideri, le proposte per un migliore futuro della nostra circoscrizione; e non sono mancate anche occasioni per argomentare le reazioni reciproche provocate dagli interventi di ieri.
Alcuni confratelli hanno dunque espresso il desiderio di poter celebrare più spesso la presente Assemblea mentre altri hanno difeso con passione l’idea della costituzione di gruppi di studio e coordinamento per le Opere Educative, per la Pastorale Giovanile e Vocazionale, per le Segreterie Antoniane insieme alla decisa azione a favore della professionalizzazione di servizi e confratelli.
Infine sono emerse la preoccupazione e perplessità per il futuro della Provincia ed il desiderio di sentirsi maggiormente valorizzati dai superiori.
Nel pomeriggio, essendo il 13 maggio, si è voluto onorare la SS.ma Vergine Maria celebrando tutti insieme un Rosario Vocazionale quindi si è dato il via all’ultima Assemblea.
In essa, si sono affrontati molti temi cari ai presenti: il senso e la storia della comunità di Assisi, l’Unione di Preghiera Vocazionale, l’Alleanza Sacerdotale e, visto che da più parti si richiedeva un quadro generale sulla vita in Provincia da parte di P. Silvano (visto anche che in questi giorni ha concluso la Visita Canonica), il P. Provinciale ha messo all’ordine del giorno di domani, insieme alla prevista sintesi dell’Assemblea, una sua relazione sullo stato materiale e spirituale della Circoscrizione.
Ci sono stati poi confratelli che hanno relazionato sulle opere di carità più significative delle proprie comunità attivatesi negli ultimi anni mentre altri hanno sottolineato l’urgenza di programmare meglio e reindirizzare gli obiettivi strategici della Provincia in base alle reali condizioni e capacità dei confratelli e alle mutate condizioni locali e culturali in cui si trovano le nostre comunità.
A conclusione di questa lunga seduta, visto che molti confratelli non ne erano a conoscenza, P. Pinato ha invitato P. Giacomo Rossini a presentare la sua esperienza missionaria e multicongregazionale in Afghanistan con il P.B.K (Pro Bambini di Kabul) a favore dei bambini orfani e portatori di Handicapp.
Trovatisi poi tutti in cappella per celebrare i Vespri e l’Eucaristia, P. Gioacchino Chiapperini, presidente della liturgia ha approfittato per far notare, nella sua omelia, come la festività odierna lo portasse a riflettere su quanto facciamo per i piccoli e gli ultimi, nostri destinatari per vocazione.
Ha inoltre ricordato come, di fronte alle ferite di tutta la Chiesa e alle sofferenze di questi ultimi tempi, dobbiamo fare nostro l’invito del papa di attivarci per una “crociata di preghiere”.

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Terzo giorno
Nella giornata conclusiva dell’Assemblea Generale della Provincia ICN sono stati dati diversi spunti di vita per poter ritornare con un cuore rinnovato nelle varie comunità. Anzitutto P. Rosario Graziosi, prendendo a riferimento il brano evangelico della liturgia odierna, Gv 15, 9-17, ha comunicato una sua esperienza molto significativa e toccante. La sua storia famigliare, segnata da difficoltà e contrasti aveva infatti inciso nel suo cuore sentimenti molto negativi e risentimenti pericolosi. Eppure, proprio in quella situazione, molti anni fa, la Parola di 1Pt 2, 19-21 letta “per sbaglio” illuminò il suo dolore e sentì Dio rivolgersi a lui proprio con quelle espressioni diventate la “soluzione” concreta ai suoi problemi. Ha affermato che quel ricordo lo spinge ancora oggi a valorizzare i momenti di dolore aiutandolo a considerare Gesù oltraggiato e mite davanti a sé.
Sulla scorta di questa esperienza ha ricordato a tutti come questo possa succedere anche all’interno delle nostre comunità. Potremmo avere anche noi sentimenti negativi verso i nostri stessi confratelli e va riconosciuto che solo con la Parola di Dio potremo spezzare quelle catene.
Il segreto è dunque “Restare nell’amore” per poter fare l’esperienza di conoscere Gesù (cfr. “Venite e vedrete” o “Se non rimanete uniti a me come il tralcio alla vite…”). Significativo poi è che quel “Restare nell’amore” può anche tradursi “Restare nelle viscere”, come se il Signore ci ricordasse che senza essere toccati nell’intimo da Dio e senza fare spazio al confratello nel proprio cuore, accettandolo tutto fino in fondo, non possiamo convertirci e guarire dalle nostre ferite.
Dopo il consueto momento di Adorazione Eucaristica che ha completato la meditazione ci si è ritrovati in sala dove P. Silvano, come promesso, ha fatto una veloce relazione sullo stato della provincia. Dopo di lui il Segretario Provinciale, P. Mario Menegolli ha presentato la sintesi delle riflessioni e dei temi affrontati. Riprendendo infine la parola P. Silvano ha congedato l’Assemblea manifestando la sua piena soddisfazione per questo momento di condivisione, felice per quanto si è potuto vivere e ricordando comunque a tutti l’impegno di rinnovare sempre più la nostra adesione al Rogate e al Cuore Compassionevole di Gesù.
Come ultimo atto di questo incontro ci si è ritrovati tutti insieme a celebrare l’Eucaristia. Presieduta da P. Silvano egli ha ricordato, nella sua omelia, quanto sia urgente per tutti riconoscersi eletti dal Signore e bisognosi di fare esperienza del suo amore. Ma noi Rogazionisti sappiamo riconoscere il dono della vocazione ricevuta? Ci è stato consegnato un comandamento divino, il Rogate, innestato sul Comandamento dell’Amore cosa che manifesta il chiarissimo invito del Padre a volerci radicati e fermi nelle viscere di misericordia del Figlio.
Lì si incontra il Padre stesso e insieme si riesce a volgere lo sguardo sull’umanità sbranata e atterrata. Il nostro andare nel mondo ed i frutti della missione si legano a queste condizioni: più restiamo legati a quella divina compassione e più saremo uniti tra noi. Si consideri poi che, visto che il Cuore di Dio, grazie all’Incarnazione si è “trasferito” nel cuore dei poveri (cfr “Qualunque cosa avrete fatto a questi miei fratelli più piccoli l’avrete fatto a me”), abitando in Cristo incontreremo confratelli, Dio e poveri.

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