25° della Mensa del Povero a Messina Cristo Re

altIl 16 Dicembre, nel 1986 qui a Cristo Re nasceva la Mensa del Povero, infatti, riprendendo la tradizione cara al Santo Messinese Padre Annibale Maria Di Francia, fu proprio la volontà dell’Arcivescovo Mons. Ignazio Cannavò, dei Religiosi e Religiose insieme ai Padri Rogazionisti, ad intraprendere quest’opera, segno concreto di un’azione caritativa della “Vita Consacrata” nella Chiesa Messinese a favore degli ultimi. Su questa scia, negli ultimi anni, l’Opera di carità è andata ad ingrandirsi. Nel febbraio 2008, prendeva avvio la Mensa di S. Antonio, che offre ogni sera una cena completa a più di 100 persone. Nei nuovi locali della Mensa di Cristo Re, inaugurati il 18 ottobre 2008, si offre ogni giorno un pranzo completo a circa 80 ospiti. Accanto alla mensa è funzionante un servizio di vestiario, docce, un ambulatorio, una sala di intrattenimento con tv ed una Cappellina, dove ogni domenica alle 11.00 viene celebrata la Santa Messa per ospiti e volontari. Il 5 ottobre 2009 ha preso il via la “Casa di Accoglienza Maschile Padre Annibale” per “senza fissa dimora”, con 13 posti letto, che offre un servizio di accoglienza, doccia, cena, pernottamento e prima colazione. E’ di prossima apertura la seconda Casa di Accoglienza per donne in difficoltà, che si pensa di inaugurare durante queste festività natalizie.

Giornata Missionaria Rogazionista 2012

PROGETTO KIGALI: Centro di ascolto “Sant’Annibale Maria di Francia”


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La Casa di Kigali gestisce attualmente 26 adozioni a distanza in favore di bambini poveri e bisognosi. Un’altra “emergenza”, segnalata dai confratelli, è quella delle “ragazze madri” che si presentano alla porta per chiedere aiuto. Si tratta di persone che vivono in situazioni di grande povertà e disagio. Consta infatti che il fenomeno delle ragazze madri sia in costante espansione nella città di Kigali. I Confratelli di Kigali hanno presentato al Governo Generale un progetto per Giornata Missionaria Rogazionista 2012 che preveda la costruzione di una sala polivalente che può essere sede di molteplici attività sociali e, tra l’altro, punto di riferimento per un “Centro di ascolto per ragazze madri e bambini vulnerabili della periferia di Kigali”.


Il terreno di Kigali è stato dato in locazione alla nostra Congregazione dallo Stato ruandese per un’opera sociale, che fin dal lontano 1989 veniva indicata come “Centro di formazione professionale”. In questa prospettiva nel 2009 sono state realizzate le fondazioni di otto classi per una futura scuola. E’ chiaro tuttavia che i proventi che si possono raccogliere con la Giornata Missionaria Rogazionista non sono in grado di coprire le spese per la costruzione della scuola. I confratelli per ora prediligono l’idea di un’opera sociale più generica e diversificata, che risponda in particolare ai bisogni dei bambini vulnerabili e delle loro mamme, che molto spesso sono “ragazze madri” senza punti di riferimento familiari nella città di Kigali.

I materiali stampati per l’animazione sono ora pronti ad essere mandati alle Comunità in Italia, mentre per le comunità all’estero le copie elettroniche degli stessi materiali sono disponibile on line. Si possono scaricare dal nostro sito http://rcj.org/it/risorse/documenti.


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Auguri per il Santo Natale e il Nuovo Anno 2012

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«C'erano in quella regione alcuni pastori

che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia,

che sarà di tutto il popolo:

oggi vi è nato nella città di Davide

un salvatore, che è il Cristo Signore.
Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia".  E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:
"Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama"».

(Lc 2, 8-14)

 

 



 

Alle Figlie del Divino Zelo

Ai Rogazionisti del Cuore di Gesù

Alla Famiglia del Rogate


Carissimi,


in questo nostro Anno Eucaristico desideriamo congiuntamente indirizzarvi l’augurio più fervido di un Santo Natale che colmi il nostro spirito della grazia e pace donataci dal nostro Salvatore.  

Siamo entrati nel tempo liturgico dell’Avvento che ci invita a supplicare il Signore perché si ricordi della sua alleanza e ci sostenga perché possiamo affrettare verso di Lui i nostri passi.

