Il Diac. Antonio Carlucci

altIl giornale di Criciuma, Jornal da Manhã, in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, pubblica un articolo sul nostro Confratello, il Diac. Antonio Carlucci,  e ricorda che, entrato in Congregazione a sedici anni, oggi, a ottantatre anni, continua con uguale entusiasmo la sua vita di preghiera e di apostolato.

Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni

Domenica 11 maggio 2014 si celebra la 51ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazionigiornata rogazionista per eccellenza. Istituita il 1964 da papa Paolo VI essa compie e realizza i desideri di sant'Annibale M. Di Francia il quale anelava che la rogazione divenisse universale.  Nel corso di questi anni i papi che si sono succeduti hanno offerto puntualmente alla Chiesa un messaggio di riflessione, a partire dal Rogate, preghiera comandata da Gesù perché non manchino mai gli operai del Regno. La Famiglia del Rogate (religiosi e laici) è impegnata nella preparazione e nella celebrazione della giornata, con iniziative diverse secondo i luoghi, seguendo le indicazioni della normativa (cf. Norme 89 e 42). Per quest'anno Papa Francesco ha rivolto alla Chiesa il seguente messaggio. 

 

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO

PER LA 51ª GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

11 MAGGIO 2014 - IV DOMENICA DI PASQUA

Tema: Le vocazioni, testimonianza della verità

 

Cari fratelli e sorelle!

1. Il Vangelo racconta che «Gesù percorreva tutte le città e i villaggi … Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il Signore della messe, perché mandi operai nella sua messe”» (Mt 9,35-38). Queste parole ci sorprendono, perché tutti sappiamo che occorre prima arare, seminare e coltivare per poter poi, a tempo debito, mietere una messe abbondante. Gesù afferma invece che «la messe è abbondante». Ma chi ha lavorato perché il risultato fosse tale? La risposta è una sola: Dio. Evidentemente il campo di cui parla Gesù è l’umanità, siamo noi. E l’azione efficace che è causa del «molto frutto» è la grazia di Dio, la comunione con Lui (cfr Gv 15,5). La preghiera che Gesù chiede alla Chiesa, dunque, riguarda la richiesta di accrescere il numero di coloro che sono al servizio del suo Regno. San Paolo, che è stato uno di questi “collaboratori di Dio”, instancabilmente si è prodigato per la causa del Vangelo e della Chiesa. Con la consapevolezza di chi ha sperimentato personalmente quanto la volontà salvifica di Dio sia imperscrutabile e l’iniziativa della grazia sia l’origine di ogni vocazione, l’Apostolo ricorda ai cristiani di Corinto: «Voi siete campo di Dio» (1 Cor 3,9). Pertanto sorge dentro il nostro cuore prima lo stupore per una messe abbondante che Dio solo può elargire; poi la gratitudine per un amore che sempre ci previene; infine l’adorazione per l’opera da Lui compiuta, che richiede la nostra libera adesione ad agire con Lui e per Lui.

