Roma, 30 settembre 2022
Carissimi Amici,
Continuiamo a conoscere il Padre Palma, così a sprazzi, come a macchia di leopardo, dal momento che è fuori del mio intento di stilare le notizie sul Padre Palma, in una sequela, che si addice più ad una biografia, pur semplice che sia.
L’approvazione e la pubblicazione di < LA DIVINA VOLONTÁ> e di < LA VERGINE MARIA NEL REGNO DELLA DIVINA VOLONTÁ>, due libri importanti della veggente Luisa Piccarreta, realizzate con impegno e sagacia dal P. Palma, era un eccellente auspicio alla successiva pubblicazione di altri libri .
Così si auguravano, sia l’autrice, però nel pensiero di San Annibale, il vero autore era Gesù), Luisa , sia il promotore della diffusione, cioè il P. Palma, con spirituale entusiasmo sognando una celerità nella stampa di altri volumetti a Gloria di Dio. Ma non avvenne così. Perché si scatenò una furibonda tempesta diabolica contro il Padre Palma, su cui si riversarono calunnie tali da travolgerlo innocentemente prima in carcere e poi ,
per il forte dissapore, alla morte. Ora sappiamo che tutte quelle calunnie si sbriciolarono e si dissolverono come neve al primo sole. Ora sappiamo che tutta la luce stupenda della Divina Volontà rivelata da Cristo all’umile Luisa Piccarreta e assimilata e propagata da S. Annibale e da P. Palma, già ora Servo di Dio, si riversò, prima di ogni altra persona, su di loro stessi. Ora ci diamo conto che l’ingiustizia subita umilmente dal P. Palma, nelle mani del Signore, fu l’occasione perché la sua santità fosse messa sul candelabro, riconosciuta, valorizzata , perfezionata nel crogiolo della Croce, e, più ancora, perché lui fosse maggiormente simile al suo Gesù, crocefisso e risuscitato.
Luisa, si vide in poco tempo privata dal grande S. Annibale e subito dopo dal P. Palma, appena in tempo , per innescare l’incendio nel mondo del messaggio pieno di speranza della DIVINA VOLONTÁ, vissuta specialmente in Maria Santissima. Luisa presentì il dramma del suo Sacerdote Palma; ne ebbe conoscenza profetica, e ne avvisò in tempo l’interessato. Fu allora che rifulse la grandezza e la santità di P. Palma.
Ora, per non perdere di vista
la sua santità durante il lungo vortice delle sue multiforme opere, voglio portare alla conoscenza dei nostri Amici, una interessante dichiarazione allegata in calce.
Buona lettura , e cordiali saluti.
P. Antonio Chirulli - rogazionista
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DICHIARAZIONE DI P.DRAGO CARMELO, CHE CONOBBE A FONDO IL P.Palma. (Stralcio).
“ Quando il Fondatore, (Sant’Annibale) si imbatteva in qualche difficoltá, spesso diceva: - Qui ci vorrebbe un colpo geniale di P. Palma.
Ed in vero, furono i “colpi geniali”del P. Palma che risolsero gravissimi ed
aggrovigliati problemi; essi fecero uscire la nostra Opera dall’oscurità cui pareva condannata alla luce; dalla incertezza e dalla precarietà alla sicurezza e solidità; dalle bassezze del Quartiere Avignone alle altezze mirabili che tutti ammiravano. È lo stesso P. Fondatore che, con umiltà certo, ma anche con profonda verità, a riconoscerlo. Lo stesso P. Tusino, mettendo in luce gli aspetti dell’opera costruttrice del P.Palma, così scrive: “Le case di Oria, Trani ed Altamura non erano originariamente adatte per un istituto di educazione di fanciulli. Oria un vecchio monastero benedettino; ad Altamura la fabbrica era stata eretta per i passionisti, che poi la rifiutarono; a Trani si trattava di un vecchio palazzo privato. Le fabbriche perciò avevano tutte bisogno di trasformazioni e di rifacimenti.
“Si può constatare quello che il P. Palma ha fatto: quasi ex novo tutto ad Oria e ad Altamura; e ha fatto nuova a Trani, in campagna, quella casa che è poi passata ai Rogazionisti, che la tengono ancora.
E poiché non si avevano somme disponibili, si lavorava in economia, secondo
mezzi che la Provvidenza inviava; ed era una necessità che il P. Palma fosse sempre sul posto - or qua or là - sia perché aveva speciali attitudini a lavori di tal genere e sia perché portava la responsabilità dei lavori stessi.
Questo aspetto del P. Palma va esteso a moltissime altre sue intraprese del
genere: ciò che noi non mancheremo di fare in seguito.
Malgrado la sua malferma salute, nota il già citato Sac. Giuseppe Ippolito, il P.
Palma, dopo la morte del Fondatore si adoperò con molta lena nell’attività di
costruire locali per le Suore e per i Rogazionisti, a S. Pasquale e a S. Benedetto in Oria, a Trani, ad Altamura, a Roma per accogliere nuove leve che furono numerose.
“Formò i Noviziati, rimodernò tutti i macchinari delle tipografie, acquistò
terreni limitrofi alle Case, organizzò scuole interne per gli Apostolini con
programmi governativi, riuscì ad avere i primi quattro Sacerdoti nella Casa di Oria……” (1)
Bene ! Di simili referti ne abbiamo in abbondanza, che potremmo divulgare quando si presenteranno le occasioni.
Intanto preghiamo e invochiamo il Signore perché operi qualche <SEGNO> per esaltare il suo Servo PANTALEONE PALMA.
Con rinnovati saluti, P.Antonio Chirulli.
- Padre Carmelo Drago – Appunti, pag.1