Galati Mamertino (Me): un intero paese per sant'Annibale

Galati Mamertino a circa 120 km da Messina, nei Nebrodi, è stata per quattro giorni il centro della devozione a sant'Annibale. Grazie all'infaticabile fratello Antonino Drago anche questo paese di 3000 abitantri circa, ha la sua bella statua di sant'Annibale. E' un sogno che il religioso rogazionista, ultimo rampollo della famiglia Drago che ai primordi dell'Opera ha dato 6 religiosi, ha coltivato da tempo e che finalmente si è realizzato grazie alla disponibilità del parroco don Giuseppe, dell'Amministrazione comunale e di un consigliere provinciale il dr. Filippo Miracola. Nel giro di pochi mesi l'arch. Patrizia Rifici ha realizzato prima il bozzetto e  poi la statua in marmo tratto da una cava di S. Marco D'Alunzio e lavorata a Massa Carrara. che ritrae Padre Annibale con ai piedi due mambini e reca in mano il vangelo. L'iniziativa ha coinvolto tutto il paese che si è mosso per accogliere il missionari rogazionisti che hanno animato una tre giorni di riflessioni, confessioni e celebrazioni. Il tutto ha avuto

Collocata la statua a S. Pietro

Nella mattinata di giovedì 24 giugno 2010, è stata collocata nella nicchia assegnata in Piazza dei Protomartiri Romani, oltre l'Atrio delle Campane all'esterno della basilica di S. Pietro in Vaticano, la statua di sant'Annibale. L'enorme statua del peso di circa 10 tonnellate, alta 5,30 mt in marmo di Carrara, è partita da Pietrrasanta (LU) la sera di mercoledì alle ore 20.00 in un apposito autoarticolato ed è giunta a S. Pietro alle 5 mattutine percorrendo la strada a 30 km orari. Alle ore 7.00 sono cominciate le operazioni di posizionatura della statua per terra. Successivamente è stata imbracata ed issata per essere collocata sull'impalcatura preparata ai bordi della nicchia. Infine è stata sistemata adeguatamente nella nicchia. I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Monguzzi e dai tecnici della Fabbrica di S. Pietro. Teso, ma contento, lo scultore Giuseppe Ducrot che ha seguito tutte le fasi. Entusiasti i responsabili della Fabbrica di S. Pietro (il cardinale Comastri e mons. Lanzani) per l'ottima fattura della statua che si inquadra in maniera perfetta nell'insigme della parete della basilica. Erano presenti alcune Figlie del Divino Zelo e Rogazionisti, tra cui il Postulatore Generale. E' stata una emozione molto grande che diventerà gioia piena mercpoledì 7 luglio quando, con la presenza e la benedizione del Santo Padre Benedetto XVI, la statua sarà scoperta ed inaugurata.

Gigi Bizzotto, presidente dell'UAR

A seguito di scadenza del mandato dei Presidenti dell'Uar Carlo e Doriana Milano, sabato 19  giugno presso il Villaggio del Fanciullo S. Nicola a Bari, il Consiglio Centrale UAR, dopo aver ascoltato la relazione dell'ultimo quadriennio, all'unanimità ha eletto per il prossimo triennio 2010-2013 nuovo Presidente dell’Uar il signor Luigi Bizzotto, attuale Presidente nazionale degli Ex-Allievi ed Amici di Padre Annibale d’Italia. Il Consiglio Centrale attualmente risulta così composto:

- Presidente: Luigi Bizzotto (Ex-allievi Rogazionisti ed Amici di Padre Annibale d’Italia) 

- Vice Presidenti: Doriana Rita e Carlo Milano (Associazione Famiglie Rog d’Italia)

 

- Economa:  Caterina Paoletti (Responsabile Associazione Era-Italia)

 

- Segretaria: Pina Varlaro (Responsabile Centrale Associazione Lavr)

 

- Consiglieri: Milena e Giampiero Comi (Presidenti Associazione Famiglie Rog d’Italia).

Nella stessa seduta sono state definite le Linee sintetiche del Progetto Culturale del Laicato Rogazionista da presentare all'XI Capitolo Generale dei Rogazionisti.

