Messina, Casa Madre
Sabato, 18 febbraio 2023, abbiamo ricordato alla Casa Madre il quindicesimo anniversario della riapertura della Mensa dei poveri di Sant’Antonio, erede della caldaia dei poveri di P. Annibale al quartiere Avignone che è stata, ed è, nel tempo la concretizzazione della celebre espressione dialettale che ancora oggi si ripete in città: Chista èaa casa du Padri Francia, cu veni s’assetta e mancia.
La riapertura della Mensa, in una forma moderna e organizzata con l’Associazione di Volontariato S.Antonio e S.Annibale ONLUS, è avvenuta lunedì, 11 febbraio 2008, dapprima nell’immobile di Via Ghibellina, poi trasferita nei locali della stessa Casa Madre dove tuttora funziona. Essa prevede la preparazione quotidiana della cena per i poveri che si presentano. Si arriva mediamente a circa 300 pasti.
Dobbiamo l’iniziativa alla sollecitudine del Provinciale del tempo, P. Bruno Francesco, e alla lungimirante concretizzazione di P Vincenzo Latina, superiore della Comunità, con un iniziale piccolo gruppo di volontari che si resero subito disponibili. Da evidenziare allora la fattiva collaborazione di Madre Felicina delle FDZ della comunità della casa. Nel tempo i volontari, suddivisi in 7 gruppi per ogni giorno della settimana, raggiunsero il numero di 200. Oggi, dopo la pandemia durante la quale, grazie a P. Adriano Inguscio è continuato ininterrottamente il servizio, raggiungono il numero di un centinaio.
La celebrazione dell’anniversario ha comportato la partecipazione dei volontari alla S. Messa vespertina, durante la quale P. Mario Magro, Rettore della Basilica, ha evidenziato l’importanza del volontariato rogazionista. Di seguito, nei locali della mensa, si è svolto un festoso incontro dove i volontari hanno ricevuto in omaggio una personalizzata pergamena ricordo. Doverosi alcuni riconoscimenti con targhe speciali ai già citati religiosi P. Latina Vincenzo, P. Mario Magro, P. Adriano Inguscio e a tre volontarie: Rosa Lo Presti, Pina Maria Midili, Elena Ricciari, che prestano un servizio ininterrotto da quindici anni.
Per tutti è stata l’occasione di ritrovarsi insieme per rinnovare il proprio impegno di volontariato che è mettere a disposizione se stessi, le proprie capacità, le competenze, il tempo per altri fratelli più bisognosi nel segno della solidarietà umana e cristiana nello spirito del Santo Fondatore, P. Annibale.
(G.N.)