2. Tante volte abbiamo pregato con le parole del Salmista: «Egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo» (Sal 100,3); o anche: «Il Signore si è scelto Giacobbe, Israele come sua proprietà» (Sal 135,4). Ebbene, noi siamo “proprietà” di Dio non nel senso del possesso che rende schiavi, ma di un legame forte che ci unisce a Dio e tra noi, secondo un patto di alleanza che rimane in eterno «perché il suo amore è per sempre» (Sal 136). Nel racconto della vocazione del profeta Geremia, ad esempio, Dio ricorda che Egli veglia continuamente su ciascuno affinché si realizzi la sua Parola in noi. L’immagine adottata è quella del ramo di mandorlo che primo fra tutti fiorisce, annunziando la rinascita della vita in primavera (cfr Ger 1,11-12). Tutto proviene da Lui ed è suo dono: il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro, ma – rassicura l’Apostolo – «voi siete di Cristo e Cristo è di Dio» (1 Cor3,23). Ecco spiegata la modalità di appartenenza a Dio: attraverso il rapporto unico e personale con Gesù, che il Battesimo ci ha conferito sin dall’inizio della nostra rinascita a vita nuova. È Cristo, dunque, che continuamente ci interpella con la sua Parola affinché poniamo fiducia in Lui, amandolo «con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza» (Mc 12,33). Perciò ogni vocazione, pur nella pluralità delle strade, richiede sempre un esodo da se stessi per centrare la propria esistenza su Cristo e sul suo Vangelo. Sia nella vita coniugale, sia nelle forme di consacrazione religiosa, sia nella vita sacerdotale, occorre superare i modi di pensare e di agire non conformi alla volontà di Dio. E’ un «esodo che ci porta a un cammino di adorazione del Signore di servizio a Lui nei fratelli e nelle sorelle» (Discorso all’Unione Internazionale delle Superiore Generali8 maggio 2013). Perciò siamo tutti chiamati ad adorare Cristo nei nostri cuori (cfr 1 Pt 3,15) per lasciarci raggiungere dall'impulso della grazia contenuto nel seme della Parola, che deve crescere in noi e trasformarsi in servizio concreto al prossimo. Non dobbiamo avere paura: Dio segue con passione e perizia l’opera uscita dalle sue mani, in ogni stagione della vita. Non ci abbandona mai! Ha a cuore la realizzazione del suo progetto su di noi e, tuttavia, intende conseguirlo con il nostro assenso e la nostra collaborazione.

3. Anche oggi Gesù vive e cammina nelle nostre realtà della vita ordinaria per accostarsi a tutti, a cominciare dagli ultimi, e guarirci dalle nostre infermità e malattie. Mi rivolgo ora a coloro che sono ben disposti a mettersi in ascolto della voce di Cristo che risuona nella Chiesa, per comprendere quale sia la propria vocazione. Vi invito ad ascoltare e seguire Gesù, a lasciarvi trasformare interiormente dalle sue parole che «sono spirito e sono vita» (Gv 6,62). Maria, Madre di Gesù e nostra, ripete anche a noi: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela!» (Gv 2,5). Vi farà bene partecipare con fiducia ad un cammino comunitario che sappia sprigionare in voi e attorno a voi le energie migliori. La vocazione è un frutto che matura nel campo ben coltivato dell’amore reciproco che si fa servizio vicendevole, nel contesto di un’autentica vita ecclesiale. Nessuna vocazione nasce da sé o vive per se stessa. La vocazione scaturisce dal cuore di Dio e germoglia nella terra buona del popolo fedele, nell’esperienza dell’amore fraterno. Non ha forse detto Gesù: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35)?

4. Cari fratelli e sorelle, vivere questa «misura alta della vita cristiana ordinaria» (cfr Giovanni Paolo II, Lett. ap. Novo millennio ineunte, 31), significa talvolta andare controcorrente e comporta incontrare anche ostacoli, fuori di noi e dentro di noi. Gesù stesso ci avverte: il buon seme della Parola di Dio spesso viene rubato dal Maligno, bloccato dalle tribolazioni, soffocato da preoccupazioni e seduzioni mondane (cfr Mt 13,19-22). Tutte queste difficoltà potrebbero scoraggiarci, facendoci ripiegare su vie apparentemente più comode. Ma la vera gioia dei chiamati consiste nel credere e sperimentare che Lui, il Signore, è fedele, e con Lui possiamo camminare, essere discepoli e testimoni dell’amore di Dio, aprire il cuore a grandi ideali, a cose grandi. «Noi cristiani non siamo scelti dal Signore per cosine piccole, andate sempre al di là, verso le cose grandi. Giocate la vita per grandi ideali!» (Omelia nella Messa per i cresimandi, 28 aprile 2013). A voi Vescovi, sacerdoti, religiosi, comunità e famiglie cristiane chiedo di orientare la pastorale vocazionale in questa direzione, accompagnando i giovani su percorsi di santità che, essendo personali, «esigono una vera e propriapedagogia della santità, che sia capace di adattarsi ai ritmi delle singole persone. Essa dovrà integrare le ricchezze della proposta rivolta a tutti con le forme tradizionali di aiuto personale e di gruppo e con forme più recenti offerte nelle associazioni e nei movimenti riconosciuti dalla Chiesa» (Giovanni Paolo II, Lett. ap. Novo millennio ineunte31).