Forum a Messina “Nuove opportunità in tempo di crisi”

Carissimi, quasi ogni giorno molti buoni fedeli chiamano Radio Maria per domandare al sacerdote al microfono come riconoscere il “male”. Ed anche se ascoltiamo tra il divertito e l’aria di sufficienza la risposta che viene data non possiamo nasconderci dietro l’evidenza che il Male c’è e imperversa in mille sottili e quasi impercettibili  manifestazioni.  E per non rimanere nel vago, ci domandiamo: non è percepita come una piccola ventata di male (che spesso si trasforma in malessere) tutto ciò che sta accadendo alle nostre opere di carità?

Ai nostri santi Fondatori bastava uno slancio del cuore per mettere in piedi opere che hanno restituito sufficiente dignità a milioni di essere umani. Oggi il fare bene corrisponde ad una serie infiniti di obblighi per cui non è sufficiente lo slancio e la buona volontà, ma occorre aver presente leggi, possibilità economiche, scenari di intervento, rincari postali dietro l’angolo e quant’altro.

Molti di noi si sentono soldati inutili in una guerra già persa e le crisi sia personali che di gruppo non si contano.

Ma c’è modo di reagire? Non lo sappiamo. In ogni caso varrebbe la pena ragionare e confrontarsi. Ed è per questa ragione che osiamo proporvi il Forum su “Attenzioni e servizi per la persona”, una mezza giornata di riflessione che avrà corso lunedì 21 giugno a Messina, città natale di un grande apostolo della carità, S. Annibale Di Francia.

In allegato osiamo quindi proporvi il programma della giornata che il giorno seguente sarà proposta anche a Trapani.

Se siete da quelle parti vi aspettiamo con gioia.

P. Gaetano Lo Russo rcj (per Erapolis Group)

www.erapolisgroup.org

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I Seminaristi Rogazionisti alla chiusura dell’Anno Sacerdotale

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DSC00146.JPGL’11 Giugno, Solennità del Sacro Cuore di Gesù, quest’anno è stato giorno sacerdotale per eccellenza. Per l’occasione, infatti, il Santo Padre Benedetto XVI ha voluto celebrare insieme a 17.000 sacerdoti convenuti a Roma da tutto il mondo e a numerosissimi fedeli, la chiusura dell’Anno Sacerdotale. E il nostro Studentato Rogazionista si è fatto presente a quella celebrazione in maniera tutta speciale. Infatti, grazie al graditissimo interessamento del caro Padre Leonardo Sapienza, i nostri seminaristi rogazionisti hanno offerto il loro servizio liturgico alla celebrazione insieme a due amici Oblati di Maria Immacolata e ad altri quattro dell’Ordine dei Minimi. La significatività della nostra presenza è stata sottolineata anche dall’Osservatore Romano e, in diretta televisiva, da Sua Eccellenza Monsignor Enrico Dal Covolo. La comunità dello Studentato Teologico Rogazionista si dichiara profondamente onorata di aver avuto questo grande privilegio che è stato, oltretutto, una occasione per far sentire al Santo Padre tutta la nostra solidarietà e vicinanza.

 

