Curia Generalizia

Visita al Seminario di Aimury

altaltaltalt28 aprile 2012, sabato - Aimury - Aluva - In mattinata P. Angelo Mezzari, accompagnato da P. Luigi Toffanin e P. Matteo Sanavio, visita la comunità del seminario propedeutico di Aimury e incontra i seminaristi e la comunità religiosa. I seminaristi condividono un momento di gioia e di preghiera con il Padre Generale con la recita del Santo Rosario. In serata, ad Aluva, presso lo studentato, si festeggia il ritorno in India di P. Joby Kavungal e P. Togy Ullattikulam, che hanno terminato a Roma i loro studi di dottorato e di licenza in teologia. A loro vanno i migliori auguri da parte della Quasi Provincia Indiana e della Congregazione.

Ordinazione presbiterale del diac. Dawid Franciszek Janicki

altGrato al Signore della Messe per il dono della vocazione Dawid Franciszek Janicki insieme alla sua famiglia e alla Congregazione dei Rogazionisti del Cuore di Gesù è lieto di annunciare la sua Ordinazione Presbiterale per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di Sua Eccellenza Mons. Andrzej Dziega, Arcivescovo Metropolita di Szczecin – Kamien, il 1° maggio 2012 alle ore 18.00 nel Santuario della Madonna di Fatima a Stettino. Celebrerà la Prima Santa Messa il 3 maggio 2012 alle ore 13.00 nella Solennità della Beata Vergine Maria Regina della Polonia.

Conclusa l’Assemblea della Quasi Provincia dell’India

altaltaltaltalt27 aprile 2012, venerdì – Aluva – La giornata si apre con la santa messa presieduta dal nuovo Superiore Maggiore della Quasi Provincia Indiana Rogazionista, P. Luigi Toffanin. Durante l'Eucaristia lo stesso P. Luigi pronuncia la solenne professione di fede, come previsto dalle Norme. In mattinata si celebra l'ultima sessione dei lavori assembleari che si concludono con l’intervento di Padre Angelo Mezzari, che ringrazia i confratelli per la loro partecipazione e indica qualche punto di riflessione su cui impostare il lavoro del prossimo quadriennio. Nel pomeriggio P. Angelo tiene il suo primo incontro con il nuovo Governo di Circoscrizione, in cui, riprendendo i temi trattati in Assemblea, vengono enucleati gli elementi da inserire nella prossima programmazione.

General Assembly Day 4-5: Vision-Mission and Strategic Planning

altaltaltaltaltaltalt (April 26-27) The General Assembly of the Philippine Quasi Province went on full work on two main goals: formulate the vision-mission of and strategically plan for the Fiscal Year 2012-15. This is in view of the setting the ground toward the constitution of the Philippines into a Province by the end 2014 or in 2015 as indicated by the Plan of the General Government. The process was facilitated by Fr. Dexter Prudenciano RCJ, PQP Counselor on the Sector on Charity and Mission.

 Fr. Bruno Rampazzo RCJ, Vicar General who was delegated Father General Angelo Mezzari RCJ to preside over the Assembly, opened the gathering with the reading of the Report of Superior General on the Canonical Visit which he conducted in the Circumscription in January-February 2012.

 The Assembly members broke into four groups based on the sector committee they belong to. Each sector formulated vision-mission statements which were later collated. From these, the sectors made strategic plans for the next 3 years based on expected target outputs using the backtracking methodology. On the second day, the sectors fine-tuned their strategic plans and composed detailed plans for the first year of implementation in 2012-13. All the 3-year plans as well as the detailed plans for the current Fiscal Year were presented to the Assembly in plenary meeting for a final reading and approval. The Government of the Circumscription will adapt and fine-tune this 3-year strategic plan which will be the point of reference of the Quasi Province.

 An ad hoc secretariat was created to synthesize all vision-mission statements of the four sectors into one over-arching vision-mission for the entire Philippine Quasi Province which was read and accepted by the Assembly.  A technical committee will finalize the formulation and present it the Government of the Quasi Province for approval and adaptation by the Circumscription.

 During the celebration of the Eucharist, Fr. Herman Abcede, Major Superior of the PQP, thanked the Assembly participants for their active participation and hard work to outline the vision-mission of the entire Circumscription in the coming three years. The whole process was an exercise of common discernment and collaboration which are going to be the same attitudes to realize the vision, mission and strategic plan. He also announced the new assignments of some confreres of the Quasi Province.