Disponiamo dunque il nostro cuore ad essere “terreno buono” per ascoltare, accogliere e vivere la Parola e portare così frutto. Quanto più sapremo unirci a Gesù con la preghiera, la Sacra Scrittura, l’Eucaristia, i Sacramenti celebrati e vissuti nella Chiesa, con la fraternità vissuta, tanto più crescerà in noi la gioia di collaborare con Dio al servizio del Regno di misericordia e di verità, di giustizia e di pace. E il raccolto sarà abbondante, proporzionato alla grazia che con docilità avremo saputo accogliere in noi. Con questo auspicio, e chiedendovi di pregare per me, imparto di cuore a tutti la mia Apostolica Benedizione.

Dal Vaticano, 15 gennaio 2014

FRANCESCO

 

Traslazione della salma del Servo di Dio P. Giuseppe Marrazzo

altaltComunicato stampa - traslazione e tumulazione del servo di dio p. Giuseppe Marrazzo. Dal gran camposanto alla basilica di s. Antonio 9 - 10 maggio 2014

La Comunità dei Rogazionisti annunzia con grande gioia la Traslazione e Tumulazione del Servo Di Dio P. Giuseppe Marrazzo nella Basilica di S. Antonio . Il giorno 9 maggio a partire dalle ore 18 avrà inizio una commemorazione con la celebrazione della S. Messa presieduta dal Superiore Generale dei Rogazionisti P. Angelo Mezzari. Successivamente sarà proiettato un video e proposta una conferenza sulla personalità del Servo di Dio dal tema “P. Marrazzo sorriso di Dio”. Alle ore 19,30 la salma del “prete del popolo”,  del “confessore instancabile” verrà traslata e tumulata nella Basilica di S. Antonio nel loculo che fu per molti anni di S. Annibale prima della sua canonizzazione. Padre Giuseppe Marrazzo dopo aver trascorso quasi 50° anni nel Santuario di S. Antonio, a distanza di 22 anni dalla sua morte avvenuta il 30 novembre del 1992, vi ritorna definitivamente, cosi da stabilire la sua perenne dimora in quella che fu la casa e il luogo del suo ministero e apostolato.  Il 23 Settembre 1954 P. Marrazzo si rivolgeva alla Madonna con questa preghiera «Ave Maria, Madre di Dio e mamma mia, fatemi consumare tutta la vita in questo Santuario di S. Antonio. Mamma fatemi morire al confessionale o all’altare». Senz’altro P. Marrazzo ha lasciato  in tutti coloro che lo hanno conosciuto e avvicinato un ricordo incancellabile. La sua fama di prete santo e confessore ricercato ha dato avvio il 18 maggio 2008 alla causa di canonizzazione che si avvia adesso alla chiusura della fase diocesana. Sabato 10 maggio alle ore 18 con la solenne S. Messa presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Calogero La Piana Arcivescovo di Messina, si chiuderà la due giorni di commemorazione e traslazione del Servo di Dio. Per ulteriori informazioni visionare il sito: www.padremarrazzo.rcj.org

La preghiamo di voler divulgare la notizia attraverso l’organo di stampa da lei diretto e seguirne l’evento con la presenza di un giornalista. Messina 30 aprile 2014 Rettore della Basilica P. Mario Magro 

Blessing of the New Chapel

altaltaltaltAluva:  On May 7,  the new chapel of the Provincial House of St. Thomas Quasi Province Aluva was blessed. The blessing of the new chapel and the first Holy mass was officiated by Provincial Fr. Shajan Pazhil, Fr. Vinu Velutheppilly Vicar of the Province along with the provincial community members joined the simple blessing and the first Holy Mass in the Chapel. During the celebration the provincial thanked God for the gift of the new chapel and urged the community to make use of this holy place to improve the communion with Jesus and with one another. 