1 Giugno 2010: è nata la Associazione ONLUS “Impresa Sant’Annibale”

Impresa Sant Annibale.jpgNei nostri Istituti è facile trovarci di fronte a casi nei quali, in forza della maggiore età, siamo costretti a lanciare nella società i nostri assistiti senza avere avuto né il tempo né i mezzi per introdurli nel mondo del lavoro e dell’impresa. Succede dunque che, ritrovandoli per caso dopo qualche tempo, disoccupati e impoveriti sia umanamente che cristianamente, ci rendiamo conto di non aver reso loro un adeguato servizio ed accompagnamento educativo.
Ma la Grazia del Signore è venuta provvidenzialmente incontro a noi Padri Rogazionisti grazie all’opera di alcuni nostri amici laici e dei confratelli dell’Antoniano di Roma.
Partendo dall’idea lanciata un anno fa dall’Ing. Pierluigi Sassi, membro dell’Associazione “Minoranze Creative” e socio dell’UCID (Unione Cattolica Imprenditori Dirigenti), l’Istituto Antoniano ha studiato la possibilità di creare una “Scuola Incubatore per l’Impresa” per i ragazzi delle nostre Case Famiglia prossimi alla maggiore età. Col tempo, superati vari intoppi burocratici, si è scoperta la seria possibilità di costituire, insieme alla “Minoranze Creative”, una vera e propria Associazione che potesse riuscire a colmare quel “vuoto” formativo di cui accennavamo sopra e riuscire ad avere un accreditamento europeo. Pertanto, grazie al prezioso e determinante interessamento dell’Avvocato Giovanni Farella e in accordo con la Dottoressa Placido Marinella, Presidente della “Minoranze Creative”, i padri dell’Istituto Antoniano Maschile di Roma hanno deciso di mettere a disposizione di questa iniziativa un appartamento ricevuto in eredità e di elaborare uno Statuto Associativo ed un Contratto di Comodato ad hoc.
Nel mese di Aprile 2010 è avvenuta l’approvazione dell’Associazione da parte del Consiglio Provinciale Italia Centro Nord e, proprio il 1 Giugno 2010, Festa di S. Annibale Maria Di Francia, con atto notarile, è nata ufficialmente la Associazione ONLUS “Impresa Sant’Annibale”.
Presso lo Studio Notarile Flavia Colangelo di via Nicastro 11 erano presenti per la Congregazione dei Padri Rogazionisti Padre Fortunato Siciliano, Procuratore Generale, Padre Mario Lucarelli, Superiore pro tempore dell’Istituto Antoniano Maschile, Padre Mario Di Pasquale, Responsabile della struttura educativa dell’Antoniano e Padre Giovanni Sanavio, Vicesuperiore. Per la Associazione “Minoranze Creative” erano presenti la Dottoressa Placido Marinella, Presidente, l’Ingegner Pierluigi Sassi, Vicepresidente, il Dottor Paolo Pieri, Tesoriere e la Dottoressa Maria Teresa Serranò, Segretaria.
Per meglio far comprendere la portata della “Impresa Sant’Annibale” riportiamo l’articolo 3, paragrafi 1-8 dello Statuto, riguardanti oggetto e scopo dell’Associazione.

“L'Associazione, che prende nome da Annibale Maria Di Francia, fondatore dei Padri Rogazionisti ed insostituibile ispiratore dei principi dell’Associazione stessa, non ha scopo di lucro, è apartitica ed agisce in piena indipendenza ed autonomia. Nel quadro della promozione dell’inclusione sociale e della solidarietà, tenute conto le finalità e la pedagogia proprie dei Padri Rogazionisti (cura della crescita umana, psicologica, spirituale, cristiana e sociale dell’assistito; acquisizione della capacità di intervento professionale a difesa e sostegno dei più deboli), l'associazione ha lo scopo di mettere in atto efficaci iniziative per:

1. favorire l’inserimento socio-lavorativo dei giovani con disagio attraverso l’imprenditorialità e il microcredito;
2. favorire la formazione professionale dei giovani che a partire dall’età di 14 (quattordici) anni potrà affiancare l’attività scolastica, con lo svolgimento di programmi integrativi della stessa;
3. promuovere l’imprenditoria femminile;
4. promuovere l’attività di orientamento, sostegno e consulenza gratuita per quanto riguarda l’avviamento di attività imprenditoriali realizzate dai giovani nonché
5. fornire assistenza per favorire l’accesso al microcredito ed ai programmi di finanziamento di Enti e Fondazioni;
6. assicurare l’attività di tutoraggio che affiancherà i giovani imprenditori formati dall’Associazione negli anni immediatamente successivi alla costituzione delle imprese;
7. sostenere attraverso la formazione al lavoro e l’avviamento di impresa l’inserimento o reinserimento socio-economico dei minori assistiti;
8. promuovere, nel quadro degli obiettivi e scopi dell’associazione, iniziative culturali, di  informazione e sensibilizzazione”

