Curia Generalizia

XXX Corso di Esercizi spirituali Famiglie Rog Italia

In questi giorni a Morlupo (Roma) le Famiglie Rog italiane sono riunite per il XXX Corso di Esercizi Spirituali Annuali, sul tema "La missione della Famiglia Rog. La famiglia Oggetto e Soggetto dell'evangelizzazione". Gli esercizi sono iniziati lunedì 18 e termineranno venerdì 22 agosto, e accolgono circa 30 famiglie con i loro figli provenienti da Como, Trezzano S.N. (Milano), Atripalda (AV), Napoli, Messina e Palermo. Quest'anno gli incontri, oltre ad essere animati dalle stesse coppie, vedono la presenza dei Padri Angelo A. Mezzari, Superiore Generale, P. Silvano Pinato, P. Raffaele Sacco e P. Matteo Sanavio.

 

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Dora Aleffi nella casa del Padre

Alle prime ore di oggi, 20 agosto 2014, è tornata alla casa del Padre Dora Aleffi, fondatrice delle Missionarie Rogazioniste, con 85 anni di età. Negli ultimi tempi la salute di Dora, già da anni molto delicata, l'aveva obbligata a trasferirsi presso l'Oasi di Nazaret di Corato (BA), per ricevere cure più appropriate. I funerali saranno celebrati domani pomeriggio, presso il nostro Santuario della Madonna di Fatima a Trani, alle 16.00. Alle Missionarie Rogazioniste da parte di tutta la Famiglia del Rogate, va tutta la nostra vicinanza nella preghiera e nella comunione in questo momento così doloroso. Che il Signore la accolga nel Paradiso, assieme a S. Annibale e ai confratelli e consorelle del cielo.

 

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Primo anniversario della morte di P. Luigi Toffanin

Il prossimo sabato 23 agosto 2014 si compie il primo anniversario della morte di P. Luigi Toffanin, Superiore Maggiore della Quasi Provincia Rogazionista S. Tommaso, in India. La ricorrenza sarà celebrata tanto in India come in Italia, con i seguenti appuntamenti: ad Aluva (Kerala - India) sarà celebrata una santa messa solenne presieduta dal Superiore Maggiore P. Sajan Pazahil sabato 23 alle 11.00, mentre a Pincara (RO), P. Angelo A. Mezzari, Superiore Generale, celebrerà la santa messa domenica 24 alle 11.00. Continuiamo a pregare perché P. Luigi sia partecipe della sorte dei santi, accanto a S. Annibale e ai nostri Confratelli e Consorelle celesti.

 

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Beatificazione di Paolo VI

La notizia della prossima beatificazione di Papa Montini ci riempie di gioia, perché è stato proprio Paolo VI che ha dato di noi Rogazionisti una delle definizioni più belle e profonde: “Il nome stesso vi qualifica nella missione e nell’immagine di adoratori e di imploranti per la missione più alta e più bella di meritare e preparare le vocazioni per il Regno di Cristo” (14 novembre 1968). Il nostro confratello P. Leonardo Sapienza, profondo conoscitore della spiritualità e degli scritti di Paolo VI, ha curato la pubblicazione di numerosi libri su Papa Montini, alcuni dei quali vi segnaliamo per fare conoscere, anche attraverso le nostre stampe, la statura di questo grande Papa dei nostri tempi.

 

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P. Jonas Da Silva ci ha lasciato

Carissimi confratelli e Famiglia del Rogate, nel pomeriggio di ieri, 14 agosto, è giunta dall'Argentina la notizia della tragica scomparsa di P. Jonas Da Silva, morto in un incidente stradale a Tucumán. Sembra che stesse tornando a casa dopo la giornata lavorativa presso il centro educativo "Obispo Colombres", di cui era direttore e l'automobile che guidava si è scontrata addosso ad un albero. Portato subito in ospedale, i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. P. Jonas, nato a Braço do Norte, nello stato di Santa Catarina in Brasile, il 23 febbraio 1951, entrò nel seminario di Criciuma il 21 febbraio 1963 e lì fu ordinato sacerdote l'11 dicembre 1976. P. Jonas negli ultimi anni svolgeva la sua missione in Argentina, a Tucumán, come responsabile dell'Opera Socio Educativa Obispo Colombres. Già Consigliere Generale e Assistente Centrale degli Ex Allievi Rogazionisti dal 1998 al 2004, ha sempre svolto con zelo apostolico e grande disponibilità numerosi uffici e responsabilità nella Provincia San Lucas, in Brasile e in Argentina. Addolorati per la scomparsa di P. Jonas, innalziamo le preghiere di suffragio al Signore per la sua anima. S. Annibale lo accolga accanto a lui in Paradiso, assieme agli altri Confratelli Defunti e ai Celesti Rogazionisti.