Desideriamo avvicinarci e prostrarci ai piedi di Gesù Bambino con la semplicità e la povertà dei pastori, che per primi accorsero ad adorarlo, informati da un angelo a cui presto si aggiunse una moltitudine dell’esercito celeste.

Il cielo inneggia alla gloria del Signore e, nel mistero del Natale, il Signore della gloria si degna di scendere sulla nostra terra. Ben presto egli percorrerà le nostre strade per ricordare a tutti noi, meglio, a ciascuno di noi, che abbiamo lassù un Padre e che in questa paternità siamo tutti fratelli. Il Signore Gesù ci annunzia questa vicinanza e la compie nella sua persona nel modo più pieno.


Betlemme – Un Natale Eucaristico

Stiamo andando verso la metà del nostro Anno Eucaristico col quale facciamo memoria del 125° della presenza stabile di Gesù in Sacramento nella Pia Opera. Pertanto il nostro Natale, in modo particolare quest’anno, è un Natale eucaristico.

L’etimologia ebraica del nome Betlemme, (Beit Lehem), letteralmente indica la "Casa del Pane". L’espressione è appropriata se pensiamo che, in effetti, nella memoria del Natale scopriamo il mistero grande dell’amore, della degnazione della Santissima Trinità, che ha mosso il Verbo eterno a rivestirsi della nostra umanità, della nostra piccolezza. E tale mistero di amore nell’Eucaristia diventa il vero Pane del Cielo, presenza sacramentale, memoriale vivente, che realizza nel modo più intimo l’unione con noi.  

Vorremmo avere la fede e l’amore di Padre Annibale per cantare il Natale, per stringerci a Gesù Bambino con tutto l’ardore del nostro animo.

Alla culla di Betlemme, guardando all’esempio luminoso di Maria e Giuseppe, ci prostreremo in adorazione e rivolgeremo il nostro filiale ringraziamento.

La celebrazione del Natale, secondo la nostra antica tradizione, si chiude con il mese di gennaio dedicato al Nome di Gesù, che ci vede ancora ai piedi di Gesù in Sacramento, in occasione della grande supplica a Dio Padre, presentata nel Nome di Gesù, per lodarlo e ringraziarlo per i benefici ricevuti e per impetrare il suo aiuto nelle difficoltà del nostro cammino.

Vivremo tale momento condividendo la stessa preghiera, e come sempre in comunione con tutta la Famiglia del Rogate.


“Una moltitudine che lodava Dio” – Tempo di ringraziare

La celebrazione del Natale e il nuovo anno 2012 che il Signore si degna di concederci, ci portano quindi a guardare alle grazie ricevute nell’anno che sta per concludersi.

Abbiamo potuto prendere visione, assieme ai membri dei rispettivi Consigli generali, dei doni che il Signore continua a elargire alle nostre Congregazioni, nelle persone e nel loro apostolato, come pure delle difficoltà. Egli ci chiama ad affrontare queste ultime confidando nel suo aiuto e a corrispondere alle sue grazie rinnovando il nostro spirito.

La contemplazione del Natale del Signore, mentre ci colma di gaudio spirituale, apre la nostra mente al mistero di Dio e dell’uomo, come ha saputo splendidamente affermare S. Ireneo: “L’uomo vivente è gloria di Dio e vita dell’uomo è la visione di Dio”.

L’uomo è collocato da Dio al vertice della creazione ed è chiamato ad entrare nell’eterna comunione con Lui. Nel Verbo di Dio che si fa uomo la gloria di Dio si manifesta e si compie pienamente.

La nostra vocazione si realizza, così, nel compimento dell’annunzio degli angeli ai pastori nella notte santa: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama.

Carissimi, viviamo il Natale del Signore aprendo il nostro cuore a questo mistero di amore, ricambiando questo amore, incontrando i fratelli e le sorelle mentre accogliamo questo amore.

La nostra lode di Dio si esprime essenzialmente con la nostra vita di uomini e donne impegnate nella costruzione della giustizia e della pace.

L’incarnazione del Verbo di Dio che si fa uomo vuole continuare in noi, fratelli e sorelle, che nella comunione dei santi diventiamo sue membra.

Vediamo allora che la poesia del Natale diventa dono, immolazione e sfida, appunto come è stata la nascita e l’esistenza del nostro Salvatore.


