Giornata Missionaria Rogazionista 2021

Roma, 23 gennaio 2021 - Carissimi, Vi giunge con un certo ritardo l’annunzio della Giornata Missionaria Rogazionista 2021, per l’insieme dei disagi che ci ha portato la pandemia. La situazione di difficoltà si protrae, ormai quasi da un anno, e non sappiamo ancora quando potremo uscirne fuori.

            È importante che facciamo il possibile per assicurare il nostro cammino spirituale e, con le limitazioni la pandemia comporta, svolgiamo nel miglior modo possibile il nostro apostolato.

            L’annuale Giornata Missionaria Rogazionista (GMR) ci chiama a guardare alla vocazione missionaria di ogni cristiano e, a maggior ragione di ogni persona consacrata.

            L’evangelista Luca ci dice che Gesù designò settantadue discepoli e li “inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi.dunque il della perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando (…) e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio” (Lc 10, 2-9).

Tutti noi, in quanto “discepoli del Signore”, siamo inviati ad annunziare che il regno di Dio è vicino; noi figli e figlie di Padre Annibale, in particolare siamo chiamati a testimoniare e annunziare il vangelo del Rogate che, come ci ha insegnato il nostro santo Fondatore, è speciale segreto di salvezza per tutto il mondo.

La missionarietà è una nota costitutiva della Chiesa, di ogni battezzato, ed è vissuta nella condizione specifica della propria vocazione: missionari/e sono coloro che lasciano il paese di origine e si recano nelle terre di missioni; missionari/e sono anche coloro che, nel luogo in cui risiedono, sostengono con la preghiera i missionari e le missionarie, promuovono con l’annunzio la sensibilità missionaria e la solidarietà anche economica. 

La missione di Padre Annibale sono stati gli orfani e i poveri che ha incontrato numerosi sui suoi passi. Egli nello stesso tempo ha “sognato” e anche preparato con indicazioni puntuali la missione dei suoi figli e delle sue figlie che il Signore gli avrebbe dato. Il suo cuore, innamorato del Signore e delle anime, si dilatava per abbracciare tutto il mondo.

È stata, e rimane, una grande prova del Signore la pandemia nella quale ci troviamo. La fede ci dice che è stata anche una Sua chiamata. Vediamo che la globalizzazione attuale ci espone a calamità che ci raggiungono da ogni parte del globo, mentre la comunicazione in tempo reale ci rende consapevoli che siamo, nel bene e nel male, una grande famiglia.

Lo sguardo evangelico, che deve accompagnarci, ci conduce a porre la nostra attenzione in particolare verso piccoli e poveri che in questo flagello sono, fra tutti, maggiormente colpiti. Tutto questo ci chiama ad una maggiore sensibilità e solidarietà, a partire dalla preghiera quotidiana. Dobbiamo convenire che, anche la pandemia, ci spinge a riscoprire la nostra missionarietà.

Papa Francesco, nell’introdurre la sua Enciclica Fratelli tutti, confessa: “Proprio mentre stavo scrivendo questa lettera, ha fatto irruzione in maniera inattesa la pandemia del Covid-19, che ha messo in luce le nostre false sicurezze”. Poi aggiunge: “Desidero tanto che, in questo tempo che ci è dato di vivere, riconoscendo la dignità di ogni persona umana, possiamo far rinascere tra tutti un’aspirazione mondiale alla fraternità. Tra tutti: «Ecco un bellissimo segreto per sognare e rendere la nostra vita una bella avventura. Nessuno può affrontare la vita in modo isolato […]. C’è bisogno di una comunità che ci sostenga, che ci aiuti e nella quale ci aiutiamo a vicenda a guardare avanti. Com’è importante sognare insieme! […] Da soli si rischia di avere dei miraggi, per cui vedi quello che non c’è; i sogni si costruiscono insieme».Sogniamo come un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli!” (n. 7-8).

Dobbiamo convenire che soltanto la fraternità, dono dello Spirito, è capace di aprire la nostra mente e il nostro cuore alla missione.

La GMR vuol essere, anzitutto, un’occasione per approfondire la nostra missionarietà e per ravvivare la sensibilità missionaria, anche intorno a noi. Per tale motivo questa Giornata promuove un progetto di solidarietà.

Nel calendario del Governo Generale, riportato nella programmazione del sessennio, il progetto della GMR per il 2021 era previsto a favore della parrocchia di Ebebda, della Quasi Provincia San Giuseppe, una nuova fondazione particolarmente bisognosa di aiuto. Purtroppo, per motivi tecnici, si è dovuto compiere una scelta diversa, e rimandare il progetto ad altra data.

Accogliendo la proposta dell’Ufficio Missionario Centrale, pertanto, si è deciso di promuovere il progetto della GMR 2021 a favore del “Colegio Hogar San Agustín” in Tucuman – Argentina sede della Provincia San Luca.

È in fase di approvazione definitiva un progetto della CEI per la costruzione della scuola, che si vuole integrare con una collaborazione straordinaria per l’acquisto del materiale necessario: arredamento scolastico, attrezzature per la didattica, accesso a internet, attrezzature informatiche (computers stampanti, scanner, fotocopiatrice, lavagne luminose ecc.) per un totale di € 50.000,00, divenendo così l’obiettivo della GMR 2021.

Verso questo gesto di generosità verso i fanciulli poveri ci muove ancora la parola del Papa: “Ogni essere umano ha diritto a vivere con dignità e a svilupparsi integralmente, e nessun Paese può negare tale diritto fondamentale. Ognuno lo possiede, anche se è poco efficiente, anche se è nato o cresciuto con delle limitazioni; infatti, ciò non sminuisce la sua immensa dignità come persona umana, che non si fonda sulle circostanze bensì sul valore del suo essere. Quando questo principio elementare non è salvaguardato, non c’è futuro né per la fraternità né per la sopravvivenza dell’umanità” (FT n. 107).

            Carissimi, vi invito a prendere visione del progetto predisposto dall’Ufficio Missionario Centrale, a divulgarlo e sostenerlo, chiedendovi gentilmente che il vostro contributo sia inviato all’Ufficio Missionario entro il mese di giugno 2021.

            Affidiamo il buon esito della GMR 2021 ai Divini Superiori, per l’intercessione del nostro Fondatore, sant’Annibale Maria.

            Con questo augurio vi saluto con affetto nel Signore.

P. Bruno Rampazzo, R.C.J. Superiore Generale

P. Matteo Sanavio, R.C.J. Consigliere Generale per le Missioni                                             

P. Fortunato Siciliano, R.C.J. Segretario Generale

 

 

 

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