 

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Preghiera e solidarietà per l'IRAQ

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P. Angelo A. Mezzari sollecita tutta le Comunità Rogazioniste, la Famiglia del Rogate e tutti gli uomini e donne di buona volontà ad un'azione concreta di vicinanza nella preghiera e nella solidarietà per i confratelli dell'Iraq, le loro famiglie, le suore Domenicane Irachene e il popolo cristiano perseguitato dai fondamentalisti islamici dell'ISIS. In allegato presentiamo la lettera del Superiore Generale in italiano, spagnolo e inglese, con le modalità per portare un aiuto ai nostri confratelli iracheni.

 

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50° di Ordinazione Sacerdotale

Il prossimo 3 agosto, alle ore 11.30, si celebra nel Santuario Madonna di Fatima, Trani (Bari), nella Santa Messa presieduta dal Superiore Generale, P. Angelo A. altaltMezzari, il 50° di sacerdozio dei Padri Giuseppe De Vito, Vito Muscillo, Fortunato Siciliano e Vincenzo Vollero. Del gruppo fa parte anche P. Rodolfo D’Agostino, che il Signore ha chiamato in Cielo lo scorso 5 luglio. I confratelli ricorderanno l’anniversario anche nelle seguenti date.

P. Giuseppe il 20 settembre alle ore 19.00, a Bari, nella chiesa parrocchiale del “Cuore Immacolato di Maria”.

P. Vito il 10 agosto, alle ore 10.30, ad Accadia (FG), ed inoltre il 17 agosto, alle ore 11.30, a Morlupo (Roma) nella chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista.

P. Fortunato il 9 agosto, alle ore 19.00, a Cittanova (RC) nel santuario di Maria SS. del Rosario, ed inoltre il 6 settembre, alle ore 19.00, a Roma, nella chiesa parrocchiale dei Santi Antonio e Annibale Maria.

P. Vincenzo il 21 settembre, alle ore 19.00, a Napoli, nella chiesa parrocchiale dei Santi Antonio di Padova e Annibale Maria.  Formuliamo ai confratelli i migliori auguri e siamo vicini nella preghiera. Alleghiamo il messaggio augurale indirizzato dal Padre Generale.

I funerali di P. Rodolfo D’Agostino

Nel pomeriggio di oggi, 31 luglio 2014, giunge da Van Nuys (CA, USA) all’aeroporto di Catania la salma di P. Rodolfo D’Agostino. Domani, 1° agosto, alle 10.30, sarà celebrata una Messa di suffragio, nella sua parrocchia di origine, a Floridia (SR), presente la sua sorella e i suoi nipoti. Lo stesso giorno, alle 17.00 una Messa, presieduta dal Padre Generale, sarà celebrata nel Santuario Basilica S. Antonio, a Messina. Quindi la salmalta sarà collocata nella cappella gentilizia della Congregazione, nel Gran Camposanto di Messina.  

Ordinazione Sacerdotale del Diac. Jean Baptiste NDAHIMANA

Carissimi confratelli, Vi invito tutti a ringraziare il Signore per l'Ordinazione Sacerdotale del nostro confratello rwandese il Diacono Jean Baptiste NDAHIMANA che si terrà nella cattedrale di Gikongoro il 03 Agosto 2014, Domenica. Lui sarà ordinato per  l'imposizione delle mani del Vescovo di Butare, Monsignor Philippe RUKAMBA. Lodiamo il Signore per le vocazioni che ci manda sopratutto nella nostra Quasi Provincia dell'Africa e preghiamo per la missione e l'apostolato fruttuoso del confratello. Padre Willy CRUZ, rcj Provinciale QPAalt

IRAQ - Intervista di P.Vito Magno a P. Jalal Yako

altaltRai-Radiouno (Domenica 27 luglio, ore 11,50)

La preoccupazione espressa dal Papa per le migliaia di cristiani iracheni, costretti dall’autoproclamato califfato dell’Isis a fuggire da Mosul, trova riscontro nell’opera dei confratelli rogazionisti impegnati tra i profughi di Karakosh. Padre Vito Magno, domenica scorsa su Rai-Radiouno, prima dell’Angelus del Papa, ha intervistato il superiore della comunità, Padre Jalal Yako.