“Non temete” – Vivere nella speranza

Anche oggi, inoltre, abbiamo bisogno di ascoltare le parole dell’angelo ai pastori: Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore.

Il timore che può turbare la nostra vita di ogni giorno non è certamente per l’irruzione del soprannaturale. Abbiamo quotidianamente tanti problemi da affrontare e tanti motivi di preoccupazione che a volte possono metterci in crisi.

Allora faremo bene a presentarci ai piedi di Gesù per ascoltare le sue parole di conforto: Non temete! L’apostolo Giovanni ci riferisce le assicurazioni che dal Signore Gesù ricevettero gli apostoli nell’ultima cena: Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia (Gv 16, 22-23).


“Questo per voi il segno” – Accogliere il grande Mistero

San Luca non si limita a descrivere la prodigiosa rivelazione che ha accompagnato la nascita di Gesù ma si sofferma anche sulle reazioni dei personaggi che sono stati coinvolti. Ci porta a guardare il raccoglimento adorante della sua madre Maria, che serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore, e l’esultanza dei pastori, che da quel momento diventarono annunziatori del mistero che avevano contemplato. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano.

Quando un evento accade nella nostra esistenza e la trasforma non possiamo fare a meno di annunziarlo. Ci è d’esempio anche l’apostolo Giovanni: Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita (poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi), quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo (1Gv 1,1-3).

Stupisce che il Signore Gesù, durante la sua vita pubblica e qui all’inizio della sua vita terrena, si fa annunziare da persone semplici ed umili, chiamati a questo compito dal lavoro della pesca o della pastorizia, e li preferisce ai sapienti e agli intelligenti (Mt 11,25). La nostra piccolezza non è un ostacolo per la nostra missione ma costituisce un vantaggio, quando è accompagnata dalla fede e dall’amore.   

Carissimi, lasciamoci condurre da Padre Annibale, innamorato di Gesù Bambino, ai suoi piedi e lasciamo che sia lui a parlare per noi:

“O Dio Bambino, noi tutti componenti di questi Istituti, Vi adoriamo prostrati al vostro Divino Cospetto…Adoriamo le divine virtù che Voi insegnate nella grotta, e specialmente adoriamo quel Cuore amorosissimo che palpita, d’infinito amore per il Padre eterno e per gli uomini” (Scritti, v. I, 119, p. 293).

Padre Annibale ha appreso da Gesù in modo straordinario l’amore per il Padre e per gli uomini. Dio e il Prossimo sono divenuti il suo interesse, il suo ideale, il motivo della sua esistenza, il messaggio rivolto alla Chiesa e a innumerevoli figli, amici e benefattori.


“Gloria a Dio…Pace agli uomini” – In comunione con la Chiesa

Abbiamo ricordato in un recente passato i duemila anni dalla nascita del Signore Gesù, sono trascorsi oltre cento anni da quando Padre Annibale ci ha lasciato il suo prezioso testamento: Dio e il Prossimo.

Oggi, pur trovandoci in un contesto socio culturale del tutto nuovo, che si spinge verso nuovi orizzonti nel segno della tecnologia e della comunicazione globale, non può sfuggire alla nostra osservazione l’attualità del mandato che ci è stato consegnato.

Innumerevoli nostri fratelli e sorelle, attendono che sia annunziato loro l’amore di Dio; altrettanti vivono in condizioni di estrema indigenza.

Alla luce di questa realtà, la Chiesa si avvia alla celebrazione del Sinodo, che si celebrerà nell’ottobre 2012, per riflettere su “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”.

Ed in questa linea si pone l’istituzione dell’Anno della Fede annunziata dal Santo Padre alla recita dell’Angelus il 16 ottobre 2011: “…ho deciso di indire uno speciale Anno della Fede, che avrà inizio l’11 ottobre 2012 – 50° anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II – e si concluderà il 24 novembre 2013, solennità di Cristo Re dell’universo”.

La Chiesa ci chiama a continuare a portare l’annunzio della nascita, della risurrezione del Signore Gesù, con la fede, lo zelo e la gioia dei pastori e degli apostoli.


Dopo la recente celebrazione dei Capitoli Generali, abbiamo ripreso il cammino in un Anno Eucaristico, nel 125° anniversario della presenza di Gesù in Sacramento nella Pia Opera. In tal modo vogliamo confermare che da Lui, nostro Divino Fondatore, riceviamo la forza per fare risuonare l’annunzio del Rogate ai nostri giorni.