Conclusione del Convegno Educativo 2014 sulla Pedagogia Rogazionista

Domenica 4 maggio si è concluso, presso il centro "Mater Ecclesiae" di Roma, il Convegno Internazionale sulla Pedagogia Rogazionista, che ha visto la partecipazione di oltre 250 partecipanti della Famiglia del Rogate. Dagli interventi dei relatori e dei partecipanti, è emerso come Sant'Annibale abbia lasciato un'eredità preziosa ai suoi figli spirituali, che sono chiamati oggi ad incarnarla nelle sfide attuali della globalizzazione e della frammentarietà culturale e sociale. Sr. Rosa Graziano, nella sua sintesi conclusiva, P. Angelo A. Mezzari e Madre Teolinda Salemi, Superiori Generali dei Rogazionisti e delle Figlie del Divino Zelo, hanno ribadito come oggi il mondo ci chieda di trovare nuove forme di collaborazione per proporre insieme gli elementi e la testimonianza luminosa della pedagogia di Sant'Annibale. Nella celebrazione eucaristica conclusiva, presieduta da P. Angelo A. Mezzari, si è tenuto un ricordo comune del decimo anniversario della Canonizzazione di Sant'Annibale M. Di Francia, Fondatore e Padre della grande Famiglia del Rogate.


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Verso la conclusione il Congresso Internazionale della Famiglia del Rogate

altaltaltaltaltaltaltDopo la giornata introduttiva, che ha visto l’apertura dei lavori da parte del Superiore Generale, P. Angelo Mezzari, e dalla Presidente del Congresso, Sr. Rosa Graziano, e le conferenze del prof. Andrea Riccardi e Rocco Buttiglione, che hanno illustrato i due termini fondamentali della questione, la globalizzazione e la sfida educativa, i due giorni successivi hanno approfondito i suddetti temi guardando al progetto educativo da riformulare ed un’identità da rinnovare. Sono state molto apprezzate le relazioni della prof.ssa Marianna Gensabella, della Madre Diodata Guerrera, del prof. Luigi Russo e del Prof. Armin Altamirano Lustro. Ugualmente un prezioso contributo al Congresso è venuto dai partecipanti nei lavori di gruppo e nelle assemblee del pomeriggio.   

Convegno educativo internazionale - primo giorno

Presso la residenza Pontifical International College "Maria Mater Ecclesiae" di Roma è cominciato il Convegno Educativo Internazionale sulla Pedagogia nelle Opere di Sant'Annibale Maria Di Francia. I quasi trecento partecipanti, membri della grande Famiglia del Rogate, rappresentano quattro continenti dove sono diffusi i Rogazionisti, Le Figlie del Divino Zelo, le Missionarie Rogazioniste e i laici loro collaboratori. Nella mattinata di oggi, Primo Maggio, aperta con i saluti di P. Angelo A. Mezzari, Superiore Generale dei Rogazionisti e le parole di Sr. Rosa Graziano, Vicaria Generale delle Figlie del Divino Zelo e Presidente del Convegno, sono intervenuti il Prof. Andrea Riccardi e Rocco Buttiglione, sul tema delle sfide educative e la complessità della società globalizzata. Nel pomeriggio, divisi per quattro lingue (italiano, inglese, spagnolo e portoghese), i partecipanti del Congresso hanno dato vita ai "workshop", per prendere visione e condividere le diverse esperienze educative che sono nate dal seme gettato da Sant'Annibale. Moderatori della giorata sono stati P. Brizio Giovanni Greco e P. Danny Montana.

 

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Happy Easter – Greetings from FDFCS Community

altLord Jesus, thank you for dying for us and thank you even more for rising for us. By your passion and death, you have revealed to us your infinite love. By your resurrection, you have strengthened our faith in you. Grant us the grace to daily hope that one day, we will share in your glory. Amen

Cyangugu, ordination sacérdotale

altLa Paroisse Cathédrale Cyangugu et la congregation des Pères Rogationistes du Coeur de Jésus ont l' immense joie de vous inviter á l'ordination sacérdotale des Diacres BIRINDWA KAJIBWAMI François et KALINDA Jean Viateur qui aura lieu le 11 mai 2014 á la Cathédrale de Cyangugu par l' imposition des mains de son excellence Mgr Philippe Rukamba, Evêque de Butare au cours d'une célébration eucharistique qui  débutera á 10h00 .

 

Venez vous joindre á nous pour nous rendre grâce á Dieu.

