Roma 31 luglio 2022
Carisssimi Amici
Il cammino di santitá del Padre Palma procedeva a velocitá spedita, e il tutto, a quanto è dato rilevare, era incastonato nello schema della Volontá di Dio, che senza alcun dubbio guidava direttamente, anche se l’erta si faceva piú ripida all’approssimarsi della vetta, al Paradiso. Infatti negli ultimi tre anni della sua vita, vissuti giorno dopo giorno nel discernimento e a stretta dipendenza alla Divina Volontá, incontrata nella sofferenza di un castigo immeritato, e più ancora nel dolore causato dall’infamia alla sua innocenza, onorabilità e delicatezza di coscienza. Questa sua virtú eroica la troviamo come nel tempo della produzione del frutto il cui albero era stato alimentato da lontano, e mano a mano, sempre piú curato allo stimolo diretto della luce della Divina Volontá, proprio alla fonte immediata delle Rivelazioni di Gesú alla Serva di Dio Luisa Piccarreta . Per poter percepire il forte influsso, quasi la decisa esclusività della vita eroica del servo di Dio in dipendenza della Divina Volontá, riportiamo la risposta di un teologo qualificato al quesito presentato dal Padre Palma sulla “ bontá” del libro <La Divina Volontá>, che in seguito lui fece approvare dall’Autoritá Ecclesiastica, e pubblicare, insieme all’altro tesoro di libro <La Vergine Maria nel Regno della Divina Volontá>, come accennato anche nell’ultimo messaggio.
La risposta è quanto mai indicativa e persuasiva dell’influsso a aprirsi a Dio, cercando il suo divino Volere.
P.Antonio Chirulli - rogazionista
DOTT. P. DOMENICO FRANZE’ O.F.M.
Medico-Chirurgo Prof. di Fisiologia e Medicina Missionaria nel Collegio Internazionale S. Antonio Socio di merito della Pontificia Accademia Romana di M.I. Roma - ViaMerulana, 124 - Telef. 71.334
PACE E BENE! Reverendo Padre Palma,
Circa un anno addietro, e precisamente nello scorso Settembre, V.R. consegnava a me,
da parte anche di un autorevole Personaggio, due copie del Libro intitolato NEL REGNO DELLA DIVINA VOLONTA; e (Storia di un’Anima) - Parte I - ALBA CHE SORGE - ecc.; allo scopo che da me si desse un giudizio su detta Opera, il cui Autore si era trincerato nel più stretto incognito.
Ebbene, Rev.do Padre, come sa, io non mi sono accontentato di leggere il Libro in parola, ma ho preteso anche, pel meglio del mio giudizio, di conoscere la persona che l’ha scritto.
Dopo aver letto le parole ed aver parlato con chi ha scritto, non mi sono fermato alla mia sola convinzione, ma ho cercato anche il parere di alcuni tra i miei competenti Confratelli Religiosi, di uno dei quali Le accludo una breve relazione, e cioé del Padre Conealvo Valle, Professore di Teologia in questo nostro Collegio Internazionale di S.Antonio ed Esaminatore Delegato, per la Revisione dei nostri Libri.
In verità, a chi non avesse tempo e voglia di percorrere il volume, basterebbe dare uno
sguardo all’Indice del medesimo, per vedere come, un’anima chiamata da Dio alla
perfezione e innalza con passo e salita graduale, per le vie del distacco ed
annichilimento, delle tentazioni e delle prove, fra le quali, durissima, una che si trascina
da ben quarantasei anni.
A me che sono un Medico, fa semplicemente meraviglia il fatto che nella paziente, io
non abbia riscontrato piaga alcuna di decubito od altra erosione della pelle in una
persona costretta a stare immobilizzata a letto, per si lungo periodo di anni.
A me che sono Religioso Regolatore dà tanto conforto avere avuto assicurazione, che
in così lunga sequela di anni, i Medici, i Confessori, gli Arcivescovi Ordinari, non
abbiano mai, dopo prove esaurienti, scoperto frode alcuna. A me infine, che sono
Sacerdote, gode l’animo di aver riscontrato nella paziente, non solo tutta la delicata
integrità delle virtù cristiane, ma inoltre un’anima tendente alla perfezione, illuminata da una grazia speciale.
A parte quanto Nostro Signore par che si degni di operare in quest’anima, per purificarla e renderla degno strumento di misericordia per i suoi simili, io noto in questi scritti
Un’idea dominante, che potrei chiamare l’idea madre della esistenza di questa creatura LA DIVINA VOLONTA’. La povera paziente chiama tutte le anime a penetrare nel male delle singole volontà personali, e vuole far constatare che come uno solo è il male comune di tutte le volontà umane, cioè il peccato, così una sola è l’universale medicina
per tutti gli uomini peccatori, cioè che la Santissima Volontà di Dio sia la vita della volontà umana.
Se l’Opera di cui parliamo non facesse altro che inculcare in chi legge i diritti di Dio e del suo Divin Volere, affermare il suo supremo potere su tutte le umane volontà e su tutti i poteri e Regni della nostra minuscola terra, io direi che ciò sarebbe già molto per il bene delle anime. Reverendo Padre, con giudizio da Medico e da sacerdote, le dico che soltanto uno spirito così mortificato e perennemente mortificato, soltanto una volontà umana fusa alla Volontà Divina, può assurgere a concezioni così basilari e
fondamentali come quelle che manifesta quest’anima; la quale senza studi profondi e senza scuola, da sola nel letto del suo dolore e del suo spasimo, con una cultura
letteraria, teologica ed ascetica limitatissima, parla con vera competenza, delle piú
astruse questioni, risolve i più difficili problemi, conduce l'anima di chi legge i suoi
scritti, nei campi più profumati della virtù.
Non è qui certo il caso che io riferisca sulle prove fisiche, psicofisiche e morali da me
esperite sulla paziente, io ho la certezza morale, anche perché chi scrive ha
sessantacinque anni suonati ed é alieno di tutto ciò che sa di mondo e da tutto ciò che e
l’immoderazione, dico, ho la certezza morale, per quanto é dato all’uomo, che il Libro da V.R. presentatomi potrà fare un gran bene, specialmente perché è dettato da uno spirito
retto e senza infingimenti.
La ringrazio della bella occasione che mi ha offerto, e mi raccomando alle Sue degne preghiere, mentre mi raffermo: Di V.R. Affmo in C. J.
(Firm.) Fr. DOMENICO FRANZE’
Roma, Collegio 5. Antonio, 20 Luglio 1951
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