Gli esercizi spirituali della Famiglia del Rogate – 22-28 luglio

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Si terranno nel Centro di Spiritualità Rogate di Morlupo gli Esercizi Spirituali della Famiglia del Rogate dal 22 al 28 luglio 2012, che saranno dettati da Don Giuseppe Di Virgilio, biblista, e avranno per tema “Itinerario biblico-spirituale in occasione del 125esimo della presenza stabile di Gesù Sacramentato nell’allora quartiere Avignone di Messina (1° Luglio 2886) e del 125esimo di Fondazione delle Suore Figlie del Divino Zelo (19 marzo 1887).

Ordenação Diaconal de Ir. Carlos André da Silva Câmara

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A Congregação dos Rogacionistas do Coração de Jesus, minha família e eu, Ir. Carlos André da Silva Câmara, RCJ, temos a alegria de convidar Você e Família para participarem da Celebração Eucarística, na qual pela Oração da Igreja e pela imposição das mãos de Dom Jacinto Inácio Flatch, Bispo da Diocese de Criciúma – SC, sarei ordnado diácono para o serviço de Deus e da Igreja. Data: 26 de abril de 2012, Horário: 15h, Local: Capela Santo Aníbal Maria Di Francia. (e-mail: carlos@rcj.org)

49ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni

Domenica 29 aprile 2012 la Chiesa celebra la 49ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che ha per tema “Le vocazioni dono della Carità di Dio”. Questa giornata rogazionista per eccellenza è stata istituita da Paolo VI nel 1964. Essa compie i desideri del nostro Fondatore, sant’Annibale Maria Di Francia, che durante tutta la sua vita ha anelato che la rogazione divenisse universale.  Nel corso di questi anni il messaggio del Sommo Pontefice per l’occasione ha sottolineato puntualmente la  preghiera comandata da Gesù perché non manchino mai gli operai del Regno. La Famiglia del Rogate (religiosi e laici) è impegnata nella preparazione e nella celebrazione della Giornata, con iniziative diverse secondo i luoghi. Ricordiamo le indicazioni della nostra normativa:La Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni è la Giornata Rogazionista per eccellenza ed è celebrata in tutte le Comunità con iniziative appropriate, coinvolgendo possibilmente la Chiesa locale”(Norme 89).  Riportiamo il Messaggio del Santo Padre.

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"Le vocazioni dono della Carità di Dio"

 

Cari fratelli e sorelle!

La XLIX Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che sarà celebrata il 29 aprile 2012, quarta domenica di Pasqua, ci invita a riflettere sul tema: Le vocazioni dono della Carità di Dio.

La fonte di ogni dono perfetto è Dio Amore – Deus caritas est -: «chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui» (1 Gv 4,16). La Sacra Scrittura narra la storia di questo legame originario tra Dio e l’umanità, che precede la stessa creazione. San Paolo, scrivendo ai cristiani della città di Efeso, eleva un inno di gratitudine e lode al Padre, il quale con infinita benevolenza dispone lungo i secoli l’attuarsi del suo universale disegno di salvezza, che è disegno d’amore. Nel Figlio Gesù – afferma l’Apostolo – Egli «ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità» (Ef 1,4). Noi siamo amati da Dio “prima” ancora di venire all’esistenza! Mosso esclusivamente dal suo amore incondizionato, Egli ci ha “creati dal nulla” (cfr 2Mac 7,28) per condurci alla piena comunione con Sé.

Preso da grande stupore davanti all’opera della provvidenza di Dio, il Salmista esclama: “Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi?” (Sal 8,4-5). La verità profonda della nostra esistenza è, dunque, racchiusa in questo sorprendente mistero: ogni creatura, in particolare ogni persona umana, è frutto di un pensiero e di un atto di amore di Dio, amore immenso, fedele, eterno (cfr Ger 31,3). La scoperta di questa realtà è ciò che cambia veramente la nostra vita nel profondo. In una celebre pagina delle Confessioni, sant’Agostino esprime con grande intensità la sua scoperta di Dio somma bellezza e sommo amore, un Dio che gli era stato sempre vicino, ma al quale finalmente apriva la mente e il cuore per essere trasformato: “Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai. Sì, perché tu eri dentro di me e io fuori. Lì ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Eri con me, e non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace” (X, 27.38). Con queste immagini, il Santo di Ippona cerca di descrivere il mistero ineffabile dell’incontro con Dio, con il Suo amore che trasforma tutta l’esistenza.