Abbiamo avviato le nostre programmazioni confermando la profonda unità delle due dimensioni del carisma del Rogate. Tale unità ha trovato piena attuazione nella vita di Padre Annibale e nel suo costante magistero e, a ben guardare, appare ugualmente nella storia del nostro Istituto, pur con i nostri limiti.

Ancora oggi, come Figlie e Figli di Padre Annibale, siamo chiamati a rinnovare la nostra vita spirituale, a rispondere all’amore infinito di Dio che si è fatto bambino per attrarre il nostro cuore, a vivere della passione per Dio e per il Prossimo.


Con questo auspicio, che poniamo ai piedi di Gesù Bambino nella grotta di Betlemme, impetrando l’intercessione del nostro Fondatore, Sant’Annibale Maria, nella solennità della Immacolata Concezione, vi salutiamo con affetto nel Signore.


P. Angelo A. Mezzari, R.C.J.

Superiore Generale

Madre Teolinda M. Salemi, FDZ
Superiora Generale


 




P. Edgar Dacaldacal – Ordinazione sacerdotale

dacaldacalSabato, 10 dicembre, nella chiesa parrocchiale di Sta. Lucia, in Asturias, Cebu, Filippine, è stato ordinato sacerdote P. Edgar Dacaldacal, per l’imposizione delle mani dell’Arcivescovo di Cebu, Jose Palma. Uniti a lui nella preghiera, assieme ai confratelli della Quasi Provincia Filippina e ai familiari di P. Edgar, porgiamo vivissimi auguri.

FAMILY ROG LAUNCHED IN INDIA

altaltALUVA: In the Jubilee year of the presence of the Rogationists in India, the Association of the Family Rog was launched in India. The inauguration took place at the premises of Rogationist Indian Quasi Province on December 10, 2011 at 3 p.m. This meeting was organized by the Rogate Vocation Center. The participation of more than 30 families is a good sign that lay people are interested and concerned of the Rogate. Different categories of families enrich the Association. It was officially opened by Rev. Fr. Luigi Toffanin, rcj, Major Superior of the Rogationists in India. Fr. Varghese Panickassery, the Secretary of the Quasi Province read the message of Rev. Fr. Matteo Sanavio, rcj, General Consultor in-charge for the Lay Associations. Fr. Sabu Pulimalayil, rcj, the Director of Rogate Charity Center presented the life and Charism of St. Hannibal Mary Di Francia. Fr. Devassy Painadath, rcj, responsible of the Rogate Vocation Center gave the necessary orientations for the smooth functioning of the Association. The first encounter was concluded with half an hour of Eucharistic Adoration. The presence of other Rogationist priests and religious together with some Daughters of Divine Zeal sisters was a good witnessing to this simple but meaningful event.

Ordenação Sacerdotal em San Lorenzo, Paraguai

A Paróquia Virgen de Fátima está em festa! Neste dia 10 de dezembro, após uma novena vocacional preparatória, que envolveu todas as comunidades paroquiais, foi ordenado sacerdote Darío Martínez Oviedo. A celebração foi presidida pelo bispo da diocese de São Pedro (Paraguai), D. Adalberto Martínez, e contou com grande participação da Família do Rogate - sacerdotes, religiosos, seminaristas, amigos e colaboradores -, familiares de Darío e paroquianos.
Esta é a primeira ordenação de um padre Rogacionista em terras paraguaias, embora seja o segundo sacerdote Rogacionista do Paraguai. O primeiro foi o Pe. Rufino Giménez Fines, ordenado no dia 22 de outubro de 1994, em Campana, Argentina, onde já estava trabalhando. Na época os Rogacionistas ainda não estavam presentes no Paraguai. O próprio Pe. Rufino, juntamente com o Pe. Mário Pasini (brasileiro), foram os articuladores para que o Rogate chegasse de forma definitiva ao Paraguai. A presença Rogacionista começou a ser permanente a partir de março de 2002, exatamente em San Lorenzo, cidade próxima a Assunção.
Após a ordenação de Darío houve uma bonita recepção aos convidados, primeiramente no salão paroquial e, depois, na sala nobre do Seminário Rogacionista Rogá.
No dia seguinte, Pe. Darío celebrou sua primeira missa no Oratório Sagrada Família, em Caaguazú, sua terra natal.

