«Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo». (Lc 2, 4-7)
Carissimi,
mentre vengo a voi con questa mia per rivolgervi gli auguri più cari per il Santo Natale e per il Nuovo Anno 2011, avverto ancora la trepidazione per l’incarico che il Capitolo Generale ha voluto affidarmi, che da un lato mi fa sentire il peso della grande responsabilità che esso comporta, ma dall’altra mi avvicina particolarmente a ciascuno di voi, nella fraterna condivisione di un cammino che ci unisce, dietro le orme di tanti confratelli e membri della nostra Famiglia religiosa che esemplarmente ci hanno preceduti e, prima ancora, dietro i passi del nostro amato Fondatore, Sant’Annibale Maria Di Francia.
Il nostro Capitolo Generale si è aperto nel suo nome, significativamente con la benedizione e collocazione della sua ieratica e maestosa statua in una nicchia esterna della basilica di San Pietro. Il Santo Padre, Benedetto XVI, nel messaggio che ha indirizzato all’assise capitolare ha voluto sottolineare questo legame che è fondamentale per ciascuno di noi.
“Conservate fedelmente il patrimonio spirituale tramandatovi dal vostro fondatore, sant'Annibale Maria Di Francia, che amò con intensità il Cristo, e a Lui sempre si ispirò nell'attuazione di un provvido apostolato vocazionale come pure di una coraggiosa opera in favore del prossimo bisognoso. Seguite il suo esempio e proseguitene con gioia la missione valida ancora oggi, pur se sono mutate le condizioni sociali in cui viviamo”.
Abbiamo bisogno di attingere da Padre Annibale l’amore immenso per Gesù Bambino, il dono di saperci avvicinare al suo presepe e gustare l’incanto della sua innocenza, affidata a Maria e Giuseppe, e contemplare la sua povertà e l’amore per i poveri che chiama per primi accanto a sé.
Soprattutto abbiamo bisogno di cogliere, dalla poesia del Natale, il mistero del “Figlio di Dio” che si fa “Figlio dell’uomo”, per condividere la debolezza della nostra umanità e rigenerarla nella gloria alla quale l’aveva chiamata fin dal principio.
Il tempo santo di Avvento, nel quale siamo entrati, ci aiuterà ad affrettare - secondo l’invito della liturgia - questo incontro di salvezza.
Nello spirito di questa fraternità e nella vicinanza, proprie del Natale, desidero rendervi partecipi, con semplicità, del cammino avviato, assieme ai confratelli del Consiglio Generale, in questi primi mesi.
Dopo le consegne compiute in settembre con il Governo Generale uscente, è stato avviato attraverso due Commissioni l’esame degli elaborati del Capitolo Generale: le Costituzioni e Norme ed il documento capitolare “La Regola di Vita Rogazionista”.
Il mese successivo ho accompagnato il Capitolo della Provincia Latino-Americana; nello stesso tempo, per mezzo del Vicario Generale, P. Bruno Rampazzo, ho compiuto l’apta consultatio della Delegazione Filippina in vista del rinnovo del suo Governo. Il nuovo Governo della Delegazione sarà promulgato in occasione dell’Assemblea di quella Circoscrizione programmata nei giorni 27-28 dicembre. All’inizio di febbraio, per lo stesso motivo, si avvierà l’apta consultatio anche nella Delegazione USA.
Dal 14 novembre ci siamo riuniti in Consiglio, presso la nostra Casa di Assisi, per esaminare il documento capitolare “La Regola di Vita Rogazionista” e la normativa aggiornata dal Capitolo, e per avviare la programmazione generale. Il documento capitolare, approvato, è in fase di stampa, in lingua italiana. Subito dopo sarà pubblicato anche nelle diverse lingue della Congregazione. La normativa, appena possibile sarà presentata alla Sede Apostolica per l’approvazione.
Il 30 novembre abbiamo avuto una riunione di Consiglio congiunta, fra il Consiglio Generalizio nostro e quello delle Figlie del Divino Zelo, per valutare insieme la possibilità di collaborazione in particolari ricorrenze e/o in settori di apostolato. L’auspicio è che ad ogni livello possiamo crescere con le Consorelle nella condivisione del carisma.
In gennaio e febbraio, poi, si accompagneranno i Capitoli delle due Province Italiane.
Intanto in questi mesi di avvio, da parte mia e dei Consiglieri Generali, come pure dell’Economo Generale, siamo impegnati nel camminare insieme in piena comunione e facciamo il possibile per approfondire la comprensione del mandato che ci è stato affidato e nello stesso tempo per migliorare la conoscenza di quelle realtà che, in quanto Governo Generale, siamo chiamati ad animare ed accompagnare.