Si tratta di un amore senza riserve che ci precede, ci sostiene e ci chiama lungo il cammino della vita e ha la sua radice nell’assoluta gratuità di Dio. Riferendosi in particolare al ministero sacerdotale, il mio predecessore, il Beato Giovanni Paolo II, affermava che «ogni gesto ministeriale, mentre conduce ad amare e a servire la Chiesa, spinge a maturare sempre più nell’amore e nel servizio a Gesù Cristo Capo, Pastore e Sposo della Chiesa, un amore che si configura sempre come risposta a quello preveniente, libero e gratuito di Dio in Cristo» (Esort. ap. Pastores dabo vobis, 25). Ogni specifica vocazione nasce, infatti, dall’iniziativa di Dio, è dono della Carità di Dio! È Lui a compiere il “primo passo” e non a motivo di una particolare bontà riscontrata in noi, bensì in virtù della presenza del suo stesso amore «riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo» (Rm 5,5).

In ogni tempo, alla sorgente della chiamata divina c’è l’iniziativa dell’amore infinito di Dio, che si manifesta pienamente in Gesù Cristo. Come ho scritto nella mia prima Enciclica Deus caritas est, «di fatto esiste una molteplice visibilità di Dio. Nella storia d’amore che la Bibbia ci racconta, Egli ci viene incontro, cerca di conquistarci – fino all’Ultima Cena, fino al Cuore trafitto sulla croce, fino alle apparizioni del Risorto e alle grandi opere mediante le quali Egli, attraverso l’azione degli Apostoli, ha guidato il cammino della Chiesa nascente. Anche nella successiva storia della Chiesa il Signore non è rimasto assente: sempre di nuovo ci viene incontro – attraverso uomini nei quali Egli traspare; attraverso la sua Parola, nei Sacramenti, specialmente nell’Eucaristia» (n. 17).

L’amore di Dio rimane per sempre, è fedele a se stesso, alla «parola data per mille generazioni» (Sal 105,8). Occorre, pertanto, riannunciare, specialmente alle nuove generazioni, la bellezza invitante di questo amore divino, che precede e accompagna: esso è la molla segreta, è la motivazione che non viene meno, anche nelle circostanze più difficili.

Cari fratelli e sorelle, è a questo amore che dobbiamo aprire la nostra vita, ed è alla perfezione dell’amore del Padre (cfr Mt 5,48) che ci chiama Gesù Cristo ogni giorno! La misura alta della vita cristiana consiste infatti nell’amare “come” Dio; si tratta di un amore che si manifesta nel dono totale di sé fedele e fecondo. Alla priora del monastero di Segovia, in pena per la drammatica situazione di sospensione in cui egli si trovava in quegli anni, San Giovanni della Croce risponde invitandola ad agire secondo Dio: «Non pensi ad altro se non che tutto è disposto da Dio; e dove non c’è amore, metta amore e raccoglierà amore» (Epistolario, 26).

Su questo terreno oblativo, nell’apertura all’amore di Dio e come frutto di questo amore, nascono e crescono tutte le vocazioni. Ed è attingendo a questa sorgente nella preghiera, con l’assidua frequentazione della Parola e dei Sacramenti, in particolar modo dell’Eucaristia, che è possibile vivere l’amore verso il prossimo nel quale si impara a scorgere il volto di Cristo Signore (cfr Mt 25,31-46). Per esprimere il legame inscindibile che intercorre tra questi “due amori” – l’amore verso Dio e quello verso il prossimo – scaturiti dalla medesima sorgente divina e ad essa orientati, il Papa San Gregorio Magno usa l’esempio della pianticella: «Nel terreno del nostro cuore [Dio] ha piantato prima la radice dell’amore verso di Lui e poi si è sviluppato, come chioma, l’amore fraterno» (Moralium Libri, sive expositio in Librum B. Job, Lib. VII, cap. 24, 28; PL 75, 780D).

Queste due espressioni dell’unico amore divino, devono essere vissute con particolare intensità e purezza di cuore da coloro che hanno deciso di intraprendere un cammino di discernimento vocazionale verso il ministero sacerdotale e la vita consacrata; ne costituiscono l’elemento qualificante. Infatti, l’amore per Dio, di cui i presbiteri e i religiosi diventano immagini visibili – seppure sempre imperfette – è la motivazione della risposta alla chiamata di speciale consacrazione al Signore attraverso l’Ordinazione presbiterale o la professione dei consigli evangelici. Il vigore della risposta di san Pietro al divino Maestro: «Tu lo sai che ti voglio bene» (Gv 21,15), è il segreto di una esistenza donata e vissuta in pienezza, e per questo ricolma di profonda gioia.