40° di Fondazione: Ex Allievi di Desenzano

Casa di Desenzano.jpgDomenica 30 Maggio u.s. gli ex Allievi Rogazionisti della sede di Desenzano hanno festeggiato il 40° anniversario della fondazione. Per l’occasione il direttivo ha pensato di invitare alla festa tutti i Superiori dell’Istituto Antoniano avvicendatisi dal 1949 ad oggi. I Direttori sono venuti quasi tutti e chi non ha potuto essere presente fisicamente per motivi di apostolato ha comunque mandato i suoi caldi auguri a mezzo lettera rendendosi così presente spiritualmente.
La giornata è iniziata nell’atrio dell’Istituto e, dopo i saluti, ci si è portati nell’aula magna dove il Superiore della Provincia Centro-Nord, P. Silvano Pinato, ha tenuto una breve ma significativa conferenza sulla figura dell’ex allievo augurando a tutti i presenti di essere “testimoni” e “buoni operai” nella messe del Signore, ciascuno nel proprio ambito, con il cuore rivolto a S. Annibale Maria Di Francia, ai suoi preziosi insegnamenti e alle sagge indicazioni ricevute dai vari Padri Direttori o Assistenti Ecclesiastici che negli anni hanno seguito l’associazione.
Alla conferenza è seguita la S. Messa concelebrata da tutti i padri presenti nella quale si è stati particolarmente attenti a pregare per tutti gli ex allievi che ci hanno preceduto nel Regno del Padre.
Dopo l’Eucaristia ci siamo portati nel grande parco dell’Istituto dove, allietati dal suono di musiche popolari dell’Associazione “Cuori Ben Nati” di Rivoltella, abbiamo consumato il pranzo in festosa e fraterna allegria.
Un grande grazie a nome di tutti gli ex allievi alla comunità dei Padri Rogazionisti di Desenzano per l’ospitalità che ci hanno riservato per l’occasione e per quella che offrono ad ogni ex allievo che bussa alla loro porta.
Colui che ha scritto l’articolo si riserva di sottolineare la grande emozione provata nell’incontrare, rivedere e ricordare assieme ai padri direttori i tempi passati. In questa giornata, sebbene sessantanovenne, è tornato ragazzo, e i bellissimi ricordi di gioventù sono riaffiorati insieme ai tanti amici e all’allegria riesplosi nella casa del Padre Annibale.

Carrara Adriano

Nuovo "Piano Provinciale di Pastorale Giovanile e Vocazionale" della Provincia ICN

gg1.jpgIl 12 Maggio 2010, in occasione dell’apertura dell’Assemblea Generale dei religiosi Rogazionisti della Provincia Italia Centro Nord P. Silvano Pinato, Superiore Provinciale, ha presentato il nuovo “Piano Provinciale di Pastorale Giovanile e Vocazionale” . L’ultima pubblicazione di un documento di questo tipo risaliva al 1997. Se ne richiedeva quindi una ristesura anche in base ad una lettura più aggiornata delle situazioni, dei contesti e delle dinamiche in cui, attualmente, i Padri Rogazionisti si trovano a vivere ed operare. Presentata la bozza iniziale ai Responsabili Locali di Pastorale Vocazionale nei primi mesi del 2009, il documento ha subito vistose modifiche nel successivo incontro di Ottobre 2009. In seguito, dopo aver fatto pervenire a tutte le case della Provincia il documento provvisorio, nell’aprile 2010, i responsabili locali hanno integrato il testo con ulteriori personali osservazioni o fatte dai confratelli delle proprie comunità. Presentato infine dal Padre Provinciale al suo Consiglio, il 30 Aprile 2010 il documento è stato approvato e dato alle stampe. Il documento, diviso in 4 parti, dopo un brevissimo excursus sulla spiritualità del rogazionista e, nello specifico, dell’animatore vocazionale, ha fotografato le potenzialità vocazionali delle singole case o realtà provinciali. Da questa “lettura” se ne sono tratte delle linee pedagogico/vocazionali con le quali sono state individuati tutti gli interventi di pastorale giovanile e vocazionale possibili per i responsabili locali e per ogni singolo religioso della Provincia. Senza voler essere la panacea a tutte le difficoltà che si incontrano oggi nell’ambito della pastorale giovanile e vocazionale, il documento dà chiarezza e contenuto ad un settore continuamente in evoluzione. Ogni religioso infatti potrà riconoscersi all’interno di una fase del “lavoro” vocazionale provinciale e meglio connettere se stesso e la propria opera al comune impegno per una rinascita vocazionale della Provincia.
 