P. Mario Longhi ci ha lasciati

altAlle ore 13.00 di oggi, 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione,

P. Mario Longhi, che da qualche giorno era stato trasferito dalla casa di Assisi a quella di San Cesareo, si è addormentato nel Signore. Segue la comunicazione del Superiore Provinciale, P. Adamo Calò.

Carissimi Superiori e confratelli,

è con profondo dolore che comunico la morte del nostro caro confratello Padre Mario Longhi, religioso della comunità di Assisi, avvenuta in data 8 dicembre, solennità di Maria Immacolata, alle ore 13:00, nell’ospedale di Palestrina, Roma, ove era stato ricoverato di urgenza nella mattina dello stesso giorno.

Padre Mario era nato a Lucera (Foggia) il 02-06-1921. Era entrato in Congregazione nel settembre del 1935. Ordinato sacerdote in Assisi il 29 giugno del 1950. Ammalato e sofferente da qualche tempo, era stato trasferito dalla comunità di Assisi in San Cesareo il 18-11-2011.

Il funerale avrà luogo nella Parroccchia dei Santi Antonio e Annibale Maria in Roma, sabato 10 dicembre alle ore 10:00. La Santa Messa di suffragio verrà officiata dal Superiore generale P. Angelo Mezzari. La salma verrà trasferita ad Assisi e tumulata nella nostra cappella cimiteriale in quella città.

Tanti tra i confratelli abbiamo avuto occasione nella nostra esperienza di vita rogazionista di venire a contato con P. Mario e stimarlo per la sua affabilità e fraternità. Lo raccomandiamo ora alla preghiera di coloro che lo hanno amato e apprezzato e di tutti i confratelli. Il Signore Risorto lo accolga nella sua pace quale degno operaio della sua messe.

P. Adamo Calò, Superiore provinciale ICN

Sant’Annibale a Quinto Milano

altDomenica 4 dicembre gli ex Allievi di Milano hanno ricordato il 1° anniversario della dedica a Sant'Annibale del Giardino a lui intitolato a Quinto Romano. Dopo la S. Messa celebrata in Parrocchia Madonna della Provvidenza hanno reso l'omaggio ponendo ai piedi della targa un mazzo di fiori da parte del Presidente nazionale Antonino Terranova.

P. John Youn Jong Du, sacerdote per sempre.

altaltaltaltSabato, 3 dicembre, alle ore 15.00, nella chiesa parrocchiale di Gesù Incarnato, in Seoul, Korea, P. John Youn Jong Du e’ stato consacrato sacerdote per l’imposizione delle mani del Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Seoul, Sua Ecc.za Mons. Basil Cho Kyu Man. Hanno concelebrato circa trenta sacerdoti tra confratelli venuti dall’Italia e dalle Filippine e diversi sacerdoti diocesani. Erano presenti Il P. Generale, P. Angelo Mezzari, il Provinciale, P. Herman Abecede e anche degli amici dei Padri Redentoristi e dei Padri Salesiani.

Il Vescovo nell’omelia partendo dal vangelo in cui Gesu’ ordina a Pietro di pascere il suo gregge dopo avergli chiesto se veramente lo amava, ha sottolineato l’importanza del primato dell’amore di Dio, necessario per amare e aver cura del gregge che il Signore vorra’ affidargli per l’obbedienza dei Superiori. Si e’ soffermato quindi sull’importanza della poverta’, castita’ e obbedienza del Sacerdote per testimoniare la compassione di Gesu per il suo gregge in una societa’ ossessionata dalla ricchezza, dalla sensualita’ e dal potere.

La celebrazione si e’ conclusa con la solenne benedizione del novello Sacerdote a tutti I presenti ed e’ proseguita con una ricca agape fraterna.

P. John Youn Jong Du – Ordinazione Sacerdotale

altSabato, 3 dicembre, alle ore 15.00, nella chiesa parrocchiale di Gesù Incarnato, in Seoul, Korea, sarà ordinato sacerdote P. John Youn Jong Du, per l’imposizione delle mani del Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Seoul, Sua Ecc.za Mons. Basil Cho Kyu Man. Sarà presente il Superiore Generale, P. Angelo A. Mezzari, accompagnato dell’Economo Generale, P. Gioacchino Chiapperini, e il Superiore Maggiore della Quasi Provincia Filippina, P. Herman Abcede. Siamo uniti nella preghiera, assieme ai confratelli della Quasi Provincia Filippina e ai familiari di P. John, mentre porgiamo vivissimi auguri.

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