L’altra espressione concreta dell’amore, quello verso il prossimo, soprattutto verso i più bisognosi e sofferenti, è la spinta decisiva che fa del sacerdote e della persona consacrata un suscitatore di comunione tra la gente e un seminatore di speranza. Il rapporto dei consacrati, specialmente del sacerdote, con la comunità cristiana è vitale e diventa anche parte fondamentale del loro orizzonte affettivo. Al riguardo, il Santo Curato d’Ars amava ripetere: «Il prete non è prete per sé; lo è per voi» (Le curé d’Ars. Sa pensée – Son cœur, Foi Vivante, 1966, p. 100).

Cari Fratelli nell’episcopato, cari presbiteri, diaconi, consacrati e consacrate, catechisti, operatori pastorali e voi tutti impegnati nel campo dell’educazione delle nuove generazioni, vi esorto con viva sollecitudine a porvi in attento ascolto di quanti all’interno delle comunità parrocchiali, delle associazioni e dei movimenti avvertono il manifestarsi dei segni di una chiamata al sacerdozio o ad una speciale consacrazione. È importante che nella Chiesa si creino le condizioni favorevoli affinché possano sbocciare tanti “sì”, quali generose risposte alla chiamata di amore di Dio.

Sarà compito della pastorale vocazionale offrire i punti di orientamento per un fruttuoso percorso. Elemento centrale sarà l’amore alla Parola di Dio, coltivando una familiarità crescente con la Sacra Scrittura e una preghiera personale e comunitaria attenta e costante, per essere capaci di sentire la chiamata divina in mezzo a tante voci che riempiono la vita quotidiana. Ma soprattutto l’Eucaristia sia il “centro vitale” di ogni cammino vocazionale: è qui che l’amore di Dio ci tocca nel sacrificio di Cristo, espressione perfetta di amore, ed è qui che impariamo sempre di nuovo a vivere la “misura alta” dell’amore di Dio. Parola, preghiera ed Eucaristia sono il tesoro prezioso per comprendere la bellezza di una vita totalmente spesa per il Regno.

Auspico che le Chiese locali, nelle loro varie componenti, si facciano “luogo” di attento discernimento e di profonda verifica vocazionale, offrendo ai giovani e alle giovani un saggio e vigoroso accompagnamento spirituale. In questo modo la comunità cristiana diventa essa stessa manifestazione della Carità di Dio che custodisce in sé ogni chiamata. Tale dinamica, che risponde alle istanze del comandamento nuovo di Gesù, può trovare eloquente e singolare attuazione nelle famiglie cristiane, il cui amore è espressione dell’amore di Cristo che ha dato se stesso per la sua Chiesa (cfr Ef 5,32). Nelle famiglie, «comunità di vita e di amore» (Gaudium et spes, 48), le nuove generazioni possono fare mirabile esperienza di questo amore oblativo. Esse, infatti, non solo sono il luogo privilegiato della formazione umana e cristiana, ma possono rappresentare «il primo e il miglior seminario della vocazione alla vita di consacrazione al Regno di Dio» (Esort. Apost. Familiaris consortio, 53), facendo riscoprire, proprio all’interno della famiglia, la bellezza e l’importanza del sacerdozio e della vita consacrata. I Pastori e tutti i fedeli laici sappiano sempre collaborare affinché nella Chiesa si moltiplichino queste «case e scuole di comunione» sul modello della Santa Famiglia di Nazareth, riflesso armonico sulla terra della vita della Santissima Trinità.

Con questi auspici, imparto di cuore la Benedizione Apostolica a voi, Venerati Fratelli dell’episcopato, ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi, alle religiose e a tutti i fedeli laici, in particolare ai giovani e alle giovani che con cuore docile si pongono in ascolto della voce di Dio, pronti ad accoglierla con adesione generosa e fedele.

 
Dal Vaticano, 18 ottobre 2011
BENEDICTUS PP. XVI
 

© Copyright 2011 - Libreria Editrice Vaticana


Allegati:

icon 2012 WDPV Triduum (370.13 kB) 

icon 49th WDPV (86 kB)


General Assembly Day 3: Reading the Signs of the Times

altaltBy JMEzpeleta

 (April 25) The focus of the reflection by Bishop Pabillo was on the attitude of discernment of the signs of the times. He outlined the various realities of the society particularly regarding poverty in the context of the Philippines and Asia. This helped the Assembly participants to renew efforts and commitment to be of preferential service to those at the margins.

Fr. Herman distributed the provisional English translation of the newly approved Constitutions and Norms which will be a valid instrument in the reading of the signs of the times in the contexts of the five countries that comprise the Quasi Province. In the Philippines, there are nine communities, two missionary stations and one missionary presence. Indonesia, Vietnam, South Korea and Papua New Guinea has one missionary station each.