Fra gli impegni che intendiamo condividere insieme, come Istituto, in questo anno desidero ricordarne alcuni. Anzitutto la Giornata Missionaria Rogazionista, presentata in questi giorni con un’apposita lettera circolare, con il progetto di solidarietà a favore della stazione missionaria di Nalgonda (Andhra Pradesh – India). Dalle illustrazioni e dagli stampati, curati dall’Ufficio Missionario Centrale, risulta la significativa vicinanza fra questo prezioso apostolato a favore dei ragazzi in difficoltà e l’impegno svolto dal nostro Padre Fondatore negli inizi della Pia Opera in Messina.
Ricordo inoltre che, nella prima metà di maggio, dopo il rinnovo di quattro Governi di Circoscrizione, vi sarà la Conferenza dei Superiori di Circoscrizione, ormai divenuta annuale appuntamento importante della Congregazione. Senza dubbio costituirà una preziosa esperienza di unità, di ascolto reciproco, di condivisione e di sostegno per il bene dei nostri singoli Confratelli e della Congregazione.
Un altro momento importante del cammino dell’Istituto, a livello centrale, sarà il corso quinquennale di formazione permanente, previsto per quest’anno orientativamente dal 25 settembre al 16 ottobre, secondo la nuova modalità avviata nel precedente sessennio, che si sviluppa in tre settimane: la prima di aggiornamento, la seconda carismatica presso i luoghi del Padre, e la terza con il pellegrinaggio in Terra Santa. Anche questo appuntamento sarà un arricchente momento di crescita nel cammino di formazione permanente, nella fraternità e comunione.
Il nostro cammino si compie nella Chiesa e con la Chiesa. Vogliamo accogliere con gioia l’Esortazione Apostolica post-sinodale “Verbum Domini” del Santo Padre Benedetto XVI, del 30 settembre 2010, nella quale fra l’altro raccomanda che “le acquisizioni del Sinodo influiscano efficacemente sulla vita della Chiesa” (…) “affinché la Bibbia non rimanga una parola del passato ma una parola viva ed attuale”.
A riguardo, desidero anche ricordare le bellissime parole che lo stesso Santo Padre ha rivolto a noi Superiori Generali nell’udienza concessa il 26 novembre, in occasione dell’Assemblea Generale:
“Questo ha significato ripensare il senso stesso della vostra vocazione, che comporta, prima di tutto, il cercare Dio, quaerere Deum: siete per vocazione cercatori di Dio. A questa ricerca consacrate le migliori energie della vostra vita. Passate dalle cose secondarie a quelle essenziali, a ciò che è veramente importante; cercate il definitivo, cercate Dio, mantenete lo sguardo rivolto a Lui. Come i primi monaci, coltivate un orientamento escatologico: dietro il provvisorio cercate ciò che rimane, ciò che non passa (cfr Discorso nel Collège des Bernardin, Parigi, 12 settembre 2008). Cercate Dio nei confratelli che vi ha dato, con i quali condividete la stessa vita e missione. Lo cercate negli uomini e nelle donne del nostro tempo, ai quali siete inviati per offrire loro, con la vita e la parola, il dono del Vangelo. Lo cercate particolarmente nei poveri, primi destinatari della Buona Notizia (cfr Lc 4,18). Lo cercate nella Chiesa, dove il Signore si fa presente, soprattutto nell’Eucaristia e negli altri Sacramenti, e nella sua Parola, che è via maestra per la ricerca di Dio, ci introduce nel colloquio con Lui e ci rivela il suo vero volto. Siate sempre appassionati cercatori e testimoni di Dio!”.
Carissimi, come figlio della terra del Brasile e della Congregazione, non posso fare a meno di sentire l’importanza di questo momento nel quale la nostra Famiglia religiosa, prendendo consapevolezza della ricchezza dei suoi figli provenienti da diversi paesi e culture, mi ha chiamato ad animarla ed accompagnarla.
Sono cosciente della mia inadeguatezza ma nello stesso tempo desideroso di dedicarmi totalmente al bene del nostro Istituto, con il sostegno del Consiglio Generalizio, la fraterna collaborazione dei Superiori delle Circoscrizioni, la vicinanza di ciascuno di voi, confratelli e membri della comune Famiglia del Rogate.
Il mistero del Natale che celebriamo costituisce la parabola dell’azione di Dio che nella semplicità e nella povertà, nella disponibilità ed obbedienza, realizza la sua opera di salvezza.
Vogliamo insieme lasciarci illuminare da questa scuola perché in ciascuno di noi e nella nostra Congregazione si possano compiere i disegni del Signore.
È questo il mio augurio più fervido, per ciascuno di voi e per i vostri familiari, che affido alla benedizione dei Divini Superiori, per l’intercessione del nostro Fondatore, Sant’Annibale Maria Di Francia.
Buon Natale e un felice Anno Nuovo nella grazia del Signore.
P. Angelo A. Mezzari, rcj, Sup. Gen.
Si allegano gli auguri in lingua inglese e portoghese.
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