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Roma 15 Maggio 2010: Conferimento dei Ministeri a sette Studenti Rogazionisti

ministeri_2010_foto_14.jpgSabato 15 Maggio 2010, nella parrocchia dei Santi
Antonio e Annibale Maria sono stati conferiti i Ministeri a sette
studenti Rogazionisti: il Lettorato a Lucio Scalia, Dario Rossetti,
Firas A. Kidher e Pavol Knut; l'Accolitato a Ande Gebrehiwet, John Jong
Du Youn, e Massimo Lataro. Preparatisi con degli incontri specifici
tenuti in particolare dai Padri Mario Lucarelli, rettore e da Padre
Pasquale Albisinni, dottorando in Liturgia, e con un ritiro spirituale
predicato da Padre Raffaele Sacco, questi nostri fratelli hanno potuto,
per l'occasione, sentirsi abbracciati oltre che dalla nostra comunità
parrocchiale rogazionista, anche da parenti e amici convenuti da tutta
Italia. La solenne
celebrazione è stata presieduta da Padre Silvano Pinato, Superiore
Provinciale dell'Italia Centro Nord. Hanno concelebrato oltre ai
formatori dei giovani (i padri Mario Lucarelli, Giovanni Sanavio,
Antonio De Vito e Pasquale Maranò) diversi Rogazionisti delle comunità
capitoline tra i quali il Vicario Generale, Padre Antonio Fiorenza.
All'omelia, Padre Pinato ha ricordato come la Solennità di quel giorno
(l'Ascensione di Gesù) invita tutti ad alzare gli occhi al cielo, dove
Cristo ha portato l'uomo in seno alla Trinità. Per questo i Ministeri
diventano motivo di speranza e di forte testimonianza per il popolo di
Dio: essi infatti sono due tappe fondamentali per raggiungere la piena
comunione con Dio. L'annuncio della Parola apre all'incontro con il
Signore mentre il dono del proprio lavoro, della propria vita diventa,
comunione ad un banchetto celeste al quale tutti sono stati chiamati. La
solenne cerimonia è stata animata egregiamente dal coro delle Figlie
del Divino Zelo, sempre pronte a condividere con lo Studentato le gioie
del cammino vocazionale dei nostri giovani aspiranti. Al termine tutti
gli amici hanno potuto esprimere il loro affetto a Lucio, Dario, Firas,
Pavol, Ande, John e Massimo presso l'Antoniano dove è stato preparato un
accogliente rinfresco. Affidiamo al Signore e alle vostre preghiere
questi giovani Rogazionisti che, nell'Anno Sacerdotale hanno scelto di
fare un passo in più verso la meta della Consacrazione totale a Dio e ai
fratelli.

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12-14 Maggio 2010. Assemblea Generale della Provincia ICN: la cronaca

ag3dieci02.jpgCRONACA DELL'ASSEMBLEA GENERALE DEL 12-14 MAGGIO 2010

Primo giorno
Oggi è iniziata l’Assemblea Generale della Provincia ICN convocata a Morlupo dal P. Provinciale, P. Silvano Pinato con lettera del 23 Dicembre 2010. La prima delle tre giornate si è svolta all’insegna dell’ascolto. Dopo aver celebrato le lodi solenni alle 07,30 ci si è ritrovati alle 09,00 per un secondo momento di preghiera guidato da P. Rosario Graziosi. Il confratello, venuto appositamente da Napoli per accompagnarci nella riflessione mattutina di questi giorni ha avviato la sua meditazione a partire dal brano di Gv 16, 12-15 e da una sua personale esperienza di vita. Ha ricordato infatti di un povero, Raffaele, che dopo essergli diventato amico gli regalò il suo tesoro: una scheggia di bomba della II Guerra Mondiale. L’episodio, collegato al brano biblico di riferimento, è servito a sottolineare l’importanza di affrontare senza paura, insieme ai confratelli le proprie schegge, i propri risentimenti o affanni, sicuri che lo Spirito Santo accompagnerà tutti coloro che intendono, con la propria presenza all’Assemblea, crescere nel servizio del rogate lì dove sono stati chiamati ad operare. Conclusa la meditazione davanti a Gesù Eucaristia ci si è finalmente ritrovati in sala capitolare. Qui, dopo il saluto di P. Silvano, che ha ricordato il programma di questi giorni e lo spirito con cui i confratelli avrebbero dovuto intervenire, P. Sebastiano De Boni, Vicario Provinciale e Moderatore dell’Assemblea ha passato la parola ai confratelli che lo desideravano. Tra la mattina ed il pomeriggio, ad intervalli di circa 5 minuti è stata data dunque la parola a 39 confratelli convenuti i quali, sulla base delle schede preparatorie dell’assemblea hanno portato esperienze, impressioni, preoccupazioni e speranze. In questa prima fase dell’incontro sono emersi in particolare alcuni concetti ricorrenti: l’importanza della testimonianza e di una visione più evangelica delle nostre attività; il problema dell’aumento dell’età media dei religiosi e le difficoltà legate all’unificazione delle Province Rogazioniste in Italia; la grande varietà di servizi offerti dalle nostre case, lì dove si trovano; l’importanza della Formazione iniziale e della professionalizzazione dei religiosi; il grande apporto dei Laici; la gratitudine di cui sono oggetto i Rogazionisti ed esperienze personali edificanti. Nel pomeriggio l’incontro è stato preceduto da un momento di Adorazione Eucaristica introdotto dall’Ora Media e si è concluso alle 18,30, immediatamente prima della Celebrazione Eucaristica. Quest’ultima è stata preseduta da P. Sebastiano De Boni che, sulla scia della Liturgia della Parola odierna ha sottolineato il vantaggio di un’azione di rinnovamento provinciale che parte dalla volontà dei singoli e si incontra con lo Spirito solo lì dove si decide di concretizzare insieme i progetti particolari.