Padre Jalal, dove ti trovi in questo momento?

A Karakosh, a quasi trenta chilometri da Mosul, nel nord dell'Iraq.

Cioè a ridosso dell'autoproclamato califfato Yadista!

Esattamente, al confine istituito dal Kurdistan per impedire all’esercito islamico di entrare nella piana di Ninive.

A che distanza da voi si trovano i miliziani islamici?

Si stanno avvicinando dopo aver preso il monastero più importante, Mar Behnam, precisamente  ad una decina di chilometri da noi.

Da dove provengono i rifugiati che state aiutando?

Per la maggior parte da Mosul. Sono più di centocinquanta famiglie in parte dislocate negli appartamenti disabitati di Karakosh,  e in parte in vari nuclei familiari. Siamo andati a trovarli con i giovani che  affiancano le nostre attività. Ci hanno raccontato il loro dramma, come sono stati cacciati via lasciandoli quasi nudi. Sono andati a bussare alla loro porta all’una di notte, hanno marchiato le loro case con la lettera "N" (Nazareni) per discriminarli. Una ragazza li ha rimproverati senza paura, l'hanno presa e messa a terra per decapitarla, ma deve esser successo qualcosa perchè è riuscita a fuggire.

Oltre alla Chiesa, chi pensa a questi profughi?

Ci sono organizzazioni locali dello Stato Iracheno. Grazie  a Dio non manca da mangiare, anche se questa gente ha perso tutto; fatiche di anni per vivere degnamente! Ma sono rimasti fedeli alla loro fede e non hanno avuto paura di dire "Noi restiamo cristiani, anche se ci uccidete."

Quali le loro necessità primarie per le quali chiedete aiuto?

Per l'acqua, per la corrente e, prima di tutto, per la tranquillità. La gente è totalmente spaventata e spaesata, non sa cosa fare. Non c'è lo Stato, non c'è l'esercito e, non sappiamo cosa possa accadere domani.

A Karakosh riuscite a svolgere anche attività pastorali?

Sì. Per fortuna siamo riusciti a ricavare una sala per circa centocinquanta persone; l’abbiamo sistemata con i ragazzi ed è divenuta a tutti gli effetti una chiesa. Qui celebriamo la messa due volte a settimana; abbiamo festeggiato il mese di Maggio, il Sacro Cuore, l'incontro con le famiglie, e ogni giorno ci occupiamo del doposcuola per i ragazzi.

Che altro significa per voi vivere in mezzo a persone costrette ad abbandonare la loro casa, la loro terra?

Vivere nella loro condizione. Vivere la sete, la mancanza della corrente, la fatica, il caldo; insomma a caricarci delle loro sofferenze!

Quando due anni fa siete giunti a Karakosh quante persone conteneva il campo profughi?

Circa 1800. Tanti sono partiti per l’estero, dopo aver venduto tutto quello che avevano. Ma ci sono altri che hanno preso il loro posto, come le famiglie che sono rimaste senza niente.

Oggi quanti sono?

Il numero oscilla tra i milleseicento e i milleottocento.

Padre Jalal, da missionario a Karakosh, c'è un invito che si sente di fare?

Che tutti coloro che hanno una coscienza possano denunciare questi gravi delitti contro l'umanità. Non bisogna stare in silenzio. Si deve pregare, ma anche, attraverso le Organizzazioni Mondiali, denunciare il genocidio che i fanatici musulmani stanno compiendo.  

FOTO ALLEGATE

1. Padre Jalal con i confratelli della comunità irachena insieme al vescovo di Mosul, Mons.Yohanna Petros Mouche

2.  Profughi di Kalakosh

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