“Famiglia cristiana” fa memoria del genocidio del Rwanda nel 25° anniversario di quel tragico evento e presenta il libro di Padre Giorgio Vito “Diario di un genocidio”, edito da “Il pozzo di Giacobbe”.
Sul settimanale Famiglia Cristiana del 7 aprile 2019 un articolo per ricordare 25 anni dal genocidio in Rwanda, il paese delle mille colline, riportando l’esperienza del confratello rogazionista Padre Vito Giorgio che racconta questi drammatici giorni in un libro da lui pubblicato (Ruanda 1994. Diario di un genocidio, edizioni Il pozzo di Giacobbe), avendo egli vissuto quei giorni quale testimone e protagonista assieme a Padre Eros Borile. Durante quei giorni all’Orfanotrofio Antoniano di Nyanza, gestito dai Padri Rogazionisti, vennero accolti e salvati centinaia di bambini che non avevano altra via per scampare alla morte.
Tanti tra loro, oggi ormai adulti, esprimono la loro gratitudine ai sacerdoti che li hanno protetti in quei giorni; lettere riportate nel Diario di padre Giorgio Vito.
Il Comune di Padova, con il Patrocinio della Regione Veneto, il 2 ottobre del 2011, ha voluto assegnare a Padre Vito Giorgio e Padre Eros Borile, il titolo di "Giusti del Mondo" nel corso di una cerimonia pubblica nel Giardino dei Giusti.
Nel corso del genocidio perpetrato in Rwanda nel 1994, il Centre social "St. Antoine" per minori di Nyanza (Rwanda) divenne infatti punto di riferimento e di ricovero per i minori in pericolo di entrambe le etnie (tutsi e hutu). "In un momento di reale pericolo per le loro vite – racconta Alberto Mabilia, presidente AdP – hanno scelto di rimanere con i perseguitati che si affollavano nel Centro (raggiungendo il numero di circa un migliaio) facendo fronte alle incursioni delle fazioni in guerra e affrontando la situazione con coraggio, prudenza e saggezza, riuscendo ad assicurare non solo l’incolumità ma anche il sostentamento a tutti i rifugiati".
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