 

The 4th General Assembly at PHILIPPINE QUSI PROVINCE

“EGO SUM, NOLITE TEMERE, It is I, do not be afraid”. This is the overall theme of the 4th General Assembly of the perpetually professed members of the Philippine Quasi Province which was held at the Oasis of Prayer, Silang, Cavite, from April 21-28, 2014.

The Assembly served as a preparatory gathering of all the perpetually professed in view of PQP’s constitution as a Province. It was divided into two parts. The First part was a retreat in order to meditate and reflect on one’s life in the light of the said theme. The second part was the formal Assembly itself.

The assembly was lucky to have known personalities and some of our very own religious who facilitated the reflections. Fr. Francis Gustilo SDB, a member of the International Theological Commission guided everybody on the the first two day. The third day was a surprise reflection coming from none other than the Cardinal of the Archdiocese of Manila, Card. Luis Antonio Tagle. In the in the afternoon of the same day Fr. Marcelino Diaz shared his thoughts on Prayer. The fourth day was given by Fr. Orvile Cajigal RCJ. He elaborated his experience being immersed with the poor in order to promote the poor. His worth encouraging experiences led everybody to appreciate the value of preferential option for the poor and simplicity of life.

On April 25, 2014 the participants of the Assembly had a one day outing or excursion in the famous resort in Batangas, the Balai Isabel. Everybody enjoy the relaxing atmosphere and ambience.

On April 26, 2015 the Second part of the Assembly, which is the formal Assembly, was held. After the opening rites, Fr. Bruno Rampazzo, RCJ, Vicar General and representative of the Superior General, presided over the said Assembly. He read the message and thoughts of the Superior General, Fr. Angelo Mezzari RCJ. Then there was the election of the Board of the Assembly which was composed of the following: Fr. Bruno Rampazzo, serving as President, Fr. Danny Montana as Moderator-1, Fr. Dexter Prudenciano as Moderator-2, Fr. John Lucas a Secretary (assisted by two other secretaries), Bro. Ryan Jiminez and Rev. RG Cagbabanua as Scrutineers. After the said election, Fr. Herman Abcede, the Provincial Superior read his Report on the Status of the Philippine Quasi Province. The other 4 Councillors made also the report on their respective sectors of responsibility. Then there was the presentation of the draft PQP Directory by Fr. Herman Abcede, Provincial Superior. He elaborated the itinerary of the Draft PQP Directory and the nature and value of this document in the life of the province.  Afterwards the assembly was divided into four groups or commissions to discuss and deliberate on the various articles. There were four commissions created namely: Commission on Religious life and Formation, Commission on Mission, Commission on Structures and Government, and the Commission on Administration of goods.

On April 27, 2014 the discussion and the committed deliberation continued. Then after the committee deliberation there was the so called plenary assembly in which the articles were explained and proposed to the Assembly later for approval. The plenary discussion served as to enhance the various articles of the directory and to evaluate its relevance.

On April 28, 2014 the final draft of the document by committee was presented again to the plenary assembly for approval. Article by article, the assembly confirmed or rejected the presented articles of the PQP Directory. When the approbation was over, the respective Councillors and even the provincial superior made their last or final message on the possible directions of the various sectors and of the province. Then missionaries of the various stations in Vietnam, Indonesia, Korea and Papua New Guinea shared some of their experiences to the assembly. Then when everything was over Fr. Bruno Rampazzo read his final message and concluded the session of the 4th General Assembly of the Philippine Quasi Province.

To express gratitude for the successful General Assembly, at 12:30 in the afternoon, Fr. Herman Abcede RCJ, the Provincial Superior, presided over the concluding Mass in the Oasis of Prayer Chapel. Fr. Herman made a synthesis of all the reflections and of the liturgical celebrations. He reiterated that everyone should not be afraid because “It is the Lord” and the Lord is enough and sufficient for us. There is no way to be afraid because the Lord made us, saved us, called us, declared that we are his, that we are precious and loved by him. Fr. Herman stressed also the need to be aware that fear may become obstacle for anyone to totally commit and move on with the Lord. Before the mass ended some certificates of appreciation were given to Fr. Bruno and to other religious who contributed a lot in the proceeding of the 4th General Assembly.

altaltaltaltaltaltaltaltaltaltaltEGO SUM, NOLITE TEMERE. It is I, do not be afraid. Be courageous!

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