Nello stemma di Mons. Leonardo D’Ascenzo nuovo Arcivescovo
di Trani-Barletta-Bisceglie il motto rogazionista “Messis quidem multa”
La Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie in festa accoglierà sabato 27 gennaio il suo nuovo Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo, dopo aver vissuto “in trasferta” l’importante giornata della sua Ordinazione Episcopale, avuta luogo nel pomeriggio di Domenica 14 gennaio 2018 nel Palasport “Spartaco Bandinelli”, in Velletri, Diocesi di appartenenza dell’eletto. Il nostro Superiore Generale P. Rampazzo Bruno ha fatto giungere al nuovo Arcivescovo il saluto augurale di tutti i Padri Rogazionisti e in particolare quello dei confratelli di Trani.
Il sottoscritto che descrive l’evento ha partecipato invitato da amici sacerdoti del Clero di Velletri e dal Vicario di Selva Candida del presbiterio di Porto di cui don Leonardo è stato pure pure compagno di studio e poi Rettore al Seminario Regionale di Anagni. Ma anche come rogazionista pugliese, legato alla cittadina di Trani, sede di un Istituto/Parrocchia con annesso il Santuario Madonna di Fatima, retti dai Rogazionisti.
Il Rito di Ordinazione si è svolto non nella Cattedrale della Città, ma in uno stadio: “un immagine molto cara alla teologia paolina quasi a significare – è stato all’inizio – il nuovo servizio del Pastore e per dare la possibilità al maggior numero possibile di persone di poter partecipare a questo importante evento ecclesiale di cui nessuno fosse privato. ”
Infatti, le due tribune del Palazzetto di entrambi i settori erano gremite dal lato sinistro da un numero stragrande di fedeli giunti dalle cittadine pugliesi con pullman e mezzi propri e dal lato destro dai numerosissimi fedeli della locale Diocesi, ben distinti come si usa per le tifoserie di due squadre in competizione.
Mentre il settore sottostante dell’area centrale da gioco era riservato a tutti gli altri invitati speciali e in particolare: Gruppi, Movimenti e Associazioni, Delegazioni cittadine, Sindaci e Autorità. I numerosi sacerdoti concelebranti delle Diocesi di Velletri e di Trani-Barletta-Bisceglie erano vicino sotto il presbiterio/palco allestito per la circostanza.
In prima fila sedeva la famiglia D’Ascenzo con l’anziano papà novantenne visibilmente commosso che all’offertorio, sostenuto e accompagnato dall’altro fratello e dai nipoti, ha portato i doni all’altare.
La celebrazione è stata presieduta da Sua Eccellenza Rev.ma Monsignor Vincenzo Apicella, Vescovo della Diocesi di Velletri-Segni il quale ha associato a sé come Ordinante Principale altri due Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari e Mons. Lorenzo Loppa, Vescovo di Alatri-Segni.
Oltre i numerosi sacerdoti partecipanti e concelebrani, provenienti dalle varie Parrocchie che compongono le rispettive Diocesi della Puglia e del Lazio, vi erano oltre una ventina di Vescovi concelebranti compreso Mons. Gino Reali. Assistevano pure al S. Rito due porporati le Em.ze Card. Angelo Amato e Card. Salvatore De Giorgi.
Il motto scelto da Monsignor Leonardo D’Ascenzo per il suo ministero episcopale è dichiaratamente rogazionista: il passo del Vangelo di Luca: “Messis quidem multa” (Lc 10,2),- messo alla base dello stemma - quello dove Gesù dice ai suoi discepoli “La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe”. Il fascio di spighe di grano, in basso sul motto, richiama il fil rouge della vita e del ministero sacerdotale di don Leonardo, caratterizzato già dall’impegno nell’ambito della pastorale delle vocazioni e rimanda alla terra di Puglia, granaio d’Italia. Al centro, peraltro, le colline e la valle, chiaro riferimento al paese natale, Valmontone, città adagiata su vari colli e valli, Vallis montanae.
Mons. Vincenzo Apicella nell’omelia della S. Messa così dice: “Don Leonardo oggi riceve lo Spirito Santo per donarlo, a sua volta, alla sua Chiesa. Questa si chiama tradizione che poi si trasmette e si rinnova dall’umanità di Cristo, che oggi contempliamo. Così Dio compie l’atto più importante che può fare, cioè donare il suo Spirito”. Gli altri passaggi più significativi dell’omelia sono stati questi: “Leonardo è un uomo che mette il Signore davanti a tutto. Oggi gli viene affidato questo ministero e lui si fa carico di essere guida e maestro con rigore e con la sua naturale inclinazione a non scendere a compromessi. Ma questo lo dico senza volere spaventare gli amici di Trani. Lo ringrazio per quello che ha fatto in tutti questi anni per la nostra Diocesi di Velletri-Segni”.
Ha proseguito, concludendo: “ Per questo ci sentiamo come quella mamma che accompagna il figlio all’altare per il matrimonio. Siamo sicuri che Leonardo saprà dare tutte le sue energie per il suo gregge. Leonardo! ti facciamo l’augurio che tu possa trovare nel tuo presbiterio tanti sacerdoti come te, come tu sei stato nel nostro”.
La celebrazione si è protratta per oltre due ore, ma è stata vissuta sempre festosa ma con raccoglimento e con gioia che è esplosa al termine, quando il neo Arcivescovo è salito sulle tribune tra i fedeli, ornato delle insegne episcopali, per donare un abbraccio paterno a tutti e ricevere l’augurio per il suo nuovo servizio episcopale.
P. Spallone Renato
Si allega il messaggio del Padre Generale
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