Pantaleone Palma, nato a Ceglie Messapica in una famiglia benestante, fu ordinato sacerdote nel 1899. Incaricato dell’insegnamento nel seminario di Oria (Brindisi), chiese di approfondire la sua formazione culturale alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Messina. I suoi progetti cambiarono quando conobbe il canonico Annibale Maria Di Francia (canonizzato nel 2004) e la sua opera a favore degli orfani e dei poveri, espressa nelle congregazioni delle Figlie del Divino Zelo e dei Rogazionisti del Cuore di Gesù.
Chiese al suo Vescovo ed ottenne di entrare tra i Rogazionisti, divenendo il primo e principale collaboratore del Santo fondatore. Si rivelò essere un uomo geniale e intraprendente. Fondò e organizzo le segreterie Antoniane per diffondere la devozione del pane di Sant’Antonio di Padova e con le offerte dei devoti antoniani costruì una decina di Istituti con annesse officine per avviare gli orfani, detti artigianelli, al lavoro. Sant’Annibale – che ben conosceva e stimava P. Pantaleone - prima di morire (1° Giugno 1927) lo nominò erede universale.
Questa scelta accrebbe in alcuni l’invidia e la gelosia nei suoi confronti creando un clima di sospetto. In seguito ad accuse infondate, fu deferito al sant’Uffizio e condannato nonostante le ritrattazioni degli accusatori: nel 1933, in seguito alla condanna, fu estromesso dalla Congregazione, sospeso dall’esercizio dei sacramenti e confinato alla Scala Santa (Roma) presso il convento dei Passionisti, i quali lo considerarono santo in vita e dopo la morte.
Padre Pantaleone si offrì come vittima per il bene della famiglia rogazionista, confidando unicamente in Dio, dichiarandosi sempre innocente, chiedendo la revisione del processo e la riabilitazione alla celebrazione della Santa Messa.
Il 6 agosto 1935 papa Pio XI gli concesse di tornare a celebrare la Messa, ma poco dopo, il 2 settembre 1935, padre Pantaleone morì improvvisamente. I suoi resti mortali, inizialmente sepolti presso il cimitero del Verano a Roma, sono stati traslati nel Santuario di Sant’Antonio di Padova a Oria il 12 settembre 2013.
Il 22 ottobre 2021 il cardinal Angelo De Donatis, Vicario del Santo Padre per la diocesi di Roma
Alleghiamo il messaggio del Padre Generale
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