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Secondo giorno
Le attività del secondo giorno di Assemblea Generale sono iniziate con la meditazione proposta da P. Rosario Graziosi sul brano di Gv 16, 16-20. Dopo aver proclamato il testo giovanneo ha introdotto il suo pensiero riportando la testimonianza del papà che, nella sua ultima malattia, con grande semplicità gli dimostrava in mille modi di riuscire a capire e tematizzare verità grandissime. Con questo spunto P. Rosario ci ha tutti invitati a passare dal “voler vedere” il Signore per “capirlo” al “farne esperienza” per “conoscerlo”.
L’Adorazione Eucaristica ha fatto seguito all’avvio di meditazione appena descritto quindi, intorno alle 09.30, ci si è ritrovati in sala per affrontare la seconda giornata di discussioni.
Dopo che ieri si sono ascoltate la visione della Provincia dei singoli partecipanti, oggi si è dato spazio al dialogo sui progetti, i desideri, le proposte per un migliore futuro della nostra circoscrizione; e non sono mancate anche occasioni per argomentare le reazioni reciproche provocate dagli interventi di ieri.
Alcuni confratelli hanno dunque espresso il desiderio di poter celebrare più spesso la presente Assemblea mentre altri hanno difeso con passione l’idea della costituzione di gruppi di studio e coordinamento per le Opere Educative, per la Pastorale Giovanile e Vocazionale, per le Segreterie Antoniane insieme alla decisa azione a favore della professionalizzazione di servizi e confratelli.
Infine sono emerse la preoccupazione e perplessità per il futuro della Provincia ed il desiderio di sentirsi maggiormente valorizzati dai superiori.
Nel pomeriggio, essendo il 13 maggio, si è voluto onorare la SS.ma Vergine Maria celebrando tutti insieme un Rosario Vocazionale quindi si è dato il via all’ultima Assemblea.
In essa, si sono affrontati molti temi cari ai presenti: il senso e la storia della comunità di Assisi, l’Unione di Preghiera Vocazionale, l’Alleanza Sacerdotale e, visto che da più parti si richiedeva un quadro generale sulla vita in Provincia da parte di P. Silvano (visto anche che in questi giorni ha concluso la Visita Canonica), il P. Provinciale ha messo all’ordine del giorno di domani, insieme alla prevista sintesi dell’Assemblea, una sua relazione sullo stato materiale e spirituale della Circoscrizione.
Ci sono stati poi confratelli che hanno relazionato sulle opere di carità più significative delle proprie comunità attivatesi negli ultimi anni mentre altri hanno sottolineato l’urgenza di programmare meglio e reindirizzare gli obiettivi strategici della Provincia in base alle reali condizioni e capacità dei confratelli e alle mutate condizioni locali e culturali in cui si trovano le nostre comunità.
A conclusione di questa lunga seduta, visto che molti confratelli non ne erano a conoscenza, P. Pinato ha invitato P. Giacomo Rossini a presentare la sua esperienza missionaria e multicongregazionale in Afghanistan con il P.B.K (Pro Bambini di Kabul) a favore dei bambini orfani e portatori di Handicapp.
Trovatisi poi tutti in cappella per celebrare i Vespri e l’Eucaristia, P. Gioacchino Chiapperini, presidente della liturgia ha approfittato per far notare, nella sua omelia, come la festività odierna lo portasse a riflettere su quanto facciamo per i piccoli e gli ultimi, nostri destinatari per vocazione.
Ha inoltre ricordato come, di fronte alle ferite di tutta la Chiesa e alle sofferenze di questi ultimi tempi, dobbiamo fare nostro l’invito del papa di attivarci per una “crociata di preghiere”.

