Secondo il padre sinodale, mons. Ottavio Vitale - vescovo di Lezhë, in Albania - i giovani amano l'Adorazione Eucaristica e vogliono pregare con i loro pastori
Fabio Colagrande - Città del Vaticano
“Francamente all’inizio avevo un po’ di timore. Pensavo che essendo il tema molto importante avrebbe acceso magari qualche dissidio all’interno dell’assemblea. E invece, tutto sommato, credo stia andando molto bene: c’è molta cordialità tra di noi”.
La testimonianza, rilasciata ai microfoni di Radio Vaticana Italia, è di mons. Ottavio Vitale, rogazionista, vescovo di Lezhë, in Albania, tra i partecipanti alla XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi. “Quello dei giovani - spiega il presule - è un tema che sta a cuore a tutti e credo anche che siamo orientati sulla strada giusta per venire incontro a quelle che sono le loro esigenze”. Intervista.
I giovani ci chiedono momenti di Adorazione Eucaristica
“A me in particolare - chiarisce il vescovo della chiesa albanese - toccano i temi del discernimento e della vocazione. Sono i temi su cui è incentrata tutta la mia pastorale diocesana in Albania e ho costatato che i giovani apprezzano molto questi argomenti”. “In particolare - sottolinea mons. Vitale - nel documento finale del cosiddetto pre-sinodo, i giovani hanno espresso il bisogno di praticare l’Adorazione Eucaristica e la preghiera contemplativa. Anche nella mia esperienza personale di pastore, in Albania, in un recente incontro che ho avuto con i giovani c’è stata una richiesta forte dei partecipanti perché ci sia più attenzione per la preghiera e in particolare per quella davanti all’Eucarestia: l’Adorazione Eucaristica”. “E lo abbiamo sperimentato concretamente”, aggiunge. “Perché tante volte quando abbiamo organizzato degli incontri giovanili abbiamo preso atto che il momento più importante e intenso è quello dell’Adorazione Eucaristica”. “I giovani non hanno affatto timore, vergogna o paura di mettersi in ginocchio davanti all’Eucarestia a pregare. Ci chiedono questi momenti così importanti e quindi ci chiedono anche il silenzio e la preghiera personale”.
Dobbiamo ‘pregare’ con loro, non solo ‘organizzare’
“Io ritengo - prosegue il vescovo di Lezhë - che tutta la nostra attenzione vada concentrata su questo aspetto, più che su quello sociologico o pedagogico. Credo che i giovani abbiamo bisogno di sentire che i loro pastori li amano in modo particolare e che offrono loro tempi e spazi per la preghiera e l’Adorazione”. “Tutto ciò - sottolinea - ‘stando con loro’ e non solo ‘organizzando’ qualcosa per loro”. “Dobbiamo stare con loro, pregare e avere momenti di Adorazione con loro. È quello che i giovani desiderano: vedere i loro pastori pregare con loro”.
Adorazione, occasione di discernimento vocazionale
“L’ Adorazione Eucaristica - aggiunge mons. Vitale - credo sia non solo un modo per avvicinare i giovani che si sono allontanati dalla Chiesa e che, ritengo, cercano questi momenti per tornare a Cristo e alla Chiesa, ma anche un momento opportuno per verificare eventuali vocazioni alla vita religiosa e sacerdotale”.
Sulla strada giusta
“In conclusione - termina il vescovo di Lezhë - io sono molto ottimista sui frutti di questo Sinodo. Credo ci saranno buoni risultati. Forse i frutti li vedremo più in là, ma sono convinto che siamo sulla strada giusta e dobbiamo percorrerla”.
(da vatican news)