The first part of the General Assembly of the Philippine Quasi Province has ended with the concluding Mass presided by the Bishop. At dinner, the confreres congratulated Fr. Dante Quidayan who celebrated his birthday.

The work of the Assembly starts on April 26 with Fr. Bruno Rampazzo RCJ, Vicar General, presiding.

Dagli Ex Allievi di Oria e Grottaglie

altaltaltDomenica, 22 aprile 2012, s’è tenuta ad Oria, presso l’Istituto Antoniano Maschile, l’Assemblea degli Ex Allievi Rogazionisti delle tre province salentine con qualche aggregazione della provincia sud barese.

L’Assemblea, piacevolmente partecipata, ha accolto con favore l’indirizzo propositivo del direttivo di sede che vuole impegnata socialmente l’Associazione.

La prima iniziativa sarà quella di offrire un pranzo sociale ad un gruppo di famiglie più bisognose del luogo ed offrire loro la possibilità di un sorriso e di un momento di solidarietà.

Questo appuntamento è fissato per i primi di giugno, in occasione della festa di Sant’Annibale Maria Di Francia, Padre degli orfani e dei poveri, che quotidianamente allestiva presso l’Istituto Antoniano una mensa per i bisognosi.

E’ in cantiere anche la possibilità di fare un’adozione a distanza.

Quanti desiderassero aggregarsi a questa iniziativa benefica facciano un passo avanti, per divenire Amici di Sant’Annibale.

Ex Allievi Rogazionisti

e Amici Di Sant'Annibale M. Di Francia - Sede Di Oria – Gruppo Di Grottaglie

Omaggio A Sant' Annibale M. Di Francia

Sua Eccellenza Mons. FILIPPO Santoro, vescovo di Taranto, parlando ai Parroci della diocesi, li ha esortati ad aprire le porte delle Chiese ed a prestare particolare attenzione alle persone bisognose.

Gli Ex Allievi Rogazionisti e gli Amici di Sant'Annibale M. di Francia del gruppo di Grottaglie hanno fatto proprio quest'invito ed hanno ripetuto l'iniziativa, ben riuscita ad ottobre dello scorso anno, durante i festeggiamenti della Madonna del Rosario, offrendo in onore di Sant' Annibale, il pranzo ai bisognosi, con la collaborazione di alcune famiglie della Parrocchia.

Il tutto si è svolto il 15 aprile, domenica in Albis, sempre nel salone della parrocchia Madonna del Rosario, retta da Don Ciro Monteforte.

Questa data non è stata scelta a caso.

Qui a Grottaglie, la prima domenica dopo Pasqua, si festeggia "PASCA TI LI P ALOMME" ed i Grottagliesi si recano in pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Mutata, alla quale Sant'Annibale ha dedicato splendidi versi.

Il pranzo, benedetto dallo stesso Parroco, è stato servito dagli ex Allievi ed Amici di Sant' Annibale.

Tutti i partecipanti, sentendosi come in famiglia, hanno gradito e mangiato con appetito. Al termine sazi e soddisfatti, hanno ringraziato tutti con una speranza.........di rifarlo quanto prima.

Assemblea della Quasi Provincia dell’India nel 25° della presenza della Congregazione

altaltalt

25 aprile 2012, mercoledì – Aluva – Con la solenne celebrazione eucaristica mattutina presieduta da P. Angelo Mezzari, Superiore Generale, ha la sua apertura l’Assemblea Generale dei religiosi professi della Quasi Provincia Rogazionista dell’India. I lavori, che coronano i festeggiamenti per il 25º anniversario della Circoscrizione, sono introdotti con un momento di riflessione grazie alla conferenza di P. Anthony Faruyil CMI sul buon governo e proseguono con l'accensione della lampada del giubileo rogazionista indiano e con le relazioni del Padre Generale, del Superiore Maggiore P. Luigi Toffanin e dell’Economo della Quasi Provincia P. Devassy Painadath. Nel pomeriggio e in serata i religiosi si riuniscono in commissioni per continuare la verifica del cammino svolto e stilare le proposte di programmazione da consegnare al nuovo Governo.

In allegato il messaggio indirizzato dal Padre Generale alla Congregazione per l’occasione.

icon Lettera per il 25e di presenza in India (Inglese) (1.38 MB)

icon Lettera per il 25e di presenza in India (Italiano) (1.36 MB)

icon Lettera per il 25e di presenza in India (Spagnolo) (1.36 MB)

icon Lettera per il 25e di presenza in India (Portoghese) (1.33 MB)

icon Lettera per il 25e di presenza in India (Francese) (1.44 MB)


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