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Terzo giorno
Nella giornata conclusiva dell’Assemblea Generale della Provincia ICN sono stati dati diversi spunti di vita per poter ritornare con un cuore rinnovato nelle varie comunità. Anzitutto P. Rosario Graziosi, prendendo a riferimento il brano evangelico della liturgia odierna, Gv 15, 9-17, ha comunicato una sua esperienza molto significativa e toccante. La sua storia famigliare, segnata da difficoltà e contrasti aveva infatti inciso nel suo cuore sentimenti molto negativi e risentimenti pericolosi. Eppure, proprio in quella situazione, molti anni fa, la Parola di 1Pt 2, 19-21 letta “per sbaglio” illuminò il suo dolore e sentì Dio rivolgersi a lui proprio con quelle espressioni diventate la “soluzione” concreta ai suoi problemi. Ha affermato che quel ricordo lo spinge ancora oggi a valorizzare i momenti di dolore aiutandolo a considerare Gesù oltraggiato e mite davanti a sé.
Sulla scorta di questa esperienza ha ricordato a tutti come questo possa succedere anche all’interno delle nostre comunità. Potremmo avere anche noi sentimenti negativi verso i nostri stessi confratelli e va riconosciuto che solo con la Parola di Dio potremo spezzare quelle catene.
Il segreto è dunque “Restare nell’amore” per poter fare l’esperienza di conoscere Gesù (cfr. “Venite e vedrete” o “Se non rimanete uniti a me come il tralcio alla vite…”). Significativo poi è che quel “Restare nell’amore” può anche tradursi “Restare nelle viscere”, come se il Signore ci ricordasse che senza essere toccati nell’intimo da Dio e senza fare spazio al confratello nel proprio cuore, accettandolo tutto fino in fondo, non possiamo convertirci e guarire dalle nostre ferite.
Dopo il consueto momento di Adorazione Eucaristica che ha completato la meditazione ci si è ritrovati in sala dove P. Silvano, come promesso, ha fatto una veloce relazione sullo stato della provincia. Dopo di lui il Segretario Provinciale, P. Mario Menegolli ha presentato la sintesi delle riflessioni e dei temi affrontati. Riprendendo infine la parola P. Silvano ha congedato l’Assemblea manifestando la sua piena soddisfazione per questo momento di condivisione, felice per quanto si è potuto vivere e ricordando comunque a tutti l’impegno di rinnovare sempre più la nostra adesione al Rogate e al Cuore Compassionevole di Gesù.
Come ultimo atto di questo incontro ci si è ritrovati tutti insieme a celebrare l’Eucaristia. Presieduta da P. Silvano egli ha ricordato, nella sua omelia, quanto sia urgente per tutti riconoscersi eletti dal Signore e bisognosi di fare esperienza del suo amore. Ma noi Rogazionisti sappiamo riconoscere il dono della vocazione ricevuta? Ci è stato consegnato un comandamento divino, il Rogate, innestato sul Comandamento dell’Amore cosa che manifesta il chiarissimo invito del Padre a volerci radicati e fermi nelle viscere di misericordia del Figlio.
Lì si incontra il Padre stesso e insieme si riesce a volgere lo sguardo sull’umanità sbranata e atterrata. Il nostro andare nel mondo ed i frutti della missione si legano a queste condizioni: più restiamo legati a quella divina compassione e più saremo uniti tra noi. Si consideri poi che, visto che il Cuore di Dio, grazie all’Incarnazione si è “trasferito” nel cuore dei poveri (cfr “Qualunque cosa avrete fatto a questi miei fratelli più piccoli l’avrete fatto a me”), abitando in Cristo incontreremo confratelli, Dio e poveri.

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