Il culto alla Madonna di Pompei si inizia nell’ultimo quarto del secolo scorso, quando, per lo zelo dell’avv. Bartolo Longo, oggi Servo di Dio, e della contessa De Fosco, che fu poi sua consorte, sorse, appunto nella desolata valle di Pompei, un tempio che, nella intenzione dei fondatori voleva essere una modesta chiesetta per i contadini dei dintorni, ma invece divenne ben presto tempio preziosissimo ricco di arte e di marmi, di fama mondiale, a motivo delle grazie e dei miracoli operati dalla Santissima Vergine invocata sotto quel titolo. Come il Padre ne ebbe sentore, cominciò col mettere a servi-zio della Madonna di Pompei il suo estro poetico con la Salve, di cui abbiamo detto avanti, e che intitolò: Saluto della città di Messina alla SS. Vergine del Rosario di Pompei. (…) Nel 1909 il Padre, per la generosità del Vicario foraneo Sac. Francesco Antonuccio, aprì un suo orfanotrofio antoniano a S. Pier Niceto (Messina) con annessa chiesa dedicata alla SS. Vergine di Pompei e per vari anni vi predicò la novena. Ricordiamo i temi trattati nel maggio del 1910: La Madonna di Pompei è maestra dei popoli. Essa insegna: 1. I misteri; 2. La vigilanza e la preghiera; 3. Il pellegrinare di questa vita; 4. Le opere di carità: 5. La pazienza; 6. L’attaccamento al Papa; 7. La frequenza ai Sacramenti; 8. La fede nel soprannaturale; 9. Ricorrere a Lei nella valle di Lagrime (Valle di Pompei). (da TUSINO T., L’anima del Padre – Testimonianza – Roma (1973), pag. 346)
La Postulazione Generale ha stampato nella collana Padre Annibale oggi due libretti sul Santo Rosario. Si possono scaricare o richiedere al seguente indirizzo: Postulazione Generale dei Rogazionisti – Via Tuscolana 167 – 00182 Roma – Tel. 06.7020751 – e-mail: postulazione@